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II stazione: Gesù prende la croce sulle spalle

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Così, mio adorato Signore, co­mincia il tuo cammino verso il luogo dell'immolazione. Il Padre Ce­leste non ha voluto che fossi ucciso con un colpo improvviso. Con la tua Passione dovevi insegnarci non sol­tanto a morire, ma ad affrontare la morte. Ad affrontarla con serenità, senza esitazione né debolezza, avan.

zando perfino verso di essa con il passo deciso del guerriero che va in battaglia: ecco la mirabile lezione che mi dai.

Di fronte al dolore, mio Dio, come sono vigliacco! Ora tem­poreggio prima di prendere la mia croce; ora indietreggio, tra­dendo il dovere; ora, finalmente, lo accetto, ma con tanto fastidio, con tanta debolezza, che sembro odiare il fardello che la tua volontà mi pone sulle spalle.

In altre occasioni, quante volte chiudo gli occhi per non ve­dere il dolore! Mi rendo volontariamente cieco con uno stupido ottimismo, perché non ho il coraggio di affrontare la prova.

E perciò mento a me stesso: non è vero che la rinuncia a quel piacere mi si impone per non cadere in peccato; non è vero che devo vincere quell'abitudine che favorisce le mie passioni più radicate; non è vero che devo abbandonare quell'ambiente, quell'amicizia che minano e scuotono tutta la mia vita spiritua­le; no, niente di tutto questo è vero... chiudo gli occhi, e getto da parte la mia croce.

Mio Gesù, perdonami tanta pigrizia, e cura, Padre miseri­cordioso, per la piaga aperta sulle tue spalle dalla croce, l'orri­bile piaga che ho aperto nella mia anima con anni interi vissuti nella rilassatezza interiore e nella condiscendenza verso me stesso! Padre Nostro, Ave o Maria, Gloria al Padre.

Abbi pietà di noi, Signore. Abbi pietà di noi.

Le anime dei fedeli defunti per la tua misericordia, Signore, riposino in pace. Amen.


[Modificato da Credente 08/03/2012 20:42]