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La Nasa ha immortalato, grazie al telescopio orbitante a raggi X “Chandra”, la “Mano di Dio”
(”Hand of God”), una immensa nebulosa distante circa diciassettemila
anni luce dalla terra. All’origine del nome c’è lo spettacolare effetto
ottico dell’immagine che sembra raffigurare una mano gigante.
La causa dello scenografico fenomeno è una “pulsar”, stella di
neutroni (B1509) dal diametro di circa 20 chilometri che, girando
vorticosamente su se stessa, scarica nel cosmo la sua energia che
alimenta la nebulosa.

Mano di Dio

La Pulsar centrale ci ricorda stranamente il foro lasciato dal chiodo nel polso di Gesù da cui scaturisce la forza rigeneratrice che viene proiettato dal suo dito verso uno sfondo infuocato.
Davvero straordinaria e spettacolare questa foto che la Nasa ha catturato nello spazio.