00 07/08/2013 16:36
Relazioni spirituali


JHS

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1. Il modo in cui procedo attualmente nell’orazione è il seguente: di rado, quando mi trovo in essa, posso discorrere con l’intelletto, perché l’anima comincia subito a entrare nel raccoglimento e nella quiete o nel rapimento in modo tale che non posso più servirmi delle potenze e dei sensi, eccezion fatta per l’udito, benché neppure questo mi giovi per comprendere quello che si dice.

2. Spesso mi accade (senza che io voglia pensare alle cose di Dio, mentre mi occupo d’altro e mi sembra che quand’anche facessi ogni sforzo per entrare in orazione, non potrei riuscirvi, a causa di una grande aridità a cui contribuiscono le sofferenze fisiche) d’essere colta all’improvviso da questo raccoglimento e da questa elevazione dello spirito in modo irresistibile, e di provare in un istante gli effetti e il profitto spirituale che ne derivano. Tutto questo senza aver avuto visioni o aver udito nulla e senza neanche sapere dove mi trovi: solo che, mentre da un lato mi sembra che la mia anima si perda, la vedo poi così ricca di beni, che se anche mi adoperassi un anno intero a guadagnarli, credo che non mi sarebbe possibile arrivarci, talmente resto avvantaggiata.