00 27/07/2020 09:20
«Non parlava ad essa se non in parabole»

Rev. D. Josep Mª MANRESA Lamarca
(Valldoreix, Barcelona, Spagna)

Oggi, il Vangelo ci presenta Gesù predicando ai Suoi discepoli. E lo fa nella Sua forma abituale con parabole, impiegando, cioè, immagini semplici e comuni per spiegare i grandi misteri occulti del Regno. Così potevano capire tutti, da quelli più preparati fino a quelli che avevano meno talento.

«Il Regno dei cieli è simile a un granello di senape...» (Mt 31,31). I chicchi di senape sono così piccoli che quasi non si vedono, ma se si ha cura di loro e si innaffiano... finiscono col diventare un grande albero. «Il Regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina...» (Mt 13,33): Il lievito non si vede, ma se non stesse lì, la pasta non crescerebbe. Così pure è la vita cristiana, la vita della grazia: esternamente non si vede, non fa rumore, ma... se la lasciamo che si introduca nel nostro cuore, la grazia divina fa fruttificare il chicco e trasforma le persone da peccatrici in sante.

Questa grazia divina ci vien data dalla fede, dalla preghiera, dai sacramenti, dalla carità. Ma questa vita di grazia è soprattutto un dono che bisogna aspettare e desiderare con umiltà. Un dono che i sapienti e gl’intellettuali di questo mondo non sanno apprezzare, ma che Dio Nostro Signore vuole far arrivare agli umili ed ai semplici.

Voglia il Cielo che quando Dio cerchi noi, non ci trovi nel gruppo degli orgogliosi, ma in quello degli umili che si riconoscono deboli e peccatori, ma molto riconoscenti e fiduciosi nella bontà del Signore. Così il granello di senape diventerà un albero grande; così il lievito della Parola di Dio produrrà in noi frutti di vita eterna. Perché, «quanto più si ribassa il cuore per l’umiltà, più s’innalza verso la perfezione». Sant’Agostino