00 15/10/2011 09:30
Eremo San Biagio


Dalla Parola del giorno
Non preoccupatevi di quel che dovrete dire [...] Sarà lo Spirito Santo a insegnarvi quel che dovrete dire in quel momento.

Come vivere questa Parola?
Oggi, essere veramente cristiano, spesso vuol dire andare contro corrente non solo al posto di lavoro o studio, ma anche nella stessa famiglia. eguire le orme di Gesù, comporta una tale radicalità, che anche senza parole, grida fortemente contro consumismo, egocentrismo, individualismo così invadente oggi. Essere cristiano richiede il coraggio d'essere diverso come il Signore è stato nella sua vita fra noi.
A volte, siamo chiamati ad esprimere in parole quello che crediamo, viviamo. E sentiamo che non ne siamo capaci, non sappiamo abbastanza, non possiamo spiegare bene la nostra fede. Gesù oggi ci dice di non essere preoccupati di quello che dobbiamo dire ma "pubblicamente dichiariamo d'essere i suoi discepoli". Lo Spirito Santo c'insegnerà quello che dobbiamo dire in quel momento.
Si, lo farà se siamo famigliari della Parola, se la meditiamo ogni giorno, se la incarniamo nella nostra vita. Non è una questione di preparare prediche, tesi, dissertazione. Dobbiamo semplicemente vivere la Parola, lasciando che Gesù ci fonda, ci plasmi, ci riempia, ci usi. In questo modo, saremo davvero un canale che lo Spirito Santo può usare per dire parole di speranza, consolazione, gioia, fede oggi.

Nella mia pausa contemplativa, rileggerò queste parole di Gesù chiedendo il coraggio di dichiararlo con la mia vita e la mia parola, confidando nell'aiuto dello Spirito Santo.

Gesù, voglio essere il tuo discepolo sempre e ovunque. Aiutami ad assimilare la tua Parola, lasciando che diventi vita in me.

La voce di un Vescovo
La Buona Novella si trasmette di persona in persona, guardando in faccia. Il rapporto personale e' fondamentale. Non c'e' da teorizzare la fede, ma dobbiamo toccare il cuore di chi ci ascolta. Non e' trasmettere una conoscenza, bensì aiutare la persona a cambiare se stessa.
Vincenzo Paglia