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La storia ci dice che i cristiani che scrissero i libri del Nuovo Testamento furono tutti perseguitati a morte sia dai romani che dagli ebrei. E i loro successori lo furono altrettanto, insieme ai loro discepoli, fino a quando l'imperatore Costantino, spinto in parte da sua madre Elena, che si era convertita al cristianesimo, e in parte dal fatto che gli interessava risolvere le contese interne alla Chiesa, che era parte vitale del suo regno e costituiva un problema se vi fossero state delle contese al suo interno, considerata la crescita numerica dei cristiani nell'impero, nonostante le cruente persecuzioni. -- FU Costantino stesso, dunque a proporsi come arbitro su una questione che vedeva la fazione di Ario, contrapposta a quella della maggioranza degli altri vescovi e anche se personalmente avrebbe voluto che prevalesse Ario, dovette farsi garante della volontà espressa dalla maggioranza,---
Quindi non i cristiani hanno cercato di allearsi all'imperatore, ma questi volontariamente decise di consentire il libero culto a tutti e questo agevolò ulteriormente il radicamento della Chiesa nella società.