continuazione da pag.1
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GESU’ NELLA SINAGOGA Marco 1
E’ sabato, giorno di festa per gli Ebrei. Nessuno lavora, perché quello è il giorno della settimana completamente dedicato a Dio. Al mattino tutti si recano nella sinagoga, la casa della preghiera. Là si legge la sacra scrittura, cioè la Bibbia: per esempio i libri con gli insegnamenti di Mosè, o gli scritti dei profeti. Poi, tra gli uomini presenti, chi vuole può spiegare e commentare quello che è stato letto. Anche Gesù con alcuni discepoli va nella sinagoga e dopo la lettura si alza per dare la spiegazione.
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GESU’ E L’INDEMONIATO Marco 1
Un giorno, nella sinagoga di Cafarnao, Gesù spiegava la sacra scrittura, cioè la Bibbia, con sicurezza e autorità. La gente che ascoltava era meravigliata del suo insegnamento. A un certo punto, però, il discorso di Gesù viene interrotto. Un uomo, un pover'uomo di cui il demonio si era impadronito, si mette a gridare: «Che fai qui, Gesù di Nazaret? Che vuoi da me? Sei forse venuto a rovinarmi? Io so chi sei: tu sei il Santo mandato da Dio!» Gesù allora si rivolge al demonio che era in quell'uomo, lo sgrida e gli dice: «Taci tu, ed esci da quest'uomo!» A quelle parole il demonio tenta di ribellarsi, e scuote e fa gridare il pover'uomo. Infine lo lascia e se ne va. L'uomo torna tranquillo: è guarito! In tutti i presenti lo stupore aumenta, e quando escono dalla sinagoga vanno a raccontare a tutti: «Abbiamo visto cose straordinarie! Gesù insegna con autorità, non come i maestri della legge. Gesù comanda anche agli spiriti maligni, ed essi gli obbediscono!» Ben presto queste parole si diffondono in tutta la regione della Galilea, e tutti sentono parlare di Gesù di Nazaret.
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GESU’ GUARISCE LA SUOCERA DI PIETRO Marco 1
Nella sinagoga di Cafarnao, un giorno di sabato, Gesù aveva spiegato la legge del Signore e aveva guarito un pover'uomo di cui il demonio si era impadronito. Ora Gesù esce dalla sinagoga e con i suoi discepoli va nella casa di Simone Pietro, dove abita. La suocera di Simone Pietro è a letto con la febbre. Gesù si avvicina alla donna, la prende per mano e la fa alzare. Subito la febbre sparisce, la donna è guarita! Ella si mette allora a preparare il pranzo a Gesù e agli altri discepoli.
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GESU’ GUARISCE MOLTI MALATI Marco 1
Quando il sole comincia a calare e non fa più così caldo, alla porta della casa di Pietro a Cafarnao comincia a venire gente. La fama di quello che è accaduto al mattino nella sinagoga, quando Gesù ha liberato un pover'uomo posseduto dal demonio, si è sparsa, e molti vengono a cercare Gesù perché guarisca le loro malattie, o portano i loro cari che non possono venire da soli. La gente via via aumenta. Gesù non respinge nessuno. Impone le mani e guarisce paralitici, ciechi e indemoniati.
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DOV’E’ GESU’ Marco 1
E’ mattina: molta gente si affolla presso la casa di Pietro a Cafarnao, dove Gesù abita. Tutti vogliono che Gesù guarisca le loro malattie, li liberi dagli spiriti maligni. Pietro apre la porta e fa entrare questi uomini pieni di speranza. Poi va a chiamare Gesù, ma il suo letto è vuoto. Dev'essere uscito quando era ancora buio, se nessuno se ne è accorto. Dove sarà andato? Pietro e gli altri discepoli riflettono un poco, poi capiscono: conoscono il loro Maestro, e sanno dove devono andare a cercarlo. Pietro e i discepoli escono, e vanno in un luogo solitario, su per la collina. E qui trovano Gesù, in ginocchio in preghiera. Gesù è a colloquio con il Padre suo che sta nei cieli. Pietro e i compagni lo chiamano: «Vieni! Tutti ti cercano!» Ma Gesù risponde: «Andiamo nei villaggi vicini, in modo che possa portare il mio messaggio anche là. Per questo infatti io sono venuto: devo occuparmi anche di loro!» E ricomincia così un'altra giornata di Gesù. Egli si mette in viaggio per tutta la Galilea, seguito dai discepoli, e predica nelle sinagoghe, guarisce i malati e scaccia gli spiriti maligni.
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CHI E’ IL PIU’ GRANDE? Matteo 18
Un giorno i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli chiesero: «Chi è il più grande nel regno dei cieli?» Gesù chiamò accanto a sé un bambino, lo mise in mezzo a loro e disse: «Vi assicuro che se non cambierete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Chiunque diventerà piccolo come questo bambino, quello sarà il più grande nel regno dei cieli, che è la casa del Padre mio e Padre vostro». Aggiunse Gesù: «Io amo i bambini. Chi, per amore mio, accoglie e ama un bimbo, accoglie e ama me».
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L’UCCISIONE DI GIOVANNI BATTISTA Marco 6
Giovanni Battista diceva a tutti quello che era giusto e quello che era sbagliato. E lo diceva anche al re. Re della Galilea era a quel tempo Erode Antipa, figlio di quell'Erode che aveva cercato di fare morire il bambino Gesù. Erode Antipa aveva sposato Erodiade, la moglie di suo fratello, e ciò era male agli occhi del Signore. Giovanni lo aveva più volte rimproverato per questo, ed Erodiade aveva giurato di vendicarsi. Per questo Giovanni era stato messo in prigione. Un giorno Erode aveva invitato a una festa i personaggi più importanti del regno. A un certo punto della festa la figlia di Erodiade, una fanciulla di nome Salomè, entrò nella sala e si mise a danzare. Danzava così bene, che il re Erode le disse: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò!» Spinta dalla madre, Salome' rispose: «Voglio che tu mi dia subito la testa di Giovanni Battista». Erode si rattristò. Non avrebbe voluto fare uccidere Giovanni, ma poiché aveva giurato davanti a tutti gli invitati, chiamò una guardia e le ordinò di andare ad uccidere Giovanni Battista. Fu così che il coraggioso profeta subì il martirio.
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IL RICCO E LA PECCATRICE Luca 7
Un uomo ricco di nome Simone un giorno invitò Gesù a pranzo. Mentre erano a tavola, entrò nella casa una donna che tutti conoscevano per i suoi molti peccati. Teneva in mano un vasetto di profumo. Silenziosamente, la donna si avvicinò a Gesù, si rannicchiò ai suoi piedi e si mise a piangere. Le sue lacrime bagnavano i piedi del Maestro, ed ella li asciugava con i suoi capelli e li cospargeva di profumo. Al vedere ciò, il padrone di casa pensò: «Dicono che questo Gesù sia un profeta; ma si vede che non è vero, altrimenti saprebbe che quella donna è una peccatrice e non si lascerebbe toccare da lei». Ma Gesù, che legge anche il pensiero, gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». «Di' pure, Maestro» rispose l'altro. E Gesù riprese: «Un tale aveva prestato cinquecento denari a un uomo e cinquanta a un altro. Poiché essi non avevano il mezzo di restituirglieli, condonò il debito a tutti e due. Chi dei due pensi che lo amerà di più?» Simone rispose: «Suppongo, quello al quale ha condonato di più». «Hai detto bene» disse Gesù. Poi, volgendosi verso la donna, continuò: «Vedi questa donna? Tu non mi hai accolto in casa tua facendomi lavare i piedi, come si usa fare con gli ospiti. Ella invece mi ha bagnato i piedi con le sue lacrime, e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato il bacio di saluto. Ella invece da quando sono entrato non ha smesso di baciarmi i piedi. Tu non mi hai versato profumo sul capo. Ella invece mi ha cosparso di profumo i piedi». Concluse Gesù: «Questa donna ha commesso molti peccati, ma tutti le sono perdonati, perché con il suo comportamento ha dimostrato di amarmi molto». E, rivolgendosi alla donna, le disse: «Io ti perdono i tuoi peccati: va' in pace».
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I FRATELLI DI GESU’ Marco 3
Un giorno Gesù entrò in una casa e una gran folla gli si raccolse intorno. Giunse allora la madre di Gesù con alcuni parenti, ma non riusciva ad entrare in casa a causa della folla che stava intorno a Gesù. Qualcuno avverti Gesù: «Sono arrivati tua madre e i tuoi parenti. Sono fuori e ti cercano». Gesù allora, rivolto alla folla dei presenti, disse: «Vi assicuro che chi ascolta la parola di Dio e la mette in pratica, è come se fosse mio fratello, o mia sorella, o mia madre. Ed io li amo altrettanto».
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IL FIGLIO DELLA VEDOVA Luca 7
Gesù si recò un giorno in un villaggio chiamato Nain. Lo accompagnavano i suoi discepoli, e una gran folla lo seguiva. Era ormai alle prime case del villaggio, quando incontrò un funerale: sopra una portantina, come allora si usava, era disteso il corpo di un ragazzo, unico figlio di sua madre, che era vedova. La povera donna, rimasta sola, seguiva i portatori, ed erano con lei numerosi compaesani. Vedendola, il Signore Gesù ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!» Si avvicinò poi alla portantina, la toccò e così fece fermare i portatori. Allora Gesù, rivolto al morto adagiato sulla portantina, disse: «Ragazzo, dico a te, alzati!» A quelle parole il ragazzo si levò, si mise a sedere e cominciò a parlare. Gesù lo prese per la mano e lo affidò alla madre. Di fronte al miracolo strepitoso di un morto richiamato in vita, tutti i presenti rimasero sbigottiti e si misero a lodare Dio dicendo: «Dio ha visitato il suo popolo, mandando tra noi un grande profeta!» Essi non avevano ancora compreso che Gesù non era soltanto un profeta: egli stesso era Dio!