00 17/01/2017 09:26
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mc 2, 27

"[...] Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato!»

Mc 2, 27

Come vivere questa Parola?

Gesù dimostra la sua amicizia e la sua comprensione difendendo i discepoli accusati di violare il sabato, perché in tale giorno essi raccoglievano le spighe. Inoltre nello stesso tempo Egli relativizza il sabato, ponendo in primo piano il valore della persona. Contro ogni rigidezza e fanatismo mette in luce la misericordia e l'apertura verso i valori fondamentali dell'uomo, superiori ad ogni cieca visione della legge.

Solo se abbiamo cuori e menti "nuove", liberandoci dai nostri pregiudizi, attaccamenti, egoismi, potremo lasciare penetrare in noi la vita splendida e rinnovatrice del Vangelo e accogliere lo "sposo" che è Cristo e amarlo pienamente. D'altra parte Gesù evita anche un doppio il pericolo: da una parte la volontà di poter autogiustificare qualsiasi violazione alla legge (considerandola come un cappio alla propria libertà) e dall'altra la volontà di un legalismo cieco, che soffoca ogni vera esigenza dell'uomo.

Il punto discriminante è proprio l'amore (verso Dio e il prossimo), la norma divina iscritta nel cuore dell'uomo per il suo autentico bene, evitando libertinaggi e chiusure.

Nel mio agire dunque mi chiederò quale sia la norma suprema che guida le mie parole e le mie azioni: è il vero amore o al contrario l'applicazione intoccabile di una norma o la violazione libertina del mio egoismo?


Aiutami, Signore, ad essere attento alle persone, perché in ogni mia parola e azione ricerchi il bene e l'amore, non il mio interesse o una formalistica osservanza della legge.


a cura del Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani e della Commissione Fede e Costituzione del Consiglio ecumenico delle Chiese