CREDENTI

CREDENTI E MEDICINE ALTERNATIVE

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Credente
    00 30/05/2011 18:08
    MEDICINE ALTERNATIVE o pratiche terapeutiche alternative
    SCHEMA:
    1. BASE DELLE MEDICINE ALTERNATIVE: NEW AGE
    2. COSA PENSA LA CHIESA DELLA NEW AGE
    3. LE MEDICINE ALTERNATIVE IN GENERALE
    4. LE MEDICINE ALTERNATIVE IN PARTICOLARE
    BASE DELLE MEDICINE ALTERNATIVE: LA NEW AGE
    Trattare le medicine alternative non è semplice perché sono così tante che ci vorrebbe molto tempo per parlarne in maniera adeguata, per cui dovrò sintetizzare ed andare al nocciolo della questione, magari poi chi vuole potrà approfondire l’argomento personalmente. Le medicine alternative o non convenzionali sono entrate nell’uso comune di quasi tutti ormai, ed addirittura alcune vengono usate moltissimo nei bambini (all. 1) perché ritenute innocue e senza effetti collaterali come l’omeopatia, quelli che molti non sanno è che mentre le medicine convenzionali prima di essere messe in commercio vengono studiate e sperimentate secondo i protocolli dettati dalla legge, le medicine alternative sono delle emerite sconosciute e non hanno mai subito sperimentazioni, solo l’omeopatia è stata studiata per sapere se abbia un effetto vero o presunto e ne è venuto fuori che non serve a nulla come riporta il Corriere della Sera una notizia presa dalla celebre rivista scientifica Lancet (all. 2). Parleremo dell’omeopatia più avanti, per intanto voglio affrontare l’argomento dal punto di vista generale. La medicina alternativa nasce anche dal senso di impotenza del medico che quando si ritrova dinanzi ad una malattia non curabile con la comune medicina occidentale tenta una via alternativa pur di aiutare il malato; un’altra motivazione è quella di somministrare medicine che abbiano meno effetti collaterali, questa è una motivazione che spinge non solo i medici ma anche i pazienti stessi che sperano di avere delle cure senza rischi e curarsi in maniera <<diversa>> e questo è il motivo principale perché molti genitori danno prodotti omeopatici ai loro figli nell’intento di proteggerli da farmaci troppo aggressivi.
    La base culturale e storica da cui nascono tutte le medicine alternative è la New Age! Per cui è necessario parlare di questo fenomeno prima di affrontare alcune medicine alternative tra le più diffuse in maniera specifica.
  • OFFLINE
    Credente
    00 30/05/2011 18:10
    La New Age è nata circa quaranta anni fa ed ormai non si distingue tanto dalla nostra cultura dominante perché l’ha improntata ed è stata accettata. Negli anni sessanta la cultura era più materialista di adesso, invece oggi tutto viene visto sotto un aspetto olistico e spirituale. La New Age negli ultimi decenni ha lasciato un’impronta in tutte le sfere della nostra cultura, ha influenzato il cinema e non solo con la saga delle guerre stellari ma con molti altri film come Herry Potter, Il Signore degli anelli, La bussola d’oro, e molti altri film a sfondo gotico-magico. ecc., ha influenzato la musica, la spiritualità, la medicina, alcune branche della psicologia come quella del Dr. Claudio Naranjo Psichiatra e psicoterapeuta che usa
    1
    ENNEAGRAMMA
    l’enneagramma come metodo di terapia criticato dal documento della chiesa: Gesù Cristo portatore dell’acqua viva, Una riflessione cristiana sul <<new age>>. la New age è la madre di tutte le medicine alternative e di tutte le nuove forme di esoterismo moderno che hanno trovato molto spazio in una società che ha perso Cristo anzi lo ha rifiutato in nome di un laicismo libero da ogni influenza e senza accorgersene si è rivolta ad una forma di spiritualità pagana ed esoterica.
    COSA PENSA LA CHIESA DELLA NEW AGE?
    Secondo la Chiesa cattolica: la matrice essenziale del pensiero New Age va ricercata nella tradizione esoterico-teosofica, ampiamente accettata dai circoli intellettuali europei nei secoli diciottesimo e diciannovesimo. È stata particolarmente presente nella massoneria, nello spiritismo, nell’occultismo e nella teosofia che hanno in comune un certo tipo di cultura esoterica. (Gesù Cristo portatore dell’acqua viva, Una riflessione cristiana sul <<new age>> cap 2.3.2)
    Vediamo a chi è rivolto il documento:
    Nella premessa dice: queste riflessioni si rivolgono innanzitutto a coloro che sono impegnati nella pastorale, così che possano essere in grado di spiegare in che modo il movimento New age differisca dalla fede cristiana.
    Perciò oggi siete qui perché sappiate rispondere a chi vi chiede luce su queste cose come dice Pietro nella sua prima lettera
    1Pietro 3,15 ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto,
    un’altra cosa interessante la troviamo al cap 1 paragrafo 1 dello stesso documento:
    il New Age è attraente soprattutto perché molto di quanto offre soddisfa aspirazioni, spesso non soddisfate dalle istituzioni ufficiali.
    Possiamo dire che questo è un altro richiamo per i sacerdoti e vescovi che non si curano a volte della dimensione spirituale dell’uomo e che si limitano a svolgere il loro servizio in maniera convenzionale.
    Un’altra citazione che voglio riferirvi dallo stesso paragrafo è questa: e anche dalla cultura consumistica la cui influenza si manifesta nel numero sempre più alto di
    2
    persone che ritengono possibile mischiare cristianesimo e New Age, prendendo ognuno quanto ritengono sia il meglio di entrambi
    E poi viene citata la grande importanza dell’ASCOLTO, cosa che il nostro vescovo ci sta facendo meditare bene ultimamente. Sempre al cap 1.5 troviamo queste parole: se la chiesa non vuole essere accusata di essere sorda ai desideri delle persone, i suoi membri devono fare due cose: radicarsi ancor più saldamente nei fondamenti della propria fede e ascoltare il grido, spesso silenzioso, che si leva dal cuore delle persone e che, se non viene ascoltato dalla Chiesa, le porta altrove.
    Come vedete le premesse in questo documento mettono in evidenza quanto sia importante non solo conoscere, non solo vivere la propria fede con radicalità ma soprattutto ascoltare la voce e i bisogni del popolo di Dio.
    Un’altra cosa importante che ci dice questo documento è il contesto in cui catalogare la New Age al cap 2 dice : Comunque, è abbastanza corretto porre il New age nel contesto più ampio di religiosità esoterica, il cui fascino continua ad aumentare.
    E proposito delle nuove religiosità ascoltate quale affermazione importante fa la chiesa in un documento che si chiama: La sfida delle Sètte o Nuovi Movimenti Religiosi: un approccio pastorale, 17, a cura del PONTIFICIO CONSIGLIO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO: «Non dovremmo escludere, fra le spiegazioni del sorgere e della diffusione di sette o NMR, l'azione del Diavolo anche se questa azione è sconosciuta alla gente coinvolta. Il Maligno è il nemico che semina la zizzania fra il grano mentre la gente sta dormendo. “Un nemico ha fatto questo”, dice il padrone ai suoi servi nella parabola della zizzania (Mt. 13, 28)».
  • OFFLINE
    Credente
    00 30/05/2011 18:11
    (Walter Versini medico, del lavoro e facente parte della comunità Shalom, di riva del Garda. Abita a Trento, affiliato al gruppo di informazione socio religiosa, denominato gruppo di informazione sulle sette, nella sua diocesi fa parte del gruppo ecumenico per il dialogo interreligioso. Da quindici anni si interessa alla religiosità alternativa e di conseguenza alle medicine alternative).
    Versini parlando delle medicine alternative scherzando ha voluto intitolare la sua relazione : IL LATO OSCURO DELLA FORZA☺.
    La saga dei film GUERRE STELLARI si fa portatrice della mentalità della new Age, e l’aspetto problematico delle medicine alternative è proprio questo legame con la new Age, ed è proprio per combattere la nascita della new Age che il pontificio consiglio della cultura e pontificio consiglio per il dialogo interreligioso hanno scritto il documento: Gesù Cristo portatore dell’acqua viva, Una riflessione cristiana sul <<new age>>
    LE MEDICINE ALTERNATIVE IN GENERALE
    Due ricercatori Ted J. Kaptchuk, OMD, and David M. Eisenberg, MD
    Kaptchuk (è uno dei maggiori esperti in medicina cinese ed Osteopata) e David Eisemberg dell’università di Awards una delle università più accreditate degli Stati Uniti, in un articolo su una importante rivista americana dal titolo:
    3
    Il suadente richiamo delle medicine alternative (The Persuasive Appeal of Alternative Medicine - Ted J. Kaptchuk, OMD, and David M. Eisenberg, MD , 15 December 1998 | Volume 129 Issue 12 | Pages 1061-1065)
    hanno detto che l’uso delle medicine alternative non dipende dall’efficacia che è tutta da dimostrare ma dalla visione che si ha della vita e del mondo, loro hanno individuato quattro tipi di visione: NATURA, SCIENZA, VITALISMO E SPIRITUALITA. Vedete come si va a finire alla New Age? Questi temi che loro hanno scoperto essere in comune in tutte le medicine alternative sono anche i temi sfondo della New Age.
    NATURA: viene mostrata la natura come solo buona, tutto ciò che è naturale è buono, anche la pubblicità di oggi fa molto leva sulla natura quando deve presentare un prodotto ma non è così, perché la natura ha anche un aspetto ostile, se per qualche motivo dovessimo trovarci in una giungla o peggio in un deserto penso che cambieremmo ben presto parere sulla benevolenza della natura. Inoltre a proposito di natura la Chiesa nel documento succitato dice: Ad avere successo è stata la generalizzazione dell’ecologia come fascino della natura e risacralizzazione della Terra, della Madre Terra, o Gaia, con lo zelo missionario tipico della politica dei Verdi. (Cap 2.3.1 Gesù Cristo portatore dell’acqua viva, Una riflessione cristiana sul <<new age>>)
    Notate come lo studio fatto da da questi due esperti sulle medicine alternative si intreccia con quello che dice la chiesa sulla New Age.
    Il VITALISMO: Il vitalismo indica ogni dottrina che sostiene che i fenomeni vitali non sono riducibili a fenomeni fisico-chimici, cioè che gli esseri viventi non sono delle macchine perciò se gli esseri viventi non possono essere spiegati con dei processi fisico-chimici vengono chiamati in causa le cosiddette forze vitali, e qua cominciamo ad entrare nel lato oscuro della forza come dice W. Versini.
    Vedete come le medicine alternative diventano un mezzo di connessione tra le forze di vario genere(della natura, forze vitali, flussi ed energie che finora l’uomo preso dalla medicina occidentale tradizionale aveva ignorato o tralasciato) ma di quale forze stiamo parlando chi da questa forza oscura ricca di guarigione e tante cose “buone”?
    Lo scopriremo in seguito nel mentre continuiamo la nostra trattazione. Nel mentre possiamo dire che le medicine alternative trasmettono sin da subito ottimismo al malato, il quale finora non aveva trovato una soluzione alla sua malattia oppure era stato costretto a prendere farmaci con pesanti effetti collaterali invece la ”nuova” medicina promette guarigione senza fastidi, diagnosi esatte tramite dei mezzi che rilevano flussi ed energie senza dover subire spese o sofferenze notevoli.
  • OFFLINE
    Credente
    00 30/05/2011 18:12
    LA SCIENZA: le medicine alternative non sono estranee alla scienza, si definiscono scienze diverse: (scienza omeopatica, scienza psichica e scienza occulta) ma noi sappiamo che tuttora queste scienze non hanno potuto dimostrare nulla di scientifico tanto è vero che l’omeopatia ci ha provato varie volte ma con il risultato di dimostrare che non ha nulla di scientifico.
    LA SPIRITUALITA’: La spiritualità proposta è una forma di spiritualità universale in cui la persona si mette in relazione con la natura e tutto quello che lo circonda, ed è dalla natura che bisogna attingere ogni beneficio, per cui Gesù Cristo viene messo da
    4
    parte e non è più colui che ti guarisce, W. Versini dice: è difficile che uno si accosti ad una medicina alternativa e riceva solo una prestazione tecnica, perché riceverà anche una visione del mondo diversa, riceverà una filosofia, o peggio ancora una spiritualità di matrice orientale. Un concetto di base della New Age è quello dell’unità, dove l’uomo e dio sono assimilabili, l’uomo e la natura sono un tutt’uno etc non c’è più la distinzione tra vero e falso, tra l’uomo e Dio e tra l’uomo e la natura come nella bibbia dove l’uomo è a capo della natura ed è al di sopra della natura, in poche parole non c’è più una visione cristiana. Vedete come è subdola e sottile l’azione del maligno che conta sul nostro desiderio di salute per contaminare la nostra anima e separarci dal nostro Signore.
    In uno studio fatto sulla relazione tra medicine alternative e New Age all’università del New Mexico in California, l’autrice che è un’etnologa diceva che le medicine alternative sono accomunate dalla visone olistica del mondo e dell’uomo. Che vuol dire olistica è un termine greco che significa totalità, interezza, infatti le medicine alternative hanno la pretesa di voler curare l’uomo nella sua totalità, una cosa che non è tanto sbagliata, è sbagliato semmai il presupposto da cui parte, perché se pensa che l’uomo e Dio non sono due entità distinte, per cui Dio non è più colui che al di sopra dell’uomo cerca l’uomo per salvarlo e dargli la vita eterna, va ad annullare la verità sia sull’uomo che su Dio, e l’uomo non ha più bisogno di Dio perché egli stesso è dio. Dice anche che negli Stati Uniti il termine olismo è correlato a tre termini: SALUTE, INTERO E SACRO.
    I punti più significativi della new age applicati alle medicine alternative sono:
    1. ogni malattia è dovuta ad una alterazione della forza vitale o energia, che può essere chiamata prana, chi, ki etc, dipende da quale ramo orientale viene, il corpo è inteso come l’ombra materiale di questa energia, l’energia può influenzare l’energia, per cui un intervento può essere fatto solo da un essere di energia cioè solo da un guaritore, oppure da tecniche energetiche che influenzano il corpo energetico, secondo l’autrice: l’omeopatia, l’agopuntura, e la guarigione psichica, che non è quella che si ottiene tramite la psicoterapia o la psichiatria ma tramite esercizi orientali di tipo spirituali, la capacità per essere un guaritore olistico è quello di percepire l’energia, e qualcuno dice che tutto sommato per diventare degli esperti in medicina alternativa è solo questione di diventare sensitivi.
    2. Ogni persona è un microcosmo che riflette il macrocosmo, quindi per capire un individuo si devono capire le forze del cosmo.
    3. Ogni individuo è unico.
    4. la malattia non è una cosa che capita a caso, è una lezione, un segno che il corpo e la mente non erano usati in modo appropriato, in alcuni casi questo può essere vero, se io bevo alcoolici in maniera smodata e dopo mi ammalo di fegato è chiaro che debbo smettere di bere per stare bene, se non imparo la lezione andrà sempre peggio fino ad arrivare alla morte per cirrosi. Ma è chiaro che non sempre è così, perché ci si può ammalare per diversi motivi dove la responsabilità della persona non c’entra niente. Per la new age la malattia può
    5
    essere il risultato di un alterazione del karma, cioè il frutto di cattive azione fatte nella vita precedente.
    Il dr W. Versini dice che: chi si accinge a praticare la medicina olistica, accetta di essere lo sciamano di oggi, infatti questi moderni guaritori non fanno altro che cercare le vie della guarigione affidandosi a vie occulte e misteriose, una delle cose che cercano di fare costoro è quella di entrare nell’invisibile e incontrare il loro spirito guida in un luogo chiamato luogo di potere. Perché ciò accada bisogna fare degli esercizi mentali che sono molto pericolosi per la salute della mente stessa perché si possono avere delle percezioni alterate e i pazzi non sono quelli che non hanno percezioni alterate, ma coloro che non hanno il controllo su tali percezioni, in poche parole costoro cercano di appropriarsi di carismi che non vengono da Dio ma da Satana. E se usare i carismi che vengono dallo Spirito a volte può essere pericoloso per la nostra anima, immaginiamoci quelli del nemico che fanno male all’anima e al corpo. L’energia è un concetto chiave dell’antropologia della New Age, l’uomo nel suo spirito è una scintilla della divinità, un altro concetto della New Age è quello della mente universale, nella divinità c’è questa mente universale, la mente dell’uomo è una sottopersonalità della divinità, l’uomo attingendo a questo tessuto universale può mettersi in contatto con altre sottopersonalità come gli angeli i demoni etc. perché facciamo tutti parte di questo tessuto di coscienza universale come lo chiama E. Versini. Allora possiamo capire come una delle più importanti psicotecniche sia la visualizzazione creativa che si ritiene possa agire potentemente sulla vita quotidiana. Dio è visto come energia che pervade l’universo. Tramite l’energia può essere guarita la malattia, l’energia che viene dai cristalli, l’energia che viene dalle mani del guaritore, l’energia che viene dalla mente del guaritore, l’energia che viene dalla dinamizzazione del prodotto omeopatico etc. il concetto di energia ha permesso alla New Age di mettere insieme concetti orientali diversi fra loro per poterli presentare alla nostra mentalità occidentale, addirittura anche l’esoterismo occidentale è stato inglobato nella new age. Secondo la spiritualità indiana i chakra sono come dei livelli di energia che si trovano nell’uomo, il chakra più basso contiene una scintilla divina che si chiama kundalini una divinità femminile che con l’ascesi spirituale sale al chakra più alto e si incontra con shiva la divinità maschile, e cosi l’uomo si realizza e diventa dio, queste tappe si possono attuare con la pratica dello yoga, da notare che le tappe dello yoga sono impossibili da fare senza un’ascesi spirituale.
  • OFFLINE
    Credente
    00 30/05/2011 18:14
    Alcune MEDICINE ALTERNATIVE:
    La fitoterapia può essere usata con criteri scientifici non può essere considerata una medicina alternativa ed ha un uso morale identico alla medicina che si pratica in occidente anche perché molti farmaci esistenti e prodotti dalle industrie derivano dalle erbe, come ad esempio il lanoxin un farmaco per il cuore costituito dalla digossina altro non è che un estratto della digitale una pianta le cui proprietà sono state scoperte dall’inglese William Withering, così come la morfina che è un estratto
    6
    del papavero chiamato papaver somniferum, oggi usata per lenire il dolore nei malati terminali ed usata dagli imbecilli per sballare.
    Ma c’è un modo di usare le erbe che è quello tradizionale o tramandato dalla nonna che può essere pericoloso perché non tiene conto degli effetti collaterali, come ad esempio il pompelmo il cui succo viene usato per dimagrire, è controindicato nell’associazione con la maggior parte dei farmaci perché in genere ne esalta l’efficacia e di conseguenza può aumentare in maniera molto pericolosa gli effetti collaterali dei farmaci, per esempio se io prendo un bicchiere di 250 ml di succo di pompelmo e poi assumo una compressa di teldane o altro farmaco per l’allergia rischio di restarci secco perché si presenterà l’effetto collaterale più temuto che è l’aritmia, oppure la rabdomiolisi da statine, o l'ipotensione sintomatica e le complicazioni ischemiche da calcio-antagonisti diidropiridinici etc.
    Le erbe possono essere scelte in base a criteri scientifici oppure in base a credenze magiche, in questo ultimo caso non solo avremmo un uso irrazionale delle erbe ma anche magico.
    Un uso pagano ed occultista delle erbe è quello che utilizza i fiori di bach, in questo caso della piante si utilizzano i fiori soltanto ma in base a criteri occultisti, i fiori vengono raccolti freschi e messi in acqua di torrente poi si mettono alla luce del sole ed infine viene aggiunto un po’ di brandy. L’ideatore di questa forma di terapia fu un certo E. Bach il quale faceva parte della massoneria, omeopata, e facente parte di una setta che era una setta esoterica. Edward Bach (Moseley[1], (Galles), 24 settembre 1886 - 27 novembre 1936 -50 ANNI-) è stato un medico britannico, conosciuto per i suoi contributi alla batteriologia, alla medicina naturopatica, all'omeopatia e per aver scoperto la metodica che da lui ha preso nome: i Fiori di Bach. Tutt’ora VI SONO NUMEROSE LOGGE MASSONICHE CHE PRENDONO il suo nome. Il problema è come vengono individuati questi fiori… e non ultimo il fatto che lui dice di aver scoperto questo metodo per rivelazione divina.
    Egli era cagionevole di salute e dedicò la sua vita per scoprire dei rimedi alle malattie, ma lo fece in maniera sbagliata un giorno si recò nel luogo dove era vissuto nella sua infanzia e cominciò a scegliere delle piante a seconda di quale stato d’animo gli ricordavano, è sintomatico il fatto che le piante scelte furono dodici, e furono chiamate: i dodici guaritori, poi ne aggiunse altre sette per cogliere le sfumature degli stati d’animo che chiamo: i sette aiutanti, e poi ne scelse altre fino ad arrivare ad un numero definitivo di 38. A mio parere il fatto che fosse stato ammalato fin da piccolo e che la medicina ufficiale di allora non trovassero rimedio alla sua sofferenza lo condizionò cosi tanto da spingerlo a trovare una via di guarigione nella magia usando come mezzo le religioni orientali, di sicuro era una persona turbata dalla sua condizione di salute, fino al punto di portarlo al delirio della guarigione attraverso la natura e la sensitività; racconta C. Mazza in uno scritto su E. Bach:
    più che uno scienziato fu un uomo che sapeva ascoltare e comprendere il linguaggio della natura. Per la sua spiccata sensibilità, gli bastava mettere nel palmo della
    7
    mano o sulla lingua il petalo di un fiore per provare nel suo corpo gli effetti delle proprietà di questo fiore.
    Quando un medico arriva a designare le medicine con un metodo simile significa che ha bisogno di un ricovero urgente in psichiatria, l’angoscia per le malattie che lo assediavano lo ha portato a farneticare ed allo stesso tempo a rivolgersi alla magia pur di risolvere il problema salute sia suo che degli altri, ma questo non gli allungò la vita, tanto è vero che è morto all’età di 50 anni. Come dice Gesù nel vangelo di Lc 12:25 Chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere _un'_ora sola alla sua vita?
    Questa è una bella domanda che Gesù ci fa, ma molti a questa domanda non rispondono affatto, anzi non credono che come dice il Sal 30:16 nelle tue mani sono i miei _giorni».
    Sal 38:6 Vedi, in pochi palmi hai misurato i miei _giorni
    e la mia esistenza davanti a te è un nulla.
    Solo un soffio è ogni uomo che vive,
    chi non accetta questà verità è disposto a ricorrere alla magia ed alla superstizione pur di guarire, con questo non voglio dire che non si debba far niente quando si è malati, anzi bisogna darsi da fare ma nella maniera giusta, come dice il Siracide al capitolo 38, cioè bisogna andare dal medico ma prima bisogna pregare:
    9 Figlio, non avvilirti nella malattia,
     
    ma prega il Signore ed egli ti guarirà.
     
    10 Purìficati, lavati le mani;
     
    monda il cuore da ogni peccato.
     
    11 Offri incenso e un memoriale di fior di farina
    e sacrifici pingui secondo le tue possibilità.
     
    12 Faʹ poi passare il medico
    Che spiegato significa: non abbatterti ma rivolgiti a Dio, confessati, prendi l’eucaristia, fai un’offerta ai poveri (e non al mago che ti rovina per sempre) e poi rivolgiti al medico.
    Noi per la nostra salute siamo disposti a dare ai maghi migliaia di euro, ma ci viene difficile fare un’offerta secondo le nostre possibilità ai poveri.
    Ritornando a Bach egli si era fatta un’idea panteistica della natura e pensava che i fiori avessero un’energia vitale che poi era possibile far passare nell’acqua di fonte.
    Tarcisio Mezzetti nel quaderno n. 11 di UNA VOCE GRIDA…! Alla pagina 6 dice: <La malattia nell’uomo, secondo Bach, non nasce da problematiche funzionali, da batteri o virus che entrano nell’organismo e vincono le nostre difese, da scompensi ormonali, ecc. ma da fatti spirituali: “le reali malattie primarie dell’uomo sono certi difetti quali l’orgoglio, la crudeltà, l’odio, l’egoismo, l’ignoranza, l’instabilità, l’avidità, … “(19). Ci troviamo così di nuovo dinanzi al n. sette……Esaminiamo invece questi sette vizi capitali di nuova fattura e rendiamoci conto che questi vizi saranno combattuti con successo, non per mezzo dello Spirito Santo e della grazia, non con l’aiuto dei sacramenti, ma con dei fiori.>
    Se è così a cosa è servito il sacrificio di Gesù?
    Praticamente si arriva al punto di poter risolvere i problemi spirituali da sé stessi.
    8
    Un richiamo importante sulla tentazione dell’autosufficienza ce lo fa Giovanni Paolo II: «l’uomo non è capace di rimettersi in piedi da solo; ha bisogno dell’aiuto dello Spirito Santo. Se respinge questo aiuto, egli commette il peccato che Cristo ha chiamato “bestemmia contro lo Spirito” (cfr. Mt 12,31)».(Giovanni Paolo II in Memoria ed Identità 17.18)
  • OFFLINE
    Credente
    00 30/05/2011 18:16
    IL REIKI
    Come definiscono il reiki coloro che lo praticano?
    IL REIKI è una tecnica giapponese che insegna a ricevere e a trasmettere l’energia universale. La parola REIKI si compone di due parti: la sillaba REI descrive l’aspetto illimitato ed universale di questa energia;
    KI è una parte del rei, è la forza vitale della vita che scorre attraverso tutto ciò che vive.
    IL REIKI è il prototipo di tutte le medicine energetiche ed è tra i più pericolosi.
    È una forma di medicina alternativa che si pratica imponendo le mani sul corpo, ma non sulla parte malata ma seguendo un ordine preciso, l’uomo può diventare un canale di energia ma per fare questo è necessario che i propri canali energetici si aprano e perché ciò accada è necessaria un’iniziazione.
    L’iniziazione si attua attraverso tre fasi, la prima è quella cha apre i canali energetici del corpo, l’altra quelli della mente e ti permette di guarire a distanza e la terza ti fa diventare maestro e questo viene fatto attraverso tre simboli segreti.(All. 3) All’inizio si credeva che l’inventore del reiki sia stato un cristiano giapponese(Mikai Usui), il quale dopo aver cercato tanto il segreto delle guarigioni di Gesù scoprì il reiki, in un ritiro su una montagna sacra del Giappone, dove avrebbe avuto un’illuminazione che gli avrebbe svelato come usare dei simboli che lui aveva trovato in antichi manoscritti buddisti. Dopo parecchio tempo si scopri ad opera dei maestri stessi del reiki che non veniva dall’oriente ma dagli Stati Uniti, e che era stato insegnato da una giapponese di origini hawaiane, era figlia di giapponesi emigrati nelle Hawai, ma non era mai stata in Giappone, e si scoprì anche che questo Mikao Usui non era stato mai un cristiano ma era uno spiritista. Una cosa importante da notare che ci fa capire che le origini del Reiki sono frutto di spiritismo e quindi nemmeno di origine religiosa orientaele è i chakra nel buddismo giapponese sono quattro e non sette come nel reiki, sono sette nel tantrismo sibarita, Attualmente i maestri del reiki sono più di duecentomila nel mondo. E facendo il calcolo che ogni maestro ha almeno cento praticanti se facciamo il calcolo arriviamo a venti milioni di persone che praticano questa forma occulta di guarigione. In questi ultimi anni c’è stata un’evoluzione del reiki, e questa avviene sempre per rivelazioni che vengono dagli spiriti. Per esempio la fondatrice aveva un’amica che era seguace di Sai Baba che è in contatto con un essere superiore, il quale gli ha fatto sapere che il reiki aveva bisogno di un perfezionamento e gli ha rivelato un quarto simbolo segreto. Cosi c’è una forma di reiki egiziano il cui fondatore dopo aver passato una notte in una piramide ha
    9
    ricevuto altre istruzioni da un’entità “superiore” ed ha fondato una nuova variante di reiki.
    Quali sono i problemi del reiki?
    l’uso dei simboli si attua tracciando in aria il simbolo e recitando una frasetta sottovoce o con la mente che è abbinata al sintomo, choku-rei è il nome del primo simbolo (all. 3) e significa: energia vieni qui! O ordino all’energia di venire qui, in giapponese la parola choku significa ordine del re, e questa come dice W. Versini è una evocazione e non un’invocazione, in poche parole si vuole costringere questa energia che si era detto era divina a fare quello che vogliamo noi ed alla fine viene ringraziata, allora non è qualcosa di impersonale, ma è qualcuno, non sappiamo chi è di preciso ma c’è lo possiamo immaginare.
    Non ci si stupisce che il reiki stia dando molto da fare agli esorcisti ci si stupisce che non ci si accorga di questo, sembra tutto così sicuro pulito naturale, anzi forse per alcuni sacerdoti queste medicine alternative possono essere addirittura banali cose di cui non preoccuparsi, ma purtroppo non è così.
    La chiesa è stata molto attenta a questi fenomeni che possono venire dal maligno infatti abbiamo un pronunciamento della Commissione pastorale della salute nel 99, sulla cautela nell’uso delle med. Alternative) ed un Pronunciamento del Santo Uffizio sul magnetismo oggi chiamato ipnosi il 04/08/1856)
    Una collega del nord raccontava che aveva in terapia un intero collegio di salesiani i quali prima di arrivare da lei erano tutti passati dallo stesso pranoterapeuta. Per farvi capire come il reiki sia una pratica esoterica e quindi spiritista vi leggo le pagg 116 e 117 della tesi di laurea di Don Fabio Arlati presso la facoltà teologica dell’Emilia Romagna presentata con il Prof ANTONIO OLMI Sacerdote domenicano.
    intitolata:
    IL REIKI TECNICA OLISTICA DELLA NEW AGE
    Come farsi infestare dagli spiriti Deva pensando di sottoporsi a una pratica «naturale»
    (Deva (maschile) o Devi (femminile) (in devanagari, , "colui che emana luce", dalla radice sanscrita div, "brillare", "emettere luce") è il termine sanscrito per dio, divinità, ma indica anche, in senso lato, essere celeste, semidio, angelo. Nella mitologia del Rig Veda i deva sono 33 esseri celesti che si contrappongo ai malvagi demoni asura, in fonti successive il numero dei deva conosciuti è di 330 milioni..Tratto da wilkipedia, l’enciclopedia libera.) n.d.r.
    Don Fabio Arlati è un ex testimone di Geova e su You tube potete trovare la sua testimonianza.
    Pag 115
    10
    “creiamo delle sorgenti di energia che una volta entrati in contatto con il corpo del soggetto, rilasceranno la stessa a chi li indossa. Non solo: si creerà uno stretto contatto con chi li riceve, l’interessato non mancherà di farcelo notare: spesso ci dirà che il nostro dono lo sente come particolare, piacevole, diverso dagli altri. Indosserà con frequenza quell’oggetto e farà fatica a separarsene [...] É un aiuto dato a questi oggetti perché durino di più o a diventare più vivi e legati a noi1.
    Sebbene i reikisti assicurino, apparentemente, l’assenza di effetti collaterali ai trattamenti con i Deva, in realtà mettono le mani avanti e parlano di «disintossicazione».
    Il Reiki è totalmente positivo e non può mai causare danno ad alcun vivente […] Talvolta durante la seduta o le sedute, il soggetto o l’animale che riceve il Reiki si disintossica, processo questo simile a quanto avviene dopo la prima armonizzazione. Egli può conseguentemente presentare diarrea, feci molli e chiare, aumento della minzione, odore cutaneo, eruzioni cutanee, sudorazione eccessiva […] il corpo espelle i veleni secondo le sue modalità2.
    In effetti molti ex reikisti si avvalgono del sacerdote-esorcista per essere «disintossicati» dai Deva che sono particolarmente relazionati allo «spirito di fuoco sessuale» ossia la kundalini e che essendo mimetici si nascondono dietro apparenze di patologie naturali, amplificandole tanto più gravemente quanto più si pratica il reiki e si avanza nei gradi iniziatici.
    Pag 116
    Il «trattamento completo di primo livello» è un rito di evocazione degli spiriti che si svolge in alcune fasi: 1)armonizzazione con la situazione terapeutica e «centratura sul cuore chiedendo il permesso [agli spiriti] di essere un canale per il Reiki e ottenere la guarigione a tutti i livelli del paziente […] Sollevate le mani congiunte all’altezza del terzo occhio e chiedete al Reiki di guidarle dovunque sia necessario [...] e per tre volte armonizzando l’aura [accarezzarla per stabilizzarla] cominciando dalla sommità della testa fino oltre le punte delle
    1 G. ZANELLA, Reiki è Unità, 89.90.
    2 D. STEIN, Il libro del reiki, 50.51.
    11
    dita dei piedi»3; 2)trattamento della testa (occhi, orecchie, nuca, gola); 3)trattamento del tronco (organi, ghiandole, cuore); 4)trattamento della schiena (organi, collegamento con le mani dei chakra Muladhara con Vishuddha); 5)trattamento delle gambe e piedi; 6)trattamento dei dolori particolari; 7)conclusione del trattamento con il triplice accarezzamento dell’aura e sua chiusura. In aggiunta «è utile terminare il trattamento delle articolazioni bevendo parecchi bicchieri d’acqua caricata con il Reiki […] Concludete la seduta inchinandovi con le mani giunte tenute davanti al cuore e ringraziate per aver avuto l’accesso a un canale di Reiki»4. Nell’eventualità in cui «vi siete scordati un simbolo, chiedete alle vostre guide […] alla fine delle armonizzazioni chiedete agli spiriti che vi stabilizzino»5. Quindi dopo il Channeling-Reiki si deve ringraziare il Deva evocato6. Nel caso si voglia intensificare l’energia reiki «per accrescere enormemente l’efficacia dei trattamenti, vi sono tecniche molto efficaci: 1)il tocco terapeutico; 2)il massaggio dell’aura; 3)soffiare su un’area; 4)cantare le vocali; 5)strofinare le mani, 6)usare olio per bambini»7. Sono necessari più sedute di trattamento quando la condizione è grave o cronica, infatti, dice la master reiki Diane Stein: «mi piace paragonare il Reiki al caricamento della batteria: se una persona è relativamente in buona salute, ha bisogno soltanto di una lieve carica»8.
    Per la guarigione a distanza, trattamento per il quale occorre avere almeno il 2° livello reiki, «si può usare una foto altrimenti si può disegnare una immagine simbolica del soggetto su un dito o su un ginocchio e inviare l’energia»9.
    Con le «tecniche terapeutiche del reiki», per Mikao Usui, sarebbe possibile guarire «qualsiasi malattia»10 e il dott. Chujiro Hayashi ne fa un lunghissimo elenco:…….

    3 W. LÜBECK – F. A. PETTER – W. L. RAND, Lo spirito del Reiki, 125.176.
    4 W. LÜBECK – F. A. PETTER – W. L. RAND, Lo spirito del Reiki, 183.
    5 D. STEIN, Il libro del reiki, 213.
    6 Cfr. B. J. BAGINSKI – S. SHARAMON, Reiki, l’energia vitale universale, 67: «Se tu desideri ringraziare qualche entità per l’energia del Reiki, potrai farlo prima o immediatamente dopo il trattamento».
    7 W. LÜBECK – F. A. PETTER – W. L. RAND, Lo spirito del Reiki, 201.202.
    8 D. STEIN, Il libro del reiki, 55.
    9 W. LÜBECK – F. A. PETTER – W. L. RAND, Lo spirito del Reiki, 139.
    10 G. COSTA, «Amoreiki» [accesso: 03.10.2007], http://www.amoreiki.it/advanced_reiki_intervista_usui.htm.
    12
  • OFFLINE
    Credente
    00 30/05/2011 18:18
    L’OMEOPATIA

    Cos’è l’omeopatia?
    L'omeopatia (dal greco á½…μοιος, simile, e πάθος, sofferenza) è un controverso metodo terapeutico i cui principi sono stati formulati dal medico tedesco Samuel Hahnemann verso la fine del XVIII secolo.
    Alla base dell'omeopatia è il cosiddetto principio di similitudine del farmaco (similia similibus curantur) enunciato dallo stesso Hahnemann e per il quale il rimedio appropriato per una determinata malattia è dato da quella sostanza che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella malata. La sostanza, detta anche principio omeopatico, una volta individuata, viene somministrata al malato in una quantità fortemente diluita, definita dagli omeopati potenza. L'opinione degli omeopati è che diluizioni maggiori della stessa sostanza non provochino una riduzione dell'effetto farmacologico bensì un suo potenziamento. (tratto da wilkipedia l’enciclopedia libera)
    È significativo che tale enciclopedia come premessa all’argomento mette: 13
    Le pratiche qui descritte non sono accettate dalla scienza medica, non sono state sottoposte alle verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Potrebbero pertanto essere inefficaci o dannose per la salute. Queste informazioni hanno solo un fine illustrativo: leggi le avvertenze.
    Tarcisio Mezzetti nel quaderno n. 5 di una voce grida..!
    Parlando di Hanemann dice: per comprendere il pensiero di Hahnemann e la filosofia che lo guida, non bisogna trascurare di prendere in considerazione il fatto che egli fosse un convinto massone ed occultista, che odiava il cristianesimo e aveva soprannominato Gesù: “l’arcientusiasta”. Uno dei suoi biografi scrive: “Egli era disgustato dall’”arcientusiasta” Gesù di Nazareth, che non aveva condotto l’illuminato sulla via diritta della saggezza, ma che voleva invece lottare con pubblicani e peccatori sul difficile sentiero dello stabilire il regno di Dio…
    l’uomo dei dolori, che prese l’oscurità su di sé, era in realtà un’offesa per chi ama la sapienza esoterica.”
    Il dr. A. Campbell che ha studiato a fondo l’omeopatia nel suo ultimo lavoro che possiamo trovare online “Two faces of homeopaty” che significa le due facce dell’omeopatia, al capitolo 10 intitolato “omeopatia ed occulto” dice: Collegando l’omeopatia con lo Swenborgianesimo la scuola americana di grande prestigio stabilì una connessione con l’occultismo, ma questa non è la sola. C’è infatti un contrappunto di occultismo che scorre nell’omeopatia fin dall’inizio.
    Un altro concetto che esprime Campbell è che c’è un legame tra Hahnemann e Paracelso il quale aveva espresso la sua teoria delle dosi minime e del concetto dei similia. Inoltre Hahnemann fu influenzato dalla massoneria dei rosacroce che avevano come simbolo una croce con una rosa al centro.
    T. Mezzetti alla pag 24 del quaderno n.5 di una voce grida…! Scrive:
    Lo stesso autore alla pag 25 del quaderno n. 5 di una voce grida..! scrive:
    C’è molto altro materiale sulla omeopatia che esprime la sua natura esoterica ma chiaramente non è possibile affrontare pienamente l’argomento in questa sede.
    Pranoterapia
    Origine della parola
    Il termine deriva dal sanscrito Prana, che significa respiro vitale, energia vitale, e dal greco antico θεραπεία (therapeía), che significa cura, guarigione. (da wilkipedia)
    14
    Storia
    Non si conosce il periodo esatto di nascita della pratica della pranoterapia, né i luoghi in cui essa ha avuto inizio.
    È citata da alcuni papiri egizi nei quali si accenna a guaritori in grado di arrestare le emorragie con la sola imposizione delle mani. Pratiche simili possono essere trovate in epoca romana e nella cultura giapponese. (da wilkipedia)
    Piramide di Silvano Fuso
    (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale
    Il CICAP promuove un'indagine scientifica e critica nei confronti del paranormale. )
    Alla voce "Piramidi" si può vedere come queste affascinanti costruzioni abbiano stimolato la fantasia di qualche studioso che si è abbandonato a teorie del tutto infondate sulla loro origine e sulle loro caratteristiche geometriche. Altri autori si sono spinti oltre ipotizzando che le piramidi posseggano straordinari poteri. Si è sviluppata in tal modo una vera e propria pseudoscienza, chiamata "piramidologia", particolarmente in voga negli ambienti New Age. La tesi di fondo della piramidologia consiste nel ritenere che le piramidi funzionerebbero da condensatori di "energia cosmica". Questa proprietà sarebbe presentata non solo dai monumenti originali egizi, ma anche da semplici modelli realizzati in vari materiali che, naturalmente, vengono commercializzati a caro prezzo da chi specula sulla credulità altrui.

    L'Omeopatia: vera medicina o innocuo placebo?

    di Tarcisio Mezzetti

    Si parla tanto di omeopatia, ma quali sono le sue basi scientifiche? è una vera "medicina"? E' sufficiente basarsi sui risultati ottenuti o bisogna invece scoprire su quali premesse una tecnica medica funziona? Se queste premesse mancano o sono molto oscure è bene per un cristiano avventurarcisi al buio? - Tarcisio Mezzetti

    Che cos'è la omeopatia? La definizione di base l'ha data il suo fondatore Samuel Hahnemann (1755-1843): "Similia similibus curantur"; ma un altro omeopata dà questa definizione: "L'omeopatia dà al paziente un rimedio che in un individuo sano darebbe gli stessi sintomi che si osservano nell'ammalato".
    Per esempio supponiamo che una persona soffra di diarrea; tutti sanno che l'olio di ricino in una persona sana produce diarrea, quindi, secondo i principi dell'omeopatia bisogna curare il paziente con olio di ricino. Tuttavia è chiaro che se il povero paziente dovesse essere trattato con olio di ricino alla dose usuale rimarrebbe chiuso nel bagno per qualche settimana, perciò il rimedio deve essere diluito; e questo porta in evidenza un importantissimo elemento dell'omeopatia: il principio di diluizione. A prima vista, quindi, sembra che l'omeopata cerchi di usare la più piccola quantità di farmaco possibile, e se così fosse ci si potrebbe imbattere in un fenomeno farmacologico ben noto e scientificamente spiegabile chiamato "effetto paradosso", per cui molti farmaci a diluizione molto elevata invertono la loro azione farmacologica; per esempio la caffeina da stimolante del sistema nervoso centrale (SNC) diventa un calmante.
    Nell'omeopatia le diluizioni si indicano con un numero seguito da una 'X', che indica quante volte l'originale tintura è stata diluita, normalmente con un fattore di 10. Una diluizione di "12X", comunemente usata da molti omeopati, è quindi la miscela di 1ml della tintura originale con 100.000.000.000 di ml di solvente (acqua o alcool). Molti omeopati vanno anche molto oltre. Hahnemann preferiva diluizioni "30X", una concentrazione che non permetterebbe di avere nella bottiglietta finale nemmeno la presenza di una sola molecola della sostanza originaria. Per spiegare la ragione per cui il rimedio malgrado questo funzioni bisogna dare uno sguardo ad un altro pilastro dell'omeopatia: la potenziazione o dinamizzazione; e questo ci condurrà direttamente dentro il mondo concettuale delle forze cosmiche e delle filosofie orientali. Quando un farmacista prepara un prodotto omeopatico, prima di tutto ha bisogno della tintura madre (la tintura è un estratto alcolico di qualche principio, in genere vegetale); quindi prende una goccia della tintura madre e la mescola con 9 gocce di alcool, l'agita rapidamente in una bottiglietta e adesso ha una soluzione 1: 10, o come viene chiamata di "potenza 1" (1X); poi una parte di questa soluzione viene aggiunta a 9 parti di solvente, viene agitata e si ottiene una "potenza "2", e così via. Non sarebbe più facile mescolare una goccia di tintura madre con 999.999 gocce di solvente per avere una "potenza VI"? Perché il rimedio viene preparato in gradini di diluizione di 1: 10? Perché Hahnemann era convinto che:
    " ... c'è molto di più nel processo di successione che nella semplice diluizione. L'agitazione (o dinamizzazione) rilascia energie dinamiche. Ciò che il tenebroso Mesmer convoglia direttamente, Hahnemann lo facilita indirettamente: per mezzo delle mani vive dell'uomo egli "impone le mani" sui malati"(1)
    In pratica Hahnemann crede che agitando con la mano i suoi rimedi, una:"forza vitale cosmica"(2) viene trasferita alla preparazione omeopatica; quindi si pensa che la stessa potenza che il pranoterapista convoglia direttamente attraverso le sue mani, venga convogliata indirettamente sul paziente dalla preparazione omeopatica.

    Chi era Hahnemann?

    Hahnemann ebbe una vita estremamente tragica; da giovane era in guerra aperta con la medicina del tempo, che praticamente curava quasi tutto togliendo il sangue al paziente; nell'età matura ebbe un grave cambiamento in peggio del proprio carattere divenendo intrattabile e iroso fino a perdere tutti gli amici e questo cambiamento di carattere ebbe effetti anche sui figli, che a loro volta vissero vite tragiche ed infelici. Il matrimonio di tre figlie finì in divorzio; due figlie furono misteriosamente assassinate; un'altra figlia mori a 30 anni; il suo unico figlio, Federico, abbandonò la moglie ed il figlio e non tornò più con loro. Uno dei suoi biografi, Fritsche, che ho citato prima, scrive nella stessa opera:
    "Qui è dove puoi vedere la sapienza divina senza miti di miracoli e superstizione. Io lo guardo come un segno importante dei nostro tempo che ora Confucio sia alla nostra portata per essere letto. Presto lo abbraccerò nel regno degli spiriti felici, il benefattore dell'umanità, che ci ha mostrato la via diritta alla saggezza ed a Dio, ben 650 anni prima dell'arcientusiasta"(3)
    Il Dr. Voegeli ha scritto un articolo sul «Giornale di Omeopatia Classica», in cui parlando del meccanismo dell'omeopatia sottolinea che l'effetto delle alte potenze nell'Omeopatia è di "natura spirituale" e la sua migliore spiegazione è data dalla filosofia indù Sankya, che spiega come l'uomo non abbia solo un corpo fisico, ma anche un corpo "etereo", con uno speciale sistema di canali energetici. E' il "corpo etereo" che coordina le funzioni immunologiche ed incrementa il processo di cicatrizzazione, ed è qui che è attiva l'omeopatia.
    Un altro sistema energetico - continua il Dr Voegeli - è costituito dal "corpo astrale" che controlla le risposte emozionali dell'uomo; ma il più alto piano energetico è lo "spirito umano"; il suo scopo è di svilupparsi in uno strumento ancora più perfetto per gli impulsi cosmici divini
    Il fine dell'uomo è una continua evoluzione; la sua spiritualizzazione. Tuttavia, poiché una vita non è sufficiente, è logicamente necessaria la reincarnazione, che alla fine porterà alla perfezione [41 . La filosofia orientale scorre negli scritti di molti altri autori. George Vithoulkas, nel suo libro «Homeopathy - Medicine of the New Man», scrive nella stessa vena:
    "Una malattia non è soltanto il malfunzionamento di un organo, ma prima di tutto il disturbo della forza vitale che è responsabile del funzionamento dell'intero organismo"(5)
    Il Dr. J. P. Randeira (omeopata inglese) dichiara che:
    "la medicina omeopatica, attraverso il processo di dinamizzazione, è in grado di ripristinare il flusso armonico delle forze vitali in ogni singola cellula del corpo umano"[6]
    Un altro omeopata esprime questo principio con un ardore quasi religioso:
    "Sotto il santo atto della dinamizzazione l'energia guaritrice viene rilasciata dalle strettoie delle strutture terrene per rigenerare l'armonia nell'organismo ammalato"[7]
    Quanto il concetto omeopatico della guarigione e dell'armonia cosmica siano correlati strettamente al concetto orientale della salvezza è rivelato nel titolo di un libro sull'omeopatia «Lo Zodiaco ed i Sali della Salvezza». Questo libro descrive l'importanza dell'astrologia nell'omeopatia(8)
    Così se si cerca nel sottobosco del linguaggio omeopatico, si troveranno sempre i fili dorati della filosofia orientale attraverso tutta la pratica moderna dell'omeopatia. Questo pone qualche problema per voi cristiani? Ci sono tuttavia tre tipi di omeopati:

    l. Coloro che hanno demitizzato l'omeopatia e che non prescrivono rimedi molto diluiti (in genere non superiori a "6 - 12X) per essere sicuri che ancora sia presente un effetto dei farmaco. Essi non si curano del substrato filosofico e dinamizzano il rimedio secondo il modello di Hahnemann, ma ricercano un rimedio naturale senza effetti secondari (quindi cercano di sfruttare l'effetto paradosso).

    2. Coloro che sono imbarazzati dalle teorie mediche di Hahnemann che sono state provate false. Vari ricercatori cercano di studiare, con l'aiuto delle più moderne tecnologie, nuove conferme per l'omeopatia. I loro sforzi sono tuttavia inquinati dal fatto che uno dei mezzi di ricerca è il pendolo radionico che rende i risultati piuttosto discutibili (9).

    3. Coloro che credono ciecamente alle teorie di Hahnemann; le sue teorie sui "miasmi" come causa delle malattie croniche non vengono accettate più alla lettera, ma vengono comprese ed accettate come verità esoteriche. Questa categoria ammette apertamente la sua fede nell'astrologia e nelle pratiche occulte. Un gruppo particolarmente attivo in questa categoria è costituito dagli "antroposofi" (seguaci dei "mistico" esoterico Rudolf Steiner) e da molti aderenti alla omeopatia classica.
    Il vostro omeopata a quale categoria appartiene?

    L'effetto placebo

    Riporto alcuni dati che riguardano le malattie curabili con il placebo:
    l. dolori di varia origine 28%
    2. mal di testa 62%
    3. emicrania 32%
    4. raffreddore 45%
    5. nevrosi 34%
    6. angina pectoris - 18%
    7. disturbi dell'app. digerente 58% "
    8. dolori artritici 49%
    9. dolori mestruali 24%

    In media circa il 30-40% dei pazienti risponde molto bene al placebo, mentre un altro 30% non mostra nessun miglioramento. Coloro che rispondono bene al placebo sono chiamati "placebo responders". Il Dr. Pfeifer scrive così:
    "E' curioso, e più che una semplice coincidenza che circa la stessa percentuale di pazienti sono coloro che rispondono molto bene all'agopuntura, l'omeopatia ed altri rimedi non convenzionali" (11)
    Il Dr. Pfeifer, che si è laureato in medicina in Svizzera ed in Psichiatria negli Stati Uniti, è ora primario di medicina in una clinica psichiatrica svizzera ed è uno dei principali studiosi di medicina psicosomatica.

    Medicina o fantasie "energetico-spirituali"?

    E' chiaro che se una soluzione è molto diluita e si continua a diluirla un numero grande di volte si arriverà ad un livello di diluizione tale che in una data dose non sia più presente neppure una sola molecola del farmaco che all'inizio è stato disciolto nella soluzione madre. Quindi siamo in presenza di sola acqua. Tuttavia l'autore di due libri di testo di omeopatia sottolinea che a tali diluizioni: "... l'effetto curativo non è materiale, ma coinvolge qualche altro fattore - l'energia..." (12).
    Bisogna dire subito che non tutti i medici omeopati usano le alte diluizioni, tuttavia questo concetto di "forza vitale" nell'omeopatia ha trovato un orecchio molto recettivo nella medicina del New Age che come ho spiegato anche nei numeri precedenti è innamorata di manipolare "energie" invisibili. Ora, per quanto il movimento New Age l'abbia caldamente abbracciata, l'omeopatia originaria ed il suo concetto di energia solo vagamente si avvicinava all'idea di "energia universale" che ora pervade tutto il campo della medicina olistica. Quest'ultima teoria nasce da una visione mistica del mondo che presume che nella nostra intima natura, la più vera, noi abbiamo un'essenza divina e quindi siamo parte di Dio; in ultima analisi siamo Dio. L'omeopatia, d'altro canto, inizialmente era stata costruita su un fondamento forse più vicino a qualcosa che rassomigliava al peccato originale. Grossinger, ha descritto Hahnemann come un uomo che ha vissuto la sua vita da "cristiano puritano"(13) ma, fatto molto interessante, un altro autore lo ha descritto invece come un uomo: "... molto religioso, immerso nel misticismo [14] di Emanuel Swedenborg"
    Forse le convinzioni religiose di Hahnemann, che influenzarono i suoi concetti di trattamenti omeopatici, consisteva di una miscela di pensiero biblico e "mistico". L'omeopatia infatti contiene una scomoda miscela di nozioni contraddittorie: l'importanza delle "energie vitali" (che in genere vengono associate con la "divinità" dell'uomo) e la caducità umana.
    Anziché assumere che il nostro "io interiore" sia un deposito di saggezza e di perfezione, Hahnemann propose che ad un livello molto profondo, ed essenzialmente spirituale, la nostra "forza vitale" è danneggiata e distorta. Tutti noi abbiamo ereditato un unico e speciale "centro di malattia" che è destinato ad esprimersi attraverso tutta la vita in una grande varietà di modi. La sua visione ci ricorda la descrizione biblica dell'umanità caduta e soggetta ad un inevitabile decadimento a causa del peccato di Adamo.
    Mentre quindi le implicazioni del sistema teologico di Hahnemann possono apparire interessanti, la validità scientifica dell'omeopatia ai fini pratici è impossibile da stabilire, perché proprio alle sue radici l'omeopatia è fondamentalmente anti-scientifica.
    Il problema è che l'omeopatia classica rigetta completamente l'idea che la malattia possa essere definita, compresa e curata a livello fisico. Essa invece assume a priori che i sintomi e le malattie rappresentano tentativi del corpo di "far sfogare" dei disturbi del piano più profondamente interiore per non danneggiare organi interni più vitali.
    Così, secondo l'omeopatia, gli sforzi della medicina occidentale di classificare le malattie in categorie è una colossale perdita di tempo, ed il suo sforzo di combattere i sintomi (anche una cosa così semplice, come quella di prendere un aspirina contro il mal di testa) in realtà peggiora il paziente. I suoi più grandi successi, in realtà creano i più grandi fallimenti.
    Il messaggio dell'omeopatia alla medicina occidentale è, per dirla brutalmente:
    «Tutto quello che sai è sbagliato!»
    Richard Grossinger, nel suo libro «Planet Medicine» spiega questa prospettiva in dettaglio:
    "Se la malattia visibile non è la malattia e l'alleviarla è controterapeutico, allora tutta la medicina è coinvolta in un sistema di palliativi superficiali che portano a malattie più gravi. I dottori non curano, ma semplicemente spostano i sintomi verso canali della espressione della malattia sempre meno ottimali, ognuno dei quali essi lo considerano un evento separato perché si manifesta in un nuovo organo o in una diversa regione dei corpo.
    Nel frattempo la malattia viene spinta sempre più in profondità nella struttura dei paziente perché il suo modo di manifestarsi viene impedito ogni volta....
    L'omeopatia condanna la scienza medica ortodossa per la folle impresa di classificare i sintomi quando la dinamica dei sintomi non riflette in nessun modo la dinamica della malattia...
    Da un punto di vista omeopatico, la cura medica allopatica che viene fornita nei paesi civilizzati ha spinto la malattia verso l'interno ad un tale grado che vediamo un aumento esponenziale delle più gravi espressioni patologiche" (15)
    Il medico omeopata usa un approccio radicalmente diverso nei confronti della malattia. Egli fa scrupolosamente attenzione ai sintomi del paziente, perfino i più insignificanti, quindi si sforza di utilizzare la propria esperienza personale e l'estensivo «Repertorio Omeopatico», per trovare un rimedio specifico che produca sintomi più vicino possibili a quelli di cui soffre il paziente.
    Quando viene dato in dosi estremamente diluite, il rimedio in teoria opera nell'arena della "forza vitale" per aiutare il corpo a dissipare il suo tipo di disordine. Il senso del paziente di sentirsi meglio o peggio dopo l'inizio della cura non è così importante come la successiva collezione di sintomi. Questi debbono ancora una volta essere esaminati attentamente per poter trovare il rimedio che aiuterà il corpo ad operare attraverso la successiva fase di disturbo. Non c'è cura, solo una continua successione di tipi di sintomi e di specifici rimedi.
    Questo processo senza fine assomiglia vagamente alla classica psicoanalisi freudiana, in cui si assume che saranno necessari anni di lavoro con un terapista per superare i traumi subiti nella prima infanzia. Se la persona in analisi stava meglio o peggio dopo una sessione, era un fatto irrilevante purché rimanesse per l'intero trattamento di terapia. Oggi i psicoanalisti di vecchia scuola trattano solo una piccola frazione di coloro che cercano aiuto psichiatrico; una delle ragioni è che noi ci attendiamo risultati veloci, quindi anche pochi omeopati trattano i loro pazienti con il noioso metodo descritto prima. Tuttavia l'eredità culturale omeopatica elimina la possibilità di seri studi scientifici, perché di norma una terapia si valuta paragonando i risultati ottenuti tra un gruppo di pazienti trattati con quello di un gruppo di pazienti non trattati. I risultati ottenuti vengono scrutinati attentamente, pubblicati su riviste scientifiche e spesso vengono anche sfidati. Ma come è possibile paragonare un gruppo di pazienti trattati con la terapia allo studio con un gruppo di non trattati, quando le categorie delle malattie sono senza valore e non ci sono due pazienti trattati allo stesso modo e quando non si può usare lo stato fisico del paziente come una guida per giudicare il progresso della cura?
    Sotto questo aspetto l'omeopatia fa venire alla mente le teorie di cospirazione che siì incontrano nella storia. In una teoria di cospirazione si dice che tutti gli avvenimenti del mondo sono mossi da un potentissimo gruppo ultra segreto (per es.: gli «Illuminati»). Qualsiasi grande evento che appare inconsistente con gli scopi della cospirazione può ancora essere spiegato in un modo che vada d'accordo con la teoria (come la ridicola storia della "memoria dell'acqua" del Dr. Benveniste, raccontata nell'articolo seguente). Così in omeopatia i precetti di Hahnemann formano un sistema chiuso che resiste a qualsiasi revisione basata su evidenza contraria; se il malato migliora, allora il trattamento funziona, se peggiora, allora il trattamento sta facendo uscire il miasma interiore. Qualsiasi risultato quindi può essere spiegato dalla teoria. In qualche caso queste spiegazioni possono naturalmente essere disastrose e condurre il paziente ad un prematuro funerale.
    Cristiani e non cristiani sono attratti dall'omeopatia dalla sua enfasi sullo sforzo del corpo di curare se stesso senza pericolosi farmaci o chirurgia. Alcuni cristiani affermano entusiasticamente che l'omeopatia è la risposta di Dio all'umanesimo areligioso dell'apparato medico ufficiale. Altri invece si sentono scomodi con l'adozione altrettanto entusiastica che il New Age fa dell'omeopatia e delle idee che sostengono l'«energia universale»; infatti nell'omeopatia contemporanea si invoca spesso il concetto New Age della "mistica energia della vita" per spiegare questa tecnica.
    Tuttavia dalle due parti del contendere non bisogna invocare con troppa facilità la «colpa per associazione». Il fatto che nelle scuole mediche non si parli di Dio, non significa che l'informazione scientifica non sia valida, ugualmente il fatto che il New Age abbia fatto sua l'idea dell'omeopatia, non è una ragione per l'immediato rifiuto della stessa.
    Si può dare però questa linea per il discernimento; diffida di chi dice: «Tutta la scienza è sbagliata; solo io ho ragione >>.

    [Modificato da Credente 16/11/2011 22:08]
  • OFFLINE
    Credente
    00 16/11/2011 22:20

    Agopuntura

     

    Tarcisio Mezzetti

    Per capire ciò che sta dietro l'agopuntura bisogna leggere i testi ufficiali e

    cercare di comprendere che cosa vogliono insegnare. Prendiamo un testo:

    "Lezioni di Agopuntura " di Antonio Monti (1) e fin dalla prima pagina

    osserviamo come viene presentata questa tecnica cinese. Sotto la voce

    "Distinzione fra agopuntura energetica e riflessoterapia " l'autore scrive



    "La medicina occidentale è più pronta ad affrontare la sintomatologia
    d'urgenza, le carenze congenite ed acquisite. la medicina orientale è più
    atta ad affrontare le malattie a livello del "divenire" più che dello "stato
    patologico". Bisogna curare l'ammalato prima che esso lo díventí"si legge
    nei Nei King, mentre "quando gli organismi sono colpiti e il malato è tra la
    vita e la morte, il medico è un cattivo operaio, L'operaio superiore regola
    l'energia(8 )."

    E' chiaro che questa affermazione non è provabile, infatti se mi ammalo
    senza aver praticato l'agopuntura preventiva, allora si può dire che mi sono
    ammalato perché "non ho regolato l'energia", se invece non mi ammalo è
    perché l'agopuntura mi ha evitato di ammalarmi. Il problema nascerebbe
    invece quando avessi praticato l'agopuntura... eppure mi fossi ammalato.
    Niente paura; si potrà sempre affermare che la profilassi non era stata
    completa. Queste affermazioni fanno nascere però altre domande; per
    esempio: chi pratica bene l'agopuntura non si ammala mai? Se non si
    ammala mai, allora non muore mai? Agopuntura = Immortalità? Eppure il
    grande "Imperatore Giallo Huang Ti che ha dato origine al testo di
    agopuntura è morto: come mai?

    f. Ci sono delle affermazioni che sgorgano dagli assiomi iniziali e che

    portano in sé tutti i limiti connessi con le basi gratuite e fantasiose

    dell'antropologia cinese:

    "La vera agopuntura è e può essere soltanto eziologica; quanti parlano di
    agopuntura "placebo", "endorfinica", non hanno presenti i termini della
    questione. Essa cura le affezioni dell'uomo partendo dall'eziologia esogena
    od endogena; le specializzazioni mediche occidentali avrebbero molto da
    imparare dall'impostazione terapeutica della medicina orientale". (9)

    "... Certe malattie che oggi l'agopuntura non è in grado di curare domani riuscirà ad affrontarle: esso è basato su un sistema dinamico qual è quello energetico.(10 )

    Quindi abbiamo capito bene, è tutto come se fosse già stato "dimostrato",
    l'agopuntura "cura le affezioni dell'uomo" non cura i sintomi ed è quindi un
    dato "sicuro" che le malattie, che "oggi l'agopuntura non è in grado di

    curare, domani riuscirà ad affrontarle".

    g - Quali sono i risultati dell'agopuntura? Evidentemente al disotto di quelli

    che si aspetta l'autore, infatti così scrive:

    "... Quando ci si rivolge all'agopuntore senza pregiudiziali di affezioni, si

    potrà sperimentare l'autentico valore dell'agopuntura, perché basata sulla
    potenzialità delle risorse umane che superano spesso i limiti della
    speranza". (11)

    Riemerge continuamente il delirio di onnipotenza che sta sempre sotto i
    sogni New Age e che accompagna sempre più spesso i discorsi delle terapie
    alternative. Nelle condizioni ideali di fiducia nell'agopuntura succederà che
    "si potrà sperimentare l'autentico valore dell'agopuntura: questa infatti è

     

    basata "sulla potenzialità delle risorse umane" che superano anche "i limiti

    della speranza".

    Alcune sere fa, su un canale televisivo nazionale, una maga spiegava che il
    prossimo millennio avrebbe rappresentato il raggiungimento dell'ideale
    umano più anti-cristiano possibile nella sua essenza: l'uomo non avrà più
    bisogno di nessuno (cioè di Dio) perché sarà capace di fare tutto da solo.
    Così l'uomo sarà DIO. Vale la pena di ricordarsi alcune delle cose che Gesù
    ha insegnato?

    «lo sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto,

    perché senza di me non potete far nulla» " (Gv 15,5);

    "... «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per

    mezzo di me» " (Gv 14,6);

    e san Pietro, che ha conosciuto Gesù - e a cui bastava sfiorare con la
    propria ombra gli ammalati perché essi guarissero - dinanzi al sinedrio,
    parlando di Gesù, può proclamare con sicurezza:

    "«In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli
    uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati» "
    (At 4,12)

    Eppure Pietro come "guaritore "poteva vantare risultati più grandi dei
    pranoterapisti o degli agopuntori. Se crediamo al Vangelo possiamo anche
    credere ai trionfalismi del New Age?

    i. Vale la pena, così di passaggio, riflettere anche un poco sui problemi che

    potrebbero derivare dall'agopuntura agli ignari "pazienti". Nello stesso testo

    troviamo descritti i possibili pericoli che l'agopuntura racchiude in sé:

    "A questo proposito è opportuno sottolineare che non è assolutamente vera
    l'affermazione secondo cui l'agopuntura se non fa bene, non fa neanche
    male. Non si deve dimenticare che esso si basa sulla manifestazione
    dell'energia umana; l'errore può portare al defedamento, alla malattia
    fisica o psichica, alla morte anticipata"(12)

    ------------------------------------------


    NOTE:1) ANTONIO MONTI; «Lezioni di Agopuntura», ed. Montes

    Bologna (198 1).

    2) Ibid.; 1.1, p. 3.

    3) L'uso dell'agopuntura senza il ricorso ai "meridiani cinesi,
    ma stimolando invece le terminazioni nervose, viene
    degradata a "riflessologia " e definita "un'agoterapia ", solo
    perché non prende in considerazione l'antropologia taoista. Si
    vede quindi con chiarezza quanto le filosofie orientali sono
    necessarie alle medicine alternative che accompagnano e
    quanto non sia possibile distaccarsi da esse.

     

    4) A. MONTI; Op. Cit. 1.2., pp. 3-4
    5) Si noti il disprezzo per la scienza.
    6) A. MONTI; Op. Cit.; 1.3, p. 4.
    7) lbid.; 1.4., p. 4.
    8) Ibid.; 2.4., p. 5.
    9) lbid.; 3.2., p. 5.
    10) lbid.; 3.3., p. 5.
    11) lbid.; 3.4,pp. 5-6.
    12) Ibid. 4.3 p.15