00 17/05/2011 18:11
  1181 Terminato il Concilio, Alessandro III dovette di nuovo fuggire da Roma e la morte lo colse a Civita Castellana.
  1182 Nasce San Francesco d'Assisi
  1183 I fallimenti di Lusignano e l’ostilità dei nobili nei suoi confronti portano il re a rivolgersi nuovamente a Raimondo III, Lusignano aveva sposato la sorella di Balduino IV, madre dell’erede al trono Balduino V
  1184 Sinodo di Verona. Lucio III e Federico Barbarossa decretarono contro gli eretici e i loro protettori e difen­sori, la scomunica e il bando dall'impero e disposero che gli ordinari diocesani, nei luo­ghi sospetti, dovessero una o più volte l'anno, personalmente o tamite loro commissari, far ricerca degli ere­tici.
  1185 Diviene Maestro dell'Ordine dei templari, Gerardo di Riderfort, forse il Maestro che macchiò di più la figura dei Templari
16

Maggio

1185 Balduino IV figlio di Almarico muore. Lusignano manovra in modo che non siano rispettate le disposizioni di Baldovino IV . Raimondo III era nemico giurato di Gerardo di Ridefort, Maestro del Tempio che aiutò in tutti i modi Lusignano.
  1185 Il Tempio di Londra dei Templari era usato come deposito del tesoro reale, l'importanza dei Templari cresce
  1186 Federico I, sotto il quale l'Im­pero go­deva in Europa potenza e autorità, nel 1184 fece fidanzare e, due anni dopo, sposare il proprio figlio Enrico VI, re di Germania dal 1169 e dal 1186 re d'Italia, con Costanza, figlia di Ruggero II, erede di Guglielmo II re di Napoli e di Sicilia.
20

Luglio

1186 Sibilla, sorella di Baldovino IV, e Guido vengono incoronati al Santo Sepolcro dal patriarca, che è del loro partito. Baldovino V era morto ancora bambino, e non era affatto convinto Raimondo III di questa morte.
  1187 Assedio a Tiberiade, causata da un avventuriero che rompe la tregua attaccando una ricca carovana egiziana, Raimondo III riuscì a mantenere la tregua concedendo ai mamelucchi di poter passare per un solo giorno per prendere con le proprie mani l'avventuriero, il Maestro Templare Gerardo di Ridefort, in contrasto con Raimondo III fa sterminare i propri cavalieri attaccando un esercito immenso e per tutta risposta la tregua finisce.
3

Luglio

1187 Raimondo raccolse le forze e le unì a quelle di Guido di Lusignano, Raimondo aspettava la ritirata del Saladino, nonostante la propria moglie ne era ostaggio, ma non voleva mettere per questo in pericolo l’intero esercito, era un suicidio cercare di avanzare, sotto il caldo del sole cocente: senza punti ove vi fosse acqua la missione non era semplice. Il Maestro Templare lo accusò di debolezza e convinse Guido ad avanzare il quel triste venerdì 3 Luglio. Le truppe furono sterminate dal Saladino
2

Ottobre

1187 La situazione è critica cade anche Gerusalemme solo Tiro resiste
  1187 La caduta del regno di Gerusalemme fa nascere la terza crociata. I risul­tati furono nulli: l'im­pe­ratore  affogò nel fiume Salef, in Anatolia (10 giugno 1190) e il re francese ab­bandonò l'impresa, mentre Riccardo riuscì ad occu­pare Cipro e S. Giovanni d'A­cri, ma ciò non modificò la situazione.
4

Ottobre

1189 I templari rimasti senza maestro, tardarono 18 mesi per eleggere il nuovo maestro. Muorì nel tentativo di riconquistare Acri
  1191 Roberto di Sablè, vassallo del re d’inghilterra Riccardo Cuor di Leone divenne Maestro dei Templari
14

Aprile

1191 Celestino III incoronò Enrico IV. Ma temendo per l'indipendenza della Santa Sede -in quanto il so­vrano si accingeva a prendere possesso del regno nor­manno- intavolò  trattative con gli avversari, concludendo, nel luglio 1192, a Gravina, un concordato con Tancredi di Lecce, fratellastro del­l'imperatrice.
-

Giugno

1191 Muore Federico Barbarossa attraversando l'Asia Minore
-

Giugno

1191 Sbarcano in Oriente per la Terza Crociata Riccardo I, d'Inghilterra e Filippo II di Francia.
12

Luglio

1191 I crociati con Riccardo I e Filippo II conquistarono Acri. Filippo II ripartì per la Francia, Riccardo rimase nella speranza di riconquistare Gerusalemme
Ottobre 1192 Riccardo iniziò il viaggio di ritorno in Occidente, e fu scelto un gruppo di Templari per accompagnarlo nel pericoloso viaggio di ritorno, forse vestito proprio da crociato.
  1192 Riccardo I d'Inghilterra viene catturato nei pressi di Vienna da Leopoldo d'Austria per essere poi venduto all'imperatore Enrico IV e rilasciato solo nel febbraio del 1194
28

Settembre

1193 Roberto di Sablè morì il  al suo posto fu eletto Gilbero Erail
  1193 Muore il Saladino colui che aveva unificato i mussulmani
  1194 La morte di Tancredi di Lecce e la peste sopraggiunta, impedirono il tentativo di conquista del regno normanno, permettendo a Enrico IV di prendere possesso della regione e, nel natale 1194, si fece incoronare re di Sicilia.
  1197 Il re Pietro II d'Aragona emanò, per il suo regno, severi editti con­tro gli eretici, comminando la pena del rogo.
28

Settembre

1197 Muore Enrico IV, la morte lo colse ad appena 32 anni a Messina.
8

Marzo

1198 I fautori della casa degli Staufen, l'8 marzo 1198, elessero im­peratore Filippo, fratello del de­funto Enrico VI
9

Giugno

1198 Altri principi, tra cui l'arcivescovo di Colonia che doveva consacrare il re di Germania, elessero il 9 giugno Ottone IV, figlio di Enrico duca di Baviera. Quest’ultimo ebbe l'appoggio dello zio Ricccardo cuor di Leone, re d'Inghilterra; Filippo di Svevia quello di Filippo Augusto, re di Francia.
27

Novembre

1198 Venne a morire l'imperatrice Costanza, vedova di Enrico VI, il papa divenne tutore dell'infante  Federico II  e su­premo signore del re­gno di Sicilia. Era allora papa Innocenzo III (1198-1216),  succeduto a Celestino  III.
31

Dicembre

1199 Innocenzo III, sin dall'inizio  del suo pontificato aveva anche ripreso l'i­dea della crociata per la quale, con bolla 'Graves orientalis' del 31 di­cembre 1199, elaborò un piano di finanziamento sulla base di una tassa imposta a tutti gli ecclesiastici
  1200 Dopo essere rimasto imparziale nella lotta per il potere tra gli imperatori tedeschi il Papa decide di schierarsi con Ottone IV. Il che suscitò la reazione dei principi tedeschi che accusarono il papa di aver usur­pato il loro diritto di elettori.
  1202

La quarta crociata, detta dei Baroni, uffi­ciale in­trapresa per liberare il Santo Sepolcro, trattò con i Veneziani e terminò nel saccheggio di Costantinopoli. I Crociati si raccolsero a Venezia nel 1202 e per pa­gare il nolo, al­l'insaputa del pontefice, si accordarono promettendo ai Veneziani l'aiuto nella conquista di Zara che apparte­neva al re d'Ungheria

17

Luglio

1203 Su con­siglio di Enrico Dandolo, doge di Venezia, di nuovo si unirono ai Veneziani per cacciare da Costantinopoli Alessio III, che aveva usurpato il trono di Isacco l'An­gelo e, il 17 luglio 1203, rimisero sul trono Isacco. Questi si era impegnato a dare una somma di denaro, a riconciliare  la Chiesa greca con la Chiesa ro­mana, non­ché a partire egli stesso per la crociata. Ma le promesse non potevano essere mantenute, anzi la popolazione si rivoltò con­tro lo stesso imperatore. A questo punto i crociati di nuovo asse­diarono la città e, dopo averla saccheggiata, nomina­rono impera­tore Baldovino, conte di Fiandra. Bonifacio di Monferrato, capo della crociata, divenne re di Tessalonica occupando la Macedonia e la Tessaglia, mentre i Veneziani si presero molte isole  e tutto il versante greco del mare Jonio.
  1204 I partecipanti alla quarta crociata contrattarono con Venezia il trasporto via mare, senza essere i condizione di pagarlo, acconsentirono a venir dirottati verso Costantinopoli nel 1204, non ebbe grande esito questa Crociata
  1204 Sorse così l'Impero latino d'Oriente, con un patriarcato latino. Finì in questa maniera la IV Crociata che Innocenzo III aveva approvato, convinto che produ­cesse l'unione della Chiesa e fosse valido aiuto per la conquista della Terra Santa. Continuò l'oc­cupazione politica dell'Oriente da parte dei Latini  -dal 1204 al 1261- e lo stesso Bisanzio finì sotto la sovranità di un impero la­tino d'Oriente con la conseguenza che questa latinizzazione, impo­sta dagli Occidentali, finì per approfondire l'ostilità dei Greci verso gli Occidentali.
13

Settembre

1207 Papa Innocenzo III, in una lettera del 13 Settembre 1207, condannò formalmente l’orgoglio dei Templari
  1208 Dopo l'uccisione di Filippo II, il papa insistette presso i principi te­deschi e tutti si misero dalla parte di Ottone IV, il quale sposò la figlia del suo avver­sario Filippo.
  1208 Pietro di Castelnau, cistercense, legato papale, fu as­sassinato il pontefice indisse allora, con­tro i catari, una crociata.
22

Marzo

1209 Ottone IV, prima di partire per Roma, per l'incoronazione im­pe­riale, sotto­scrisse un documento -dichiarazione di Spira, in cui riconosceva piena libertà alla Chiesa, nonché i suoi pos­sessi territoriali.
4

Ottobre

1209 Ottone IV fu incoronato.
  1210 Il nuovo impe­ratore cominciò ad occupare alcuni territori, tradizionalmente appartenuti al papa: nel 1210 invase il Patrimonio, quindi passò la frontiera del Regno di Sicilia ed avanzò verso il Sud, prendendo Capua, Napoli, Salerno.
18

Novembre

1210 Innocenzo III reagì, scomunicando Ottone IV;  quindi appoggiò la candidatura all'impero di Federico II, il figlio di Enrico VI e di Costanza, di cui il pontefice era tutore e che si trovava in Sicilia.
-

Settembre

1211 Federico II fu proclamato re dei Romani nella dieta di Norimberga
5

Dicembre

1212 Con l'aiuto del papa, si recò in Germania dove fu eletto imperatore.
27

Luglio

1214 Nella battaglia di Bouvines, presso Lilla, Federico II sconfisse il partito di Ottone IV
  1215 Approvati i predicatori di San Domenico di Guzman da Folco, vescovo di Tolosa e successiva­mente da Onorio III nel 1216
-

Luglio

1215 Federico II fu di nuovo incoronato ad Aquisgrana
  1215 Laterano IV, confermò le precedenti disposizioni si­nodali che inculcavano ai vescovi il dovere di procedere in tutte le parrocchie alla denuncia degli eretici e alla loro punizione per mano dell'autorità civile.
  1216 Morì Innocenzo III, non poté vedere la V cro­ciata, al suo posto venne eletto Onorio III, il papa continuò la pre­parazione della crociata pro­mossa da Innocenzo III, ma la corrispondenza dei pa­esi cristiani fu scarsa. 
  1217 Il re di Germania Federico II,  avrebbe do­vuto partecipare alla crociata, ma la prima spedizione, che partì nel 1217, fu guidata dal re Andrea II d'Ungheria e dal duca Leopoldo d'Austria, mentre Federico II era rimasto in Germania, assorbito dagli impegni di assicurare il trono di Germania a suo figlio Enrico VII.
-

Novembre

1219 Nella quinta crociata le forze crociate  espugnarono Damietta, situata sul delta del Nilo
  1220 Federico II fece eleggere re dei Romani suo figlio Enrico, di nove anni e già re di Sicilia e lo affidò al valido arci­vescovo Enghelberto di Colonia, reggente di Germania e tutore di Enrico.
22

Novembre

1220 Federico II, dopo la sua incoronazione,  stabilì molti decreti contro gli eretici condannandoli  al rogo, quale punizione loro adeguata. In quell'occa­sione, d'accordo con il papa, l'im­peratore rinnovò la sua ade­sione alla crociata e fissò come data di partenza l'agosto 1221
  1221 I crociati aspettarono invano le forze di Federico II e alla fine perdettero Damietta.
25

Luglio

1225 Trat­tato di S. Germano. Federico II accettò come termine improrogabile della partenza per la crociata l'agosto 1227, pena la scomu­nica. Ma prima che scadesse il termine del rinvio -era già il nono- Onorio morì.
  1225 Federico II continuava a non arrivare, nel 1225 il patriarca e i maestri degli Ordini militari scrivono una lettera al Papa lamentando il prolungato ritardo.
  1225 Onorio III approva definitivamente i frati minori, fondati da s. Francesco d'Assisi
  1226 Muore San Francesco d'Assisi
19

Marzo

1227 Eletto Gregorio IX, Il nuovo papa insistette  subito con l'imperatore perché man­tenesse l'impe­gno di partire per la Crociata, pena la scomunica
8

Settembre

1227 Federico II partì da Brindisi ma dopo due giorni tornò indietro, ad­du­cendo il mo­tivo delle febbri scoppiate a bordo
29

Settembre

1227 Gregorio IX non accettò queste scuse, ritenendole un pretesto, così come i precedenti rinvii, e da Anagni, gli lanciò la scomunica, rin­novata a Roma il giovedì santo dell'anno seguente e sottopose a interdetto i luoghi dove l'imperatore dimorasse.
  1227 Federico favorì una sommossa dei Romani capeggiata da Frangipane e il papa fu costretto a re­carsi a Rieti, da dove passò in Umbria, fissando la dimora a Perugia, mentre le truppe imperiali fecero irruzione nello Stato Pontificio e quelle papali a fianco dei Lombardi, a loro volta, invasero le Puglie.
28

Giugno

1228 Federico partì per la Crociata, sbar­cando ad Acri il 7 settembre successivo. La spedizione di que­sto impe­ratore scomunicato non aveva carattere religioso: egli pensava di rea­lizzare il piano di suo padre Enrico VI, cioè di egemonia nel Mediterraneo.
4

Febbraio

1229 Intavolate trattative con il sultano di Egitto Malek-el-Khamil, padrone della Palestina, si giunse al trattato di Giaffa, con il quale Federico II ottenne il dominio della città di Gerusalemme, Betlemme e Nazaret, con le strade che le collegavano a S. Giovanni d'A­cri, promet­tendo in cambio che per dieci anni non ci sarebbero stati at­tacchi degli Occidentali contro l'Egitto.
7

Marzo

1229 Federico II entrò in Gerusalmeme e cinse la corona regale nella ba­silica del Santo Sepolcro.
20

Marzo

1229 Un legato papale mise sotto interdetto la città di Gerusalemme e scomunicò il re.
  1229 Da parte sua Gregorio IX aveva predicato e organizzato una cro­ciata con­tro Federico II, mentre una spedizione di soldati papali, deno­minati clavigeri (clave-signati), guidata da Giovanni di Brienne, aveva invaso la Sicilia.
10

Giugno

1229 Federico II sbar­cato a Brindisi, riconquistò in quattro mesi quasi tutto il regno.
  1229 Sinodo di Tolosa, dopo la guerra al­bigese, allo scopo di estirpare completamente l'eresia  fu stabilita, in maniera definitiva, la procedura da seguire nella ricerca e nella puni­zione degli eretici.
  1230  Federico II tornato in Francia non solo si impossessò delle magioni templari ma imprigionò i frati.
  1230 Grazie alla mediazione di Ermanno di Salza, maestro supremo dell'Ordine Teutonico, si giunse alla pace di S. Germano-Ceprano. L'imperatore ottenne l'as­soluzione  dalla scomunica, ma dovette resti­tuire i terri­tori occu­pati, riconoscere il dominio papale nella Marca e a Spoleto, pro­mettere alla Curia il risarcimento integrale dei danni e fare diverse concessioni  in materia ecclesiastica in Sicilia.
  1231 Con un'ap­posita costituzione mantenne la pena del rogo e le altre punizioni, e si giunse alla completa or­ga­nizzazione  di un apposito tribunale, isti­tuito per le cose di fede, il tribunale dell'Inquisizione, così detto perché aveva per compito la ricerca (inquirere) e la puni­zione degli eretici.
  1232 Gregorio IX affidò l'inquisi­zione quasi esclusiva­mente ai frati mendi­canti, in prevalenza ai domenicani di cui da quel momento divenne il compito specifico, ma anche ai francescani.
  1235 Federico II in Germania soffocò  la ribellione del figlio Enrico VII
  1237 Federico II sconfisse la lega lombarda a Cortenuova, presso Bergamo
24

Marzo

1239 Intimorito dai successi imperiali e dalla spregiudicatezza della po­litica di Federico, che aspirava a fare di Roma la capitale del suo impero, Gregorio IX gli lanciò di nuovo la sco­munica che Federico II interpretò come dichiarazione di guerra.
-

Aprile

1239 L'impe­ratore dif­fuse let­tere-manife­sti in cui sollecitava i cardi­nali a porsi contro il papa, insinuando un loro diritto  al governo della Chiesa. Veniva propo­sto un concilio convocato non già dal papa, bollato  come il gran drago e l'anticristo della fine del mondo, ma dai cardinali e con la parte­cipa­zione dei principi cristiani.
20

Giugno

1239 Gregorio IX rispose con il manife­sto in cui presentava l'imperatore come bestia dell'Apocalisse, precursore dell'anticristo, miscredente che osava parlare di Mosé di Cristo e di Maometto, come di tre im­postori. Quindi, dalle parole, Federico II passò ai fatti e occupò regioni dello Stato pontificio,  Marca, Ravenna e Ducato di Spoleto, cer­cando anche di guadagnarsi i Romani.
  1240 I Templari ricevettero la Vera Croce in pegno per un prestito dato a Baldovino II di Costantinopoli
  1240

Papa Gregorio IX, da parte sua, bandì una crociata contro l'imperatore, convocò un concilio a Roma, in­dusse quindi i Veneziani  a sferrare un attacco in Puglie e, mediante il suo legato in Germania Alberto di Behaim, provocò l'ele­zione di un nuovo re di Germania. Quest'ultima operazione non ebbe però successo poi­ché i principi laici ed ecclesia­stici, nonostante la scomunica, si mantennero fedeli all'im­peratore.

3

Maggio

1241 Il concilio fu ostacolato da Federico II che fece assalire alla Meloria -all'altezza di Livorno- la flotta genovese che trasportava prelati per il concilio ro­mano, facendo prigionieri tre cardinali legati e più di cento prelati
22

Agosto

1241 Gregorio IX, il vecchio papa, vinto dalla febbre, morì. Alla morte del pontefice fece seguito una sospensione della lotta. Federico II si ritirò in Sicilia, portando con sé prigionieri due cardinali.
-

Novembre

1241 I cardinali -dieci in tutto, essendo gli altri due prigionieri di Federico II-  furono co­stretti ad eleggere -su pressione dei Romani, mentre era sena­tore Matteo Rosso Orsini- il vec­chio Celestino IV, milanese, il quale però morì dopo 17 giorni di ponti­ficato (novembre 1241). Per la sua elezione i cardinali si erano per la prima volta isolati totalmente dal mondo circostante  (il cosidetto con­clave).
  1243 Dopo la morte di Celestino IV la cattedra pontificia rimase va­cante quasi 20 mesi finché fu eletto il card. Sinibaldo Fieschi di Genova, col nome di Innocenzo IV (1243-54),  eminente canonista e abile diplo­matico. Egli chiese subito all'impe­ratore che si tenesse il concilio con­vocato da Gregorio IX per giudicarlo e si mo­strò de­ciso nel rivendicare la restituzione dei territori della Chiesa occu­pati e l'amnistia per i Lombardi.
31

Marzo

1244 I legati di Federico sottoscrissero il 31 marzo 1244 una con­venzione con Innocenzo IV, promettendo, da parte dell'imperatore, che avrebbe riconosciuta la scomunica e si sarebbe sottomesso alla Chiesa. Ma non ci fu accordo sulla que­stione più scottante, quella della Lega lombarda. Si era fissato un incontro tra papa e imperatore a Narni, ma Innocenzo IV, temendo un ag­guato, giunto a Sutri, fuggì a Civitavecchia da cui andò a Genova e da lì a Lione dove fissò stabilmente la sua di­mora.
24

Giugno

1245 Concilio di Lione I. Il concilio si doveva occupare del giudizio su Federico; dei mezzi come aiutare la Terra Santa, dove il sultano aveva occupato Gerusalemme nel 1244; del pericolo tartaro, rap­presentato dalle orde di Gengis Kan che, conquistata Russia e Persia, stavano penentrando nella Polonia e nel­l'Ungheria.
6

Giugno

1249 Luigi IX re di Francia, prende la croce, conquisto Damietta il 6 Giugno 1249.
5

Aprile

1250 Il re di Francia Luigi IX fu fatto prigioniero
13

Dicembre

1250 Federico abbandonò al­lora l'alta Italia, la­sciandovi il figlio Enzo, fatto prigioniero l'anno successivo dai Bolognesi  a Fossalta  e si ritirò in Puglia dove, vittima di un attacco di dissente­ria, morì il 13 dicembre 1250 nel Castello di Fiorentino, presso Lucera, pentito e assolto dalla scomunica da parte dell'arcivescovo di Palermo.