00 15/06/2012 21:41

padre Roberto Busa,
colui che ci permette di navigare su Internet

Busa non ha mai pensato di togliere la sua lunga talare nera negli innumerevoli consessi scientifici mondiali dove da sessant’anni è rispettato e onorato ospite. L’intervista del quotidiano della CEI è dovuta al fatto che l’Ibm, partner tecnologico e professionale della sua vita, in questi giorni prenderà in consegna l’Index Thomisticus, l’opera che ha fatto di padre Busa una celebrità nel mondo dell’informatica. Essa nasce per stivare l’analisi automatizzata delle nove milioni di parole dell’opera omnia di Tommaso d’Aquino. L’Ibm ha deciso di portarsi il tutto nel suo quartier generale italiano, come un monumento alla genialità. Sul quotidiano è anche raccontata la singolare amicizia tra padre Busa e sir Thomas Watson, il fondatore del colosso informatico americano.