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"Senza la vicenda della caduta di Adamo e della redenzione del Messia, senza il peccato e la grazia, senza la salvezza eterna che il Cristo promette al credente, senza sopravvivenza immortale, il cristianesimo si riduce a un non-senso. Non si può sostituire l'escatologia con la sociologia, tacendo la promessa della liberazione dal peccato e della vita eterna: o, almeno, lo si può ma rendendo insignificante la fede. Per fare il sindacalista o l'"operatore sociale" non occorre il Vangelo. E per asserire l'eguaglianza e la fraternità tra tutti gli uomini non occorre che un Dio si immoli sulla croce: bastano la morale di Kant e la ragione terrena".
(Luigi Firpo, in Vittorio Messori, Inchiesta sul Cristianesimo, Mondatori, Cles 1993, p. 31 ).