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Nuovo studio: persone religiose sono meno ciniche
e aperte ad un mondo equo

Una recente ricerca, pubblicata sul Journal of Religion and Health, ha voluto approfondire leggermente la questione trovando che le credenze religiose, le quali credono che la morte non sia l’ultima parola sulla vita, vedono aumenta la probabilità di credere che questo mondo sia giusto. In altre parole, queste persone erano più propense a pensare che«tutto è possibile se si lavora sodo» e che «tutti cominciano con le stesse possibilità nella vita».

Le persone religiose, ha continuato a mostrare lo studio, erano meno propense al complottismo e a ritenere che «il mondo è controllato da poche persone potenti» o che«la finanza è un campo dove la gente può diventare ricca senza dare un reale contributo alla società». Un approccio positivo, dunque, forse per qualcuno ingenuo ma comunque puro e privo di scetticismo: «la fede in Dio è associata negativamente con la fede in un mondo cinico e positivamente associata con la fede in un mondo equo», è la conclusione degli studiosi.

I risultati mostrano anche che le persone religiose sono più propense a credere che quel che accade dipende da una volontà o da una ragione, e che il caso e la fortuna hanno poca influenza. Guardando questi dati al contrario, tale responso sembra evidenziare una correlazione significativa tra chi non è religioso e la superstizione.

Gli studiosi hanno inoltre confermato gli studi precedenti, verificando che le persone religiose soffrivano meno di ansia e di altri sintomi psichiatrici, come la paranoia, l’ossessione e la compulsione.