00 22/10/2011 14:05
Eremo San Biagio
Commento su Romani 8,9

Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi.
Rm 8,9


Come vivere questa Parola?

Non spaventiamo né turbiamoci ad oltranza, oggi, S. Paolo ci schiude dinanzi un orizzonte dove domina rasserenate la presenza dello Spirito. L'impotenza a produrre frutti, richiamata dal vangelo odierno, e l'incapacità a perseverare nel bene del brano ai Romani di ieri, è vinta grazie all'opera redentiva di Cristo. Nella misura in cui restiamo innestati in lui, partecipi della stessa linfa vitale che è lo Spirito Santo, anche noi possiamo produrre frutti di santità.

Prendiamo, quindi, sul serio la presenza dello Spirito nella nostra vita di battezzati, apriamoci alla sua azione con docilità, di modo che i desideri della carne cedano il posto ai suoi. Si tratta in una parola da vivere come figli e non solo come servi. Chi identifica la vita cristiana con una fredda osservanza dei comandamenti ha soffocato in sé la voce dello Spirito che grida: Abbà-Padre. Si sente servo, non figlio! Dobbiamo allora rigettare i comandamenti? No, ma leggerli in profondità per quello che sono: espressione del Cuore di Dio che ci chiama a vivere in pienezza. La loro osservanza, l'adesione alla volontà di Dio sarà il rifluire di questo stesso amore, quasi un'onda di ritorno.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi affiderò all'azione dello Spirito Santo perché liberi in me il "figlio" e mi abiliti a "leggere" l'impronta del Padre nei chiaro-oscuri della vita.

Vieni Spirito Santo, prendi possesso della mia vita, sostituisci il mio cuore di servo con un cuore filiale, sprigiona da esso quel grido che chiama Dio in me e su di me: Abbà-Padre.

Le parole di predicatore della Parola

Dio ha scritto la sua legge nei nostri cuori con lo Spirito Santo; questa legge nuova è l'amore che egli ha effuso nei nostri cuori, nel battesimo, mediante lo Spirito Santo; essa ci rende capaci di mettere in pratica anche le altre leggi; ci permette di camminare secondo lo Spirito, obbedendo al vangelo.
Raniero Cantalamessa