00 15/03/2013 06:40
Fiducia ed amore, figliuola mia, fiducia ed amore nella bontà del nostro Dio. Tu soffri, ma confortati, ché il tuo soffrire è con Gesù e per Gesù, e non è una punizione, ma una prova a salute. Persuaditi pure; io te l’assicuro da parte del Signore: nei tuoi dolori è Gesù, proprio nel centro del tuo cuore; tu non sei separata né lungi dall’amore di questo Dio tanto buono. Tu esperimenti in te la delizia del pensiero di Dio, ma soffii ancora nell’essere lontana dal possederlo completamente e nel vederlo offeso dalle creature ingrate. Ma non può essere diversamente, figliuola mia; chi ama, soffre: è legge indispensabile per l’anima viatrice; l’amore non ancora soddisfatto è tormento, ma tormento dolcissimo. Tu lo esperimenti.
Continua, figliuola mia, senza timore ad avvolgerti in questo mistero di amore e di dolore insieme, finché piacerà a Gesù. Questo stato è sempre temporaneo: verrà la divina consolazione, completa, inammissibile. Continua, mia buona figliuola, in questo stato di afflizione a pregare per tutti, massime per i peccatori, per risarcire tante offese che si fanno al divin Cuore.
A me sembra che tu un giorno ti offristi vittima per i peccatori: Gesù esaudì la tua preghiera, accettò la tua offerta. Gesù ti ha dato la grazia di sosteniere il sacrifizio. Ebbene, coraggio ancora un poco: la ricompensa non è lontana.

Padre Pio - a Maria Gargani - Ep. III