350 km, 12 tappe, 2 bici, 2 fratelli e 3 ruote forate. Non è una gara di ciclismo, ma un’esperienza di solidarietà a sostegno della Russia organizzata da Valentino Prudentino, 26 anni e Casco Bianco in Servizio Civile con APG23.Valentino è partito qualche mese fa per Astrakhan e lì sta affiancando Mirella Zanon, missionaria della Comunità Papa Giovanni XXIII (APG23) in Russia da 7 anni, nel portare conforto alle persone senza fissa dimora. Valentino accompagna Mirella nelle uscite in strada per incontrare chi non ha altro luogo in cui rifugiarsi. In vista del rigido inverno russo, Mirella e Valentino hanno pensato di aumentare i loro sforzi, di uscire tre volte a settimana anziché le due attuali, ma le risorse a disposizione non sarebbero bastate.Così Valentino si rimbocca le maniche e approfittando di un mese di permanenza in Italia, organizza un tour della sua Puglia per incontrare i giovani, raccontare la sua esperienza e raccogliere fondi. “Ho scelto la strada, che ci unisce alle persone di Astrakhan – spiega Valentino – e la bici per fare fatica. Non sono abituato a fare sport, ma volevo mettermi in gioco con il mio limite”. Il percorso, da Foggia a Lecce, ha toccato città e piccoli paesi, circoli Arci e Parrocchie, Case Famiglia APG23. Tappa dopo tappa, Valentino ha raccontato cos’è per lui il servizio civile, il suo racconto di Astrakhan, delle persone conosciute in strada come L. e J. una "Coppia di strada" o la "Nonnina del Cremlino".
In Parlamento per dare voce alla donne vittime di tratta
«Cercano donne incinte, fino anche al settimo mese di gravidanza, e sono disposti a pagare di più, fino a 200 euro, per avere un rapporto sessuale con loro». La nuova tendenza perversa del mercato della prostituzione è stata denunciata ieri mattina nel corso del seminario “Lotta alla prostituzione per prevenire la tratta di persone e lo sfruttamento sessuale” organizzato alla Camera dei Deputati dalla Comunità Papa Giovanni XXIII in collaborazione con l’on. Gianluigi Gigli, firmatario di una proposta di legge che si ispira al cosiddetto “modello nordico”. «Per liberare le vittime di tratta bisogna eliminare la domanda – ha dichiarato Giovanni Ramonda, responsabile generale APG23 –, contrastando i compratori di sesso, i clienti, in quanto corresponsabili della riduzione in schiavitù di queste donne». [leggi il resoconto del seminario]
Packcenter per dare voce a chi non non ce l'ha
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