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Guarda come avvolge il corpo e serra le sue braccia sul suo petto. Quel sant' uomo poteva ben dire: "Mio bene amato, riposa sul mio petto come un sacchetto di mirra" (Cant 1,12). Sii allora il tesoro più prezioso del mondo e reggi i piedi oppure sostieni le braccia e le mani, o ancora raccogli gelosamente le gocce di questo sangue prezioso che vengano a cadere, e posa le tue labbra sulla polvere dei suoi piedi. Guarda anche il beato Nicodemo: con quella cura affettuosa lui toccò con le sue dita quelle membra così sante e le cosparse d'unguento; come, con il venerabile Giuseppe, lo avvolse nel lenzuolo e lo depose nella tomba.


AELRED DE RIEVAULX, LA VITA DEL RECLUSO 31