00 24/04/2016 21:00
Quando e per quale preciso motivo si è scelto di sostituire il pane azzimo con la particola, nella somministrazione dell'eucarestia? Perché durante le celebrazioni eucaristiche rarissimamente si somministra anche il vino? Vi sarei molto grato se riusciste a sciogliere questi miei dubbi.

Risposta
Il pane azzimo è sempre stato utilizzato nella Chiesa latina, avendolo utilizzato nell'Ultima Cena lo Stesso Nostro Signore Gesù Cristo, poiché già usato ritualmente dagli Ebrei per la Pasqua.

Le modalità di distribuzione della Comunione Eucaristica - così come ci sono giunte sino a noi - risalgono al Papa Innocenzo I, che convocò un Sinodo nell'anno 404 nel quale fu sancito l'obbligo dell'amministrazione del Pane Consacrato sulla lingua dei fedeli, e non sulle mani.

Nell'amministrare ai fedeli, generalmente, il solo Pane Consacrato, oltre a motivi pratici - l'impossibilità di consacrare sufficientemente il Preziosissimo Sangue per un gran numero di fedeli - intervennero ragioni dottrinali. Invero, l'eresiarca Jan Hus (XV secolo) sosteneva che la Presenza Reale esistesse solo con la consacrazione sub utraque specie del Pane e del Vino contemporaneamente, perciò occorreva amministrare ai fedeli sia il Pane sia il Vino nel medesimo momento perché potessero accedere validamente alla Comunione Eucaristica; viceversa, la teologia cattolica asserisce che la Presenza Reale di Nostro Signore in Corpo, Sangue, Anima e Divinità è presente nella completezza sia nel solo Pane Consacrato, sia nel solo Vino.