00 04/05/2011 11:12

Il matematico Lennox: «non si può spiegare l’universo senza Dio».

John Lennox è un celebre matematico, accademico all’Università di Oxford. Sul DailyMail è riportata la sua risposta alla tesi di Hawking.

«Mi diverte sempre l’idea che gli atei sostengano spesso l’esistenza di intelligenze extraterrestri, di cui non c’è alcuna prova, e contemporaneamente smentiscano la possibilità di una Grande Intelligenza. Quello di Hawking è un approccio semplicistico. Ma, sia come scienziato che come cristiano, direi che la domanda di Hawking è sbagliata».

1) Le leggi fisiche possono creare qualcosa?. «Egli ci chiede di scegliere tra Dio e le leggi della fisica, come se fossero necessariamente in conflitto reciproco. Contrariamente a quanto sostiene Hawking, le leggi fisiche non potranno mai fornire una spiegazione completa dell’universo. Le leggi stesse non creano nulla, sono semplicemente una descrizione di ciò che accade in certe condizioni. La sua richiesta di scegliere tra Dio e la fisica è un po come se qualcuno ci chiedesse di scegliere tra un ingegnere aeronautico e le leggi della fisica per spiegare il motore a reazione. Il Jet non può essere creato dalle leggi della fisica ma vi occorre un ingegnere. Allo stesso modo le leggi della fisica non hanno potuto effettivamente costruire l’universo. Qualcun altro dev’essere stato coinvolto».

2) Chi ha creato la gravità?. «L’argomento di Hawking mi sembra ancora più illogico quando parla della gravità: la creazione dell’universo era inevitabile. Ma come ha fatto la gravità ad eseiste innanzitutto? Chi l’ha messo lì? Qual è stata la forza creativa dietro alla sua nascita?»

3) E’ grazie alla scienza se sono credente. «Gran parte delle motivazioni negli argomenti di Hawking si basano sull’idea che esiste un conflitto profondo tra scienza e religione. Ma questa non è una discordia che io conosco. Per me, matematico credente cristiano, la bellezza delle leggi scientifiche rafforzano soltanto la mia fede in un’intelligenza creativa e divina che è al lavoro. Più capisco la scienza e più credo in Dio a causa della meraviglia per l’ampiezza, la raffinatezza e l’integrità della sua creazione».

4) La scienza è nata grazie al cristianesimo. «Il motivo per cui la scienza fiorì così vigorosamente nei secoli 16 e 17 è stato proprio a causa della convinzione che le leggi della natura riflettono l’influenza di un divino legislatore. Uno dei temi fondamentali del cristianesimo è che l’universo è stato costruito secondo un razionale disegno intelligente. Lungi dall’essere in contraddizione con la scienza, la fede cristiana rende davvero perfetto il senso scientifico. Alcuni anni fa, lo scienziato Joseph Needham ha fatto uno studio sullo sviluppo tecnologico in Cina. Voleva scoprire perché la Cina era rimasta così indietro dall’Europa nel progresso scientifico. E’ giunto così alla conclusione che la scienza europea era stata stimolata dalla diffusa credenza in una forza creativa razionale, nota come Dio, che ha reso comprensibili le leggi scientifiche».