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Santi Erodione, Asincrito e Flegone Discepoli di San Paolo

8 aprile


I secolo

I santi Erodione, Asìncrito e Flegone sono menzionati dall’apostolo Paolo nella lettera ai Romani, meritandosi così la venerazione quali santi da parte delle Chiese d’Oriente e d’Occidente nonostante la scarsità di notizie sul loro operato. Solo relativamente ad Erodione è disponibile l’iconografia del singolo, mentre gli altri sono identificabili in un’icona raffigurante più personaggi.

Martirologio Romano: Commemorazione dei santi Erodione, Asíncrito e Flégone, che san Paolo Apostolo saluta nella Lettera ai Romani.







Il Cardinal Baronio, nel redigere il Martirologium Romanum, identificò i santi Erodione, Asìncrito e Flegone con i cristiani salutati da San Paolo nella Lettera ai Romani (Rom 16, 11, 14). Erodione sarebbe stato originario di Tarso e parente dell’Apostolo delle genti, che avrebbe accompagnato a Roma nella seconda prigionia. Ordinato presbitero, fu quindi inviato quale vescovo a Patrasso in Grecia: qui operò numerose conversioni, scatenando l’ira dei giudei che lo vollero uccidere. Talvolta Erodione è invece citato quale vescovo di Tarso.
Nulla sappiamo invece di Asìncrito e Flegone, relativamente ai quali la tradizione cristiana ha sempre taciuto. La Chiesa greca pone questi tre santi tra i 72 dispepoli di Gesù e dedicalo loro un Ufficio proprio all’8 aprile insieme anche a Rufo ed Agabo.


Autore: Fabio Arduino