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GESU’ CONDANNATO A MORTE Giovanni 19
Ponzio Pilato sapeva che Gesù era innocente, ma ebbe paura che i capi degli Ebrei mandassero a dire all'imperatore di Roma: «Il tuo governatore ti è nemico, perché ha liberato uno che si proclamava re». Per questo egli consegnò Gesù ai soldati perché fosse crocifisso, e scrisse lui stesso la tavoletta da appendere alla croce, sulla quale era esposta la ragione della condanna: «Gesù di Nazaret, re dei Giudei». E perché tutti capissero, la tavoletta era scritta nelle tre lingue parlate in Palestina: ebraico, latino e greco.
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SULLA VIA DEL CALVARIO Marco 15
I soldati misero sulle spalle di Gesù il pesante legno della croce, e lo condussero per le strade di Gerusalemme fino al luogo dove si eseguivano le condanne a morte. Era un rialzo di roccia tondeggiante, detto Calvario, che si trovava appena fuori le mura. Erano in molti a seguire Gesù lungo la strada in salita che portava al Calvario. Alcuni lo deridevano, altri erano soltanto curiosi. Un gruppo di donne piangeva per la sua - sorte. Gesù soffriva molto: ogni tanto cadeva sotto il peso della croce.
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MARIA E GIOVANNI Luca 23; Giovanni 19
Per le percosse che aveva ricevuto e per la corona di spine che gli faceva sanguinare la testa, Gesù era molto debole e ogni tanto cadeva sotto il peso della croce. Allora i soldati costrinsero un uomo di passaggio, un certo Simone Cireneo, a portare la croce in aiuto di Gesù. Giunti al Calvario, i soldati spogliarono Gesù, lo distesero sulla croce e gli inchiodarono al legno le mani e i piedi. Poi sollevarono la croce piantandola nel terreno e si misero ad aspettare che Gesù morisse. Mentre lo crocifiggevano, Gesù disse: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno». I soldati erano soliti dividersi tra loro gli abiti dei condannati a morte. Gesù portava una tunica tessuta tutta d'un pezzo: invece di tagliarla, decisero di tirarla a sorte e se la prese tutta il vincitore. Stavano ai piedi della croce la madre di Gesù, Maria, e l'apostolo Giovanni. Gesù si rivolse a Giovanni per affidargli Maria, e a lei disse di considerare Giovanni come figlio. «Donna, ecco tuo figlio» le disse. E a Giovanni: «Ecco tua madre.» Molta gente era venuta a vedere la crocifissione di Gesù come se si trattasse di uno spettacolo.
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IL BUON LADRONE Luca 23
Erano stati condotti al Calvario insieme con Gesù due ladroni colpevoli di gravi delitti. I soldati li avevano crocifissi uno da una parte e uno dall'altra di Gesù. Uno dei due gli disse: «Sei davvero il Cristo? Salva te stesso e noi». Ma l'altro intervenne: «Non hai nessun timor di Dio, tu? Noi subiamo il giusto castigo per quello che abbiamo fatto. Lui invece non ha fatto nulla di male!» E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando sarai nel tuo regno». Gesù gli rispose: «Oggi sarai con me in paradiso!»
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GESU’ MUORE Matteo 27; Luca 23; Giovanni 19
Gesù era stato crocifisso già da qualche ora, quando accadde un fenomeno straordinario. Verso mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. In quel momento Gesù gridò: «Padre, nelle tue mani affido la mia vita» e morì. Allora al buio generale si aggiunse un terremoto: la terra tremò tanto che le rocce si spezzarono. Al vedere ciò, l'ufficiale romano che comandava i soldati disse: «Davvero costui doveva essere il figlio di Dio!» Anche quelli che erano venuti per vedere lo spettacolo, davanti a questi eventi straordinari se ne tornarono a casa battendosi il petto. Invece gli amici di Gesù e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea se ne stavano ad una certa distanza e osservavano tutto quello che accadeva. Poiché era la vigilia della festa della Pasqua, fu deciso di togliere i corpi dalle croci. Per essere certi che i condannati fossero morti, i soldati andarono a spezzare le gambe ai due che erano stati crocifissi insieme con Gesù. Poi si avvicinarono a Gesù, e videro che era già morto. Allora non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli trafisse il fianco con la lancia.
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GESU’ E’ SEPOLTO Matteo 27; Giovanni 19
Giuseppe di Arimatea era stato discepolo di Gesù, ma di nascosto, per paura delle autorità. Egli si presentò a Pilato per chiedergli il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Il corpo di Gesù fu staccato dalla croce, fu avvolto in un lenzuolo e fu portato a seppellire in fretta in un vicino sepolcro di proprietà di Giuseppe di Arimatea. In fretta, perché cominciava la festa ebraica di Pasqua, e nessun lavoro era permesso. Per questo il corpo di Gesù non fu cosparso di unguenti e di aromi come si usava. Maria Maddalena e le altre donne che volevano bene a Gesù si proposero di tornare alla tomba il giorno dopo il sabato, e prendersi cura del corpo di Gesù. I capi del popolo si recarono poi da Pilato e gli dissero: «Ci siamo ricordati che quell'impostore, quand'era vivo, aveva detto: "Il terzo giorno risorgerò". Ordina dunque che il sepolcro sia vigilato, perché non vengano i suoi discepoli a rubare il corpo, per poi dire al popolo che è risuscitato». Pilato rispose: «Fate come volete». Essi perciò andarono a sigillare la pietra che chiudeva il sepolcro e vi posero alcune guardie a custodirlo.
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IL TERZO GIORNO… Marco 16; Giovanni 20
Gesù era morto sulla croce ed era stato sepolto il giorno prima del sabato, festa di Pasqua. Il giorno dopo il sabato, alcune donne andarono a comperare unguenti ed aromi da spargere sul corpo di Gesù, e si recarono alla tomba. Lungo il cammino si chiedevano: «Chi ci rotolerà via la grossa pietra che chiude il sepolcro?» Ma, giunte sul luogo, videro che il masso era già stato spostato e il sepolcro era aperto. Stupite, entrarono e videro un giovane, un angelo vestito di una veste bianca. Le donne si impressionarono, ma l'angelo disse loro: «Non abbiate timore! Voi cercate Gesù di Nazaret, il crocifisso: ebbene, è risorto, non è qui. Ora andate a dirlo ai suoi discepoli». Uscite dal sepolcro, le donne fuggirono spaventate e non dissero niente a nessuno, perché avevano paura. Anche Maria Maddalena si recò al sepolcro, lo trovò vuoto e credette che avessero portato via il corpo del Signore. Allora si mise a piangere, quando si sentì chiamare: «Donna, perché piangi?» Tra le lacrime, ella chiese a chi le aveva rivolto la parola: «Se hai preso tu il corpo, dimmi dove lo hai portato e andrò a prenderlo!» Ma chi aveva parlato non rispose. Invece la chiamò per nome: «Maria!» Allora ella lo riconobbe: era Gesù, vivo, che le diede un incarico: «Io salgo al Padre» le disse. «Va' ad annunciarlo ai miei fratelli.» Maria, colma di gioia, corse dagli apostoli. «Ho visto Gesù!» disse, e riferì quello che egli le aveva detto. Essi non volevano credere alle parole della donna. Pietro e Giovanni si recarono anch'essi al sepolcro, e quando lo videro vuoto cominciarono a capire che cosa intendeva Gesù, quando aveva detto che sarebbe risorto dai morti.
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L'INGANNO DEI CAPI Matteo 28
Dopo la risurrezione di Gesù, le guardie che custodivano il suo sepolcro andarono dai capi del popolo a riferire quanto era accaduto. Allora i capi diedero loro molti soldi perché dicessero: «Di notte, mentre dormivamo, i suoi discepoli sono venuti a rubare il corpo». E aggiunsero: «Se Pilato lo verrà a sapere, vi libereremo noi da ogni colpa». Le guardie presero i soldi e seguirono quelle istruzioni: che erano davvero strane, poiché dovevano dire che avevano visto rubare il corpo di Gesù... mentre dormivano.
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I DUE DISCEPOLI DI EMMAUS Luca 24
Lo stesso giorno in cui Gesù era risuscitato, due suoi discepoli che ancora non lo sapevano, amareggiati per la sua morte erano in cammino verso il villaggio di Emmaus. Un viandante si unì a loro e chiese: «Perché siete così tristi?» «Tu solo non sai quello che è successo a Gerusalemme?» risposero. «Noi speravamo che Gesù ci liberasse dal dominio dei Romani e restaurasse il regno d'Israele... » Quel viandante era Gesù, ma essi non lo riconobbero. Allora egli spiegò loro tutto quello che i profeti avevano annunciato di lui. Spiegò che il Messia non doveva venire a restaurare il regno d'Israele, ma a dare a tutti gli uomini la possibilità di entrare nel regno di Dio. Giunti al villaggio, i due discepoli lo invitarono a cenare con loro. A tavola, Gesù prese il pane, lo spezzo... come aveva fatto nell'ultima cena. Allora essi lo riconobbero, ma in quel momento egli scomparve! Pieni di entusiasmo e di emozione, i due discepoli partirono per tornare subito a Gerusalemme, dove trovarono gli apostoli e altri con loro: e a tutti raccontarono ciò che era accaduto lungo la via di Emmaus, e di come avevano riconosciuto Gesù allo spezzare del pane.
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GESU’ APPARE AGLI APOSTOLI Luca 24
I due discepoli di Emmaus stavano narrando agli apostoli, riuniti nel cenacolo, che Gesù, risorto dai morti, li aveva accompagnati durante il loro cammino. D'improvviso, lo stesso Gesù in persona apparve in mezzo a loro dicendo: «Pace a voi!» Tutti rimasero stupiti e spaventati. Vedevano bene che era Gesù, eppure non era identico a prima. Ma egli disse: «Perché siete perplessi e dubbiosi? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Guardatemi e toccatemi: un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Sopraffatti dalla gioia di vedere che il Signore era vivo, e dall'emozione di quell'incontro, gli apostoli non sapevano che cosa fare. Per dare loro un'altra prova, Gesù chiese: «Avete qui qualcosa da mangiare?» Gli apostoli gli offrirono una porzione di pesce arrostito. Gesù la prese, e la mangiò davanti a loro, per dimostrare che egli era una persona reale. «Tutto si è svolto come vi avevo predetto» ricordò Gesù. «Era scritto che il Cristo doveva patire e risorgere dai morti il terzo giorno».
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TOMMASO L’INCREDULO Giovanni 20
Il giorno stesso della sua risurrezione dai morti, Gesù apparve agli apostoli riuniti e disse loro: «Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». Poi soffiò su di loro e aggiunse: «Riceverete lo Spirito Santo. A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati in cielo. A chi non li perdonerete, non saranno perdonati». In quell'occasione mancava l'apostolo Tommaso. Gli altri poi gli dissero: «Abbiamo visto il Signore!» Ma egli rispose: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e non metto il dito nel posto dei chiodi, e non metto la mano nel suo fianco trafitto dalla lancia, non crederò». Otto giorni dopo gli apostoli erano di nuovo in casa, e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, e disse come la volta precedente: «Pace a voi!» Poi si rivolse a Tommaso e proseguì: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani. Stendi la tua mano, e mettila nel mio fianco. E non essere più incredulo, ma credente!» Tommaso allora esclamò: «Mio Signore e mio Dio!» E Gesù gli disse: «Tu hai creduto perché mi hai visto. Beati coloro che non mi vedranno, eppure crederanno!»