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Il concetto espresso da Paolo è in perfetta sintonia e in conseguenza del pensiero espresso da Cristo stesso in Marco 7,15-19

15 non c'è nulla fuori dell'uomo che entrando in lui possa contaminarlo; sono le cose che escono dall'uomo quelle che contaminano l'uomo. 16 [Se uno ha orecchi per udire oda.]»
17 Quando lasciò la folla ed entrò in casa, i suoi discepoli gli chiesero di spiegare quella parabola. 18 Egli disse loro: «Neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che dal di fuori entra nell'uomo non lo può contaminare, 19 perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e se ne va nella latrina?» Così dicendo, dichiarava puri tutti i cibi.

Quindi nessun alimento è impuro in se stesso. Cristo dichiara pertanto che sono permessi tutti i cibi e di conseguenza abolisce tutte le proibizioni di carattere alimentare che erano state scritte da Mosè nella Legge antica, nessuna esclusa.

Ecco perchè Paolo, richiamandosi a tale principio , precisò che l'unica preoccupazione nel decidere di assumere un qualsiasi alimento doveva essere quella di salvaguardare la coscienza del fratello più debole.
Questo se valeva per le carni sacrificate valeva anche per il sangue