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Di fronte al Cristo che viene, l'uomo si sente interpellato con tutto il suo essere, che l'Apostolo [Paolo] riassume nei termini "spirito, anima e corpo", indicando così l'intera persona umana, quale unità articolata di dimensione somatica, psichica e spirituale. La santificazione è dono di Dio e iniziativa sua, ma l'essere umano è chiamato a corrispondere con tutto se stesso, senza che nulla di lui resti escluso. Ed è proprio lo Spirito Santo, che nel grembo della Vergine ha formato Gesù, Uomo perfetto, a portare a compimento nella persona umana il mirabile progetto di Dio, trasformando innanzitutto il cuore e, a partire da questo centro, tutto il resto. Avviene così che in ogni singola persona si riassume l'intera opera della creazione e della redenzione, che Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo, va compiendo dall'inizio alla fine del cosmo e della storia. E come nella storia dell'umanità vi è al centro il primo avvento di Cristo e alla fine il suo ritorno glorioso, così ogni esistenza personale è chiamata a misurarsi con lui – in modo misterioso e multiforme – durante il pellegrinaggio terreno, per essere trovata "in lui" al momento del suo ritorno.

Omelia, Basilica Vaticana, 26 novembre 2005