00 24/12/2017 09:49
Vorrei richiamare l’attenzione solo su una parola che Dio rivolge a Maria per mezzo del suo messo celeste: “Rallégrati”. Sono le prime parole con cui l’Angelo l’ha salutata. Quando c’è Dio non vi è spazio per la tristezza. In Maria questo è un fatto accertato. Molte volte, riflettendo sul carattere di Maria, penso che doveva essere una donna estremamente simpatica, gioviale, tenera, pratica, spigliata, ma soprattutto allegra. Forse è per questo che Lei già si trovava al matrimonio degli sposi, a Cana di Galilea: doveva proprio rallegrare tutti questa Madre. Chissà quante volte vedendo come veniva trattato suo figlio – non accettato, deriso, non capito, e infine crocifisso –, le saranno venute in mente le parole dell’Angelo: “Rallégrati e non temere Maria”. Quante volte si sarà ripetuta queste parole. Insomma, un programma di vita il suo, quello di vivere sempre nell’allegrezza del cuore, e ci è riuscita. Un giorno mi misi ad osservare dei fedeli che stavano appena uscendo dalla messa, dalle loro facce pensai che forse dentro si era celebrato un funerale. Invece no! Una messa feriale. Per curiosità, andai a leggere il Vangelo per vedere cosa dicesse. L’occhio mi cadde su una frase di Gesù: “perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”. Dubito che la parola di Gesù, a giudicare dalle facce di quelli che avevano ascoltato questa parola, fosse entrata nel cuore. E se le stesse facce le avesse viste un non credente? Gli sarebbe venuta voglia di incontrare questo Dio? “Rallégrati”, questo ci dice Dio, ad ognuno di noi. “Esci dalla tua tristezza, togli il volto mesto: tra poco un bambino nascerà ancora per me e per te, Lui è la speranza dell’uomo, la gioia senza fine. Attendilo perché Egli è alle porte!”.