00 25/11/2013 08:57
La delicatezza di Gesù che il Vangelo di oggi ci rivela deve riempirci di ammirazione e nello stesso tempo darci un grande incoraggiamento.
Certamente quella povera vedova non era orgogliosa della sua offerta e cercava piuttosto di nascondersi mentre la gettava nel tesoro del tempio: che cos'erano i suoi due spiccioli confrontati con le offerte dei ricchi? Questi sì potevano essere orgogliosi: loro davano molto! E Gesù rovescia la situazione: "In verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti". il Signore non vede quello che appare, vede il cuore e sa dove si trova la vera generosità.
Questo deve incoraggiarci quando siamo nella stessa situazione. Intanto incoraggiarci ad essere umili, se abbiamo la possibilità di dare molto; non dobbiamo insuperbirci, perché tutto ci è stato dato da Dio. In secondo luogo essere umili quando possiamo dare poco, quando ci sentiamo poveri, in tutti i sensi: poveri di forza fisica, poveri di capacità in confronto agli altri. In questi casi è difficile essere generosi, perché ci si scoraggia e si è tentati di non fare neppure quel poco: per quel che vale! Il Signore ci dice che vale, che vale più di quello che fanno gli altri con tanta energia e tante capacità, se con le nostre poche possibilità facciamo tutto quello che possiamo: a lui queste offerte piacciono molto.
Se con umiltà e amore mettiamo al servizio del Signore il poco che abbiamo, facciamo una cosa grande e siamo più vicini al Signore di quando eravamo in grado di fare con gioia cose apparentemente maggiori.
Ringraziamo Gesù della luce che ci dà oggi e chiediamo per noi e per chi ci è caro questa generosità piena di umiltà e di carità divina.