00 06/07/2011 08:39

La tecnica ingegnosa dei globuli rossi


In ogni millimetro cubico di sangue (1 mm3 = 1 μl = 1 microlitro) abbiamo 5 milioni di globuli rossi. Ciò vale a dire che in una goccia di sangue ce ne sono 150 milioni. Sono come dei sommergibili ultra specializzati che non trasportano a bordo siluri micidiali, ma svolgono dei compiti d’importanza vitale. • 175’000 volte i globuli, nella loro breve vita di 120 giorni, fanno rifornimento di ossigeno e allo stesso tempo scaricano nel polmone il prodotto dell’ossidazione, cioè l’anidride carbonica (CO2).

• Questi piccolissimi battelli di trasporto sono così minuscoli da passare addirittura all’interno dei vasi sanguigni molto sottili (i capillari) raggiungendo in quel modo tutte le parti del corpo.

• Ogni secondo si generano due milioni di nuovi globuli che contengono una sostanza colorante rossa, l’emoglobina – un composto chimico molto interessante e molto complesso.

L’emoglobina è necessaria per il trasporto dell’ossigeno già durante lo sviluppo embrionale. Fino al terzo mese della vita intrauterina il fabbisogno d’ossigeno è notevolmente diverso da quello nello stadio fetale (dal terzo mese in poi) e per questa ragione, ogni fase necessita di un tipo particolare d’emoglobina che possiede una diversa struttura chimica.

Poco prima della nostra nascita tutte le nostre sorgenti di produzione dei globuli rossi lavorano a pieno regime, modificando un’altra volta l’emoglobina in un tipo adatto per l’adulto. Le tre specie di emoglobina non si possono essere generate per caso, perché sono le sole (tra moltissime) variazioni capaci di trasportare la quantità necessaria di ossigeno, senza la quale sopraggiungerebbe la morte. Non basta che nei primi due stadi della crescita intrauterina si producono le molecole giuste, per evitare la morte certa, anche la terza molecola deve essere perfettamente accordata. Per la fabbricazione dell’emoglobina ci vogliono necessariamente questi tre meccanismi biologici fondamentalmente diversi che devono pure modificare la loro produzione al momento giusto!

Da dove viene un meccanismo così complicato e preciso? Tutti i concetti evoluzionistici falliscono a questo punto interamente, perché gli organismi viventi nei loro stadi intermedi incompleti, che secondo l’evoluzione sarebbero sbocciati da soli in un meccanismo complesso, non sarebbero mai sopravvissuti. Il concetto della «complessità irreducibile» vale anche per il sistema immunitario dell’organismo umano o per i flagelli (organo di locomozione) con i quali si spostano i batteri. Anche in questi casi gli organismi viventi «in sviluppo» non avrebbero mai raggiunto il loro stadio odierno. E’ più ovvio dedurre che tutti gli elementi erano già completi fin dall’inizio e ciò sarebbe soltanto possibile se un Creatore sapiente li avesse concepiti e creati così pienamente funzionanti.