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PIO I, di Aquileia (140/2-155)
Secondo la tradizione cristiana fu considerato tra i papi più rigorosi, sia verso i costumi delle popolazioni, sia verso i costumi di vescovi e presuli, non ancora completamente mondati dalle prosperità della vita. Ma a Pio I venne ricondotta l'introduzione della "confessione" , ovvero "riconciliazione" pur nella ripetizione delle infrazioni dogmatiche o morali. (nda: probabilmente le persecuzioni, anche se durante l'impero di Antonino Pio si erano abbastanza affievolite ed il troppo rigore morale imposto, portò la Chiesa a più miti consigli con l'introduzione, appunto, della confessione privata, l' "equa penitenza" ed il prosieguo nel cammino cristiano, per vescovi, prelati e semplici fedeli). 
Il famoso "Canone di Muratori" lo considera fratello di Erma, famoso per le sue raccolte  chiamate"Il Pastore", che esortavano al pentimento, da cui  è probabile l'iniziativa di Pio I a mettere a frutto l'insegnamento di Gesù sulla Riconciliazione.

A Pio I venne anche ricondotta l'introduzione della "Pasqua di Ressurrezione" alla prima domenica dopo il primo plenilunio di marzo, dopo un carteggio di scritti con gli altri vescovi di cui si hanno dei frammenti.

Compiendo così una prima distinzione tra la "Pasqua ebraica" , celebrata il giorno del plenilunio,e la Pasqua cristiana, ma creando una forte frattura con la chiesa d'oriente (nda: la futura Chiesa Ortodossa) che intendeva invece mantenere la tradizione della Pasqua ebraica.

E sempre a Pio I si fanno risalire i primi forti contrasti con le "eresie" organizzate dell'epoca, quali quella di Cerdone (gnostico) e quella di Carpocrate di Alessandria (gnostico. nda: la cui dottrina si incentrava sul bene ed il male - il primo impersonato da Dio e la sua spiritualità, il secondo fondato sulle figure retoriche di angeli demòni creatori della materia - La Carpocrasofia in buona sostanza rinnegava il Dio "militareebraico" ma non sposava il cristianesimo in quanto fruitore della materia). 

A lui si deve la decisione di cacciare Marcione dalla comunità ecclesiale, dopo diversi incontri e consultazioni con i vescovi e il clero sulla questione dei Testi Sacri dell'A.T. che lo stesso Marcione voleva eliminare propagandando che soltanto la "Buona Novella" dovesse essere evangelizzata e letta nelle assemblee.

A Lui si deve anche la consuetudine "per un vescovo di Roma" di mettere al primo posto non sè stesso, ma PIETRO, questa Tradizione è ancora vigente oggi.

Sembra non sia stato martirizzato, ma reso santo per le sue doti morali.