00 05/04/2010 16:56
Sacerdoti come angeli:
messaggeri del Bene
Per essere fedeli alla loro vocazione i sacedoti debbono essere "angeli". Lo ha ricordato oggi il Papa citando le parole dell'antico scrittore cristiano Tertulliano nel breve discorso pronunciato a Castelgandolfo – dove trascorre alcuni giorni di vacanza – prima della preghiera mariana del Regina Caeli che nel periodo pasquale prende il posto dell'Angelus. «Il termine "angelo" oltre a definire gli Angeli, creature spirituali dotate di intelligenza e volontà, servitori e messaggeri di Dio, è anche – ha spiegato Ratzinger – uno dei titoli più antichi attribuiti a Gesù stesso». «Cristo – ha aggiunto – è stato anche chiamato "angelo del consiglio", cioè annunziatore, che è un termine che denota un ufficio, non la natura. In effetti, egli doveva
annunziare al mondo il grande disegno del Padre per la restaurazione dell'uomo».
 
«Così – dunque– Gesù Cristo, il Figlio di Dio viene chiamato anche l'Angelo di Dio Padre: Egli è il Messaggero per eccellenza del suo amore». Ma «come Gesù è stato annunciatore dell'amore di Dio Padre, anche noi lo dobbiamo essere della carità di Cristo: siamo messaggeri della sua risurrezione, della sua vittoria sul male e sulla morte, portatori del suo amore divino». «Certo – ha ammesso il Papa – rimaniamo per natura uomini e donne, ma riceviamo la missione di "angeli", messaggeri di Cristo: viene data a tutti nel Battesimo e nella Cresima. In modo speciale, attraverso il Sacramento dell'Ordine, la ricevono i sacerdoti, ministri di Cristo; mi piace sottolinearlo – ha concluso – in quest'Anno Sacerdotale».