00 16/11/2017 08:12
Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione... Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!".
Gesù ci chiama ad una vigilanza costante e piena di pace, per riconoscere la luce e l'amore di Dio nelle cose ordinarie, quotidiane. Gesù è lui stesso il regno di Dio in persona apparentemente era un uomo come gli altri, non manifestava la sua gloria di Figlio di Dio, eppure è venuto dal Padre per insegnarci la via della sapienza. Egli stesso è la Sapienza!
Già i saggi dell'Antico Testamento avevano riconosciuto che la sapienza non è dagli uomini, ma ha qualcosa di divino: "Spirito intelligente, santo, unico, molteplice, penetrante...". E ancora: "Emanazione della potenza di Dio, riflesso della luce perenne". Luce intellettuale quindi, che penetra ogni cosa, ma anche luce spirituale, che è molto di più, che fa conoscere le persone, mette in rapporto con Dio stesso e, "entrando nelle anime sante, forma amici di Dio". Già questa è una rivelazione molto preziosa; la nostra vita intellettuale è una certa partecipazione alla vita divina.
Nel Nuovo Testamento essa è completata e superata dalla rivelazione di Gesù, Sapienza divina che illumina tutte le circostanze della vita umana e ci fa vivere in rapporto totale con Dio. Non soltanto "emanazione della potenza di Dio", ma, come si esprime la lettera agli Ebrei, "irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, che sostiene tutto con la potenza della sua parola" (1,3). Ecco il dono di Dio, il regno di Dio in mezzo a noi: se stesso.
Ma bisogna accoglierlo dentro di noi, compiendo così l'ardente desiderio che Gesù ha espresso nella sua preghiera al Padre prima della passione: "Io in loro e tu in me... perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro".