00 21/10/2011 14:44

Piergiorgio Odifreddi difende i Black Bloc «hanno ragione loro!»

Ancora una volta Odifreddi prende la parola, e ancora una volta le odifreddure sono tante, questa volta molto gravi però. Nel suo penultimo articolo aveva invidiosamente criticato la vita di Steve Jobs, beccandosi una bella replica da “Il Fatto Quotidiano”: “Odifreddi da i numeri!”. Domenica invece, mentre il direttore di “Repubblica”, Ezio Mauro, commentava le manifestazioni di Roma definendole «scene terribili di una violenza che non sa nemmeno contro chi si rivolge», Piergiorgio Odifreddi esultava: «Le manifestazioni di ieri hanno mostrato che anche in Italia la rabbia sale. Con ragione, ovviamente». Dunque pieno appoggio da parte del noto militante anticlericale per la violenza dei Black bloc.

Mentre tutti stigmatizzano l’accaduto, Odifreddi in solitudine giustifica la devastazione di Roma. Era già accaduto qualcosa di simile all’inizio del mese: mentre tutti facevano notare come le recenti scoperte avvenute al Cern avrebbero potuto mettere in crisi la teoria della relatività di Einsten, lui sosteneva invece che la relatività di Einstein non prevede affatto che la velocità della luce non possa essere superata.  Tornando ai Black Bloc, secondo Odifreddi ci sono tutte le ragioni per protestare, «non c’è dunque da stupirsi che qualcuno si secchi e passi alle maniere forti. Semmai, da stupirsi c’è che siano pochi a farlo». Addirittura 500 balordi scatenati sono troppo pochi, secondo lui. La prossima volta dunque i violenti per non stupire Odifreddi dovranno essere molti di più.

Il matematico incontinente è ovviamente soddisfatto anche perché i suoi amici hanno devastato una Chiesa, spaccato un crocifisso e distrutto una statua della Madonna (già donata nuova dal Ceis). Piuttosto che con i Black Bloc se l’è presa con padre Federico Lombardi che ha osato parlare di «offesa alla sensibilità religiosa». Ha quindi concluso il suo articolo accusando preti e banchieri, ritenendoli responsabili degli scontri di Roma: «Le soluzioni sono difficili da trovare, e non è detto che ci siano. Ma una cosa è certa: senza i banchieri e i preti, le cui istanze sono autorevolmente rappresentate da Draghi e da padre Lombardi, magari potremmo anche trovarle. Fino a quando gli uni e gli altri saranno presenti, invece, la cosa sarà sicuramente molto più ardua, e forse risulterà semplicemente impossibile».