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Su richiesta di F. V. abbiamo riproposto e approfondito alcuni punti del confronto su antidarwinismo, Intelligen Design e creazionismo del 1 marzo 2015.


 


Inizialmente le domande erano rivolte solo a Fabrizio Fratus in quattro punti proposti da Fabio Vomiero, a seguire abbiamo messo le risposte non solo di Fratus ma anche quelle di Pennetta e Bertolini per riproporre il confronto originale e per completezza.



  1. La teoria dell’evoluzione non ha prove.

  2. La teoria prevede un concetto di “finalità”, dal meno al più evoluto.

  3. La teoria di Darwin fu imposta per ragioni politiche, per giustificare il colonialismo.

  4. Sostenere la teoria dell’evoluzione equivale a un atto di fede e quindi la teoria stessa è un’ideologia.

  5. Il creazionismo (vedi libro di Antony Flew) è sostenibile a livello scientifico.

Si obietta:

In realtà di prove ce ne sono parecchie, dai fenomeni di adattamento, spesso imperfetti, al dimorfismo sessuale (cervo, pavone), alla convergenza evolutiva, agli organi vestigiali, all’anatomia comparata con i casi di omologia, in cui per esempio la pinna di balena, il braccio di uomo, la zampa di cane, l’ala di uccello sono costituite dalle stesse ossa, alla biogeografia (marsupiali solo in Australia), agli interessanti stadi evolutivi nel campo dell’embriologia. Oltre naturalmente ai dati derivanti dalla paleontologia e dai recenti studi di genetica evolutiva. L’evoluzione pertanto è una teoria scientifica, ma è anche un fatto. Ricordo peraltro, per chi dubita dei fossili, che il processo di fossilizzazione è molto raro in natura (il processo normale è la decomposizione), per cui è ovvio che i fossili di cui disponiamo rappresenteranno soltanto un’infinitesima parte degli organismi effettivamente vissuti sulla Terra.

seguono le risposte