00 04/09/2012 22:04

Corea del Sud:
una sentenza inedita a favore della vita

La Corte Costituzionale della Corea del Sud pare aver dato credito a questo semplice ragionamento, stabilendo, in una sentenza emessa il 23 agosto 2012, che «il diritto alla vita è il più fondamentale dei diritti umani» e che il diritto della donna di disporre del proprio corpo «non può essere invocato come superiore al diritto alla vita di un feto».

A fare ricorso alla Corte Costituzionale era stata un’ostetrica che riteneva sbagliata lapena di due anni di carcere per gli operatori sanitari che praticano aborti illegali, ma la Corte ha affermato la legittimità costituzionale del Codice penale in materia, riportando in particolare che «il diritto alla vita è il più fondamentale dei diritti umani»

La sentenza è stata criticata fortemente dalle organizzazioni femministe (ottimo motivo per compiacersi, dunque, dato che nulla c’entrano con la vera difesa delle donne) e accolta con soddisfazione dai movimenti pro-life, ma anche con cautela perché preoccupa la definizione dell’inizio della vita usata dalla Corte costituzionale, che giustifica la manipolazione di embrioni creati in vitro: essa inizierebbe con l’annidamento dell’ovulo fecondato nell’utero della donna, mentre per il mondo scientifico la vita umana iniziachiaramente al momento della fecondazione dell’ovulo da uno spermatozoo. Recentemente anche la comunità autonoma spagnola della Galizia ha preso coscienza di questo dato oggettivo, affermando che i figli “non nati” devono essere considerati come membri della famiglia, garantendo «il diritto alla maternità»

Secondo un recente sondaggio a livello internazionale, la Corea del Sud è uno dei Paesicon il più alto numero di persone non religiose (31% e 15% di atei decisi). Anche la presenza della Chiesa è davvero modesta e la famigerata “influenza del Vaticano” è decisamente blanda. C’è curiosità dunque verso chi se la prenderanno adesso abortisti e femministe, sempre pronti ad inventarsi complotti teocratici quando in realtà si tratta di argomenti affrontabili tranquillamente attraverso ragionamenti “laici”