2. Dedicate un tempo concreto alla preghiera
Gesù dice “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera”. Noi cristiani sperimentiamo in modo molto concreto la comunione dei santi, quel vincolo misterioso che unisce tutti i battezzati nella preghiera silenziosa e nello stare faccia a faccia con Dio.
È importante riscoprire quanto possa essere preziosa l’abitudine di leggere la Parola di Dio, di recitare il rosario in famiglia, ascoltare la Messa online o consacrare tempo a Dio, in un atteggiamento di offerta di se stessi, di ascolto e adorazione silenziosa.
Il cardinale Sarah dice che in genere valorizziamo l’utilità di una persona in relazione alla sua capacità di influenza e di azione. Vorremmo tutti essere utili e servire a qualcosa, ma tutto ciò che possiamo fare è pregare, esortarci a vicenda, appoggiarci gli uni agli altri. È il momento di riscoprire la preghiera personale e di tornare ad ascoltare Gesù che ci dice: “Ma tu, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà” (Mt 6, 6).
3. Desiderate l’Eucaristia
Nei suoi Dialoghi, Santa Caterina da Siena racconta che una persona voleva ricevere l’Eucaristia, ma non le era stato possibile ricevere sacramentalmente Gesù. Quando aveva ormai perso ogni speranza di comunicarsi, sopraggiunse una grazia straordinaria. Immersa in quell’estasi spirituale, la sua unione con Dio era superiore a quella dell’anima al corpo.
In quello stato ricevette la Comunione direttamente da Dio, senza la mediazione di alcuna creatura. Come segno del fatto che il suo desiderio si era davvero realizzato, le venne concesso di sentire in modo ammirevole il gusto, il sapore e l’odore del sangue e del corpo di Cristo crocifisso.
Il Signore è presente nelle nostre città e nei nostri paesi. Potete visitarlo con l’immaginazione e dirgli molte volte che vorreste riceverlo. Ricordate che noi sacerdoti continuiamo a celebrare la Messa da soli. È ora che possiamo misurare l’immensa grandezza del sacrificio eucaristico, che non ha bisogno di un pubblico numeroso per dar frutto. Mediante la Messa, il sacerdote arriva a tutti.
4. Benedite in ogni momento
È il momento di vivere di fede, che significa “abbandonarsi” alla verità stessa della Parola del Dio vivente, sapendo e riconoscendo umilmente “Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie!” (Rm 11, 33).
Le circostanze della pandemia, insieme alla limitazione che impone alla partecipazione agli atti di culto, possono essere un appello a vivere con rinnovata intensità la frase della Sacra Scrittura “Il giusto vive di fede”.
Bisogna manifestare la fede in casa con la preghiera, ma anche con manifestazioni esteriori che rendano più evidente la nostra fede. È giunto il momento di riscoprire la preghiera in famiglia, che i genitori imparino a benedire i propri figli, che si reciti una preghiera per benedire i cibi e che ci si congedi dalle persone che sia amano dicendo “Dio ti benedica!”
Qui l’articolo originale pubblicato su Catholic Link.