00 04/05/2011 11:09

Il fisico Gabici: «Hawking sbaglia, il nulla in realtà è molto complesso».

Franco Gabici è un fisico e giornalista, Direttore del Planetario di Ravenna. Su Avvenire ha risposto alle dichiarazioni di Hawking.

«L’universo, sostiene Hawking, si è fatto da sé. Non è la prima volta, e non sarà nemmeno l’ultima, che uno scienziato si prende la briga di spiegare urbi et orbi di poter fare a meno dell’intervento divino nella creazione del mondo. La fisica moderna, e in particolare la complicatissima «meccanica quantistica», si è tuttavia posta, magari indirettamente, il problema della creazione e paradossalmente è arrivata ad una conclusione in linea con la Genesi. La «meccanica quantistica», infatti, e in particolare il «principio di indeterminazione» di Heisenberg, ammette l’apparizione dal nulla di piccole quantità di energia (si parla di «fluttuazioni») e pertanto anche il nostro universo potrebbe essere nato proprio da una fluttuazione, che è pur sempre un ammettere una sorta di «fiat lux».

L’unico «buco» nella spiegazione cosmologica, è l’intervallo di tempo che va dall’istante zero a un tempo valutato in «10 alla meno 43». Eppure in quell’intervallo è avvenuta la nascita del nostro universo. La vogliamo chiamare «creazione»? E prima cosa c’era? Il nulla. Ma questo «nulla» è proprio un nulla o un qualcosa di più complesso? Evidentemente deve essere qualcosa di più complesso se è vero che dal nulla possono verificarsi queste «fluttuazioni». E se con il «Big Bang» sono nati sia lo spazio che il tempo, cosa faceva Dio prima del «Big Bang»? Aveva ragione Fred Hoyle quando diceva: «Ho sempre trovato strano che, benché la maggior parte degli scienziati dica di volerla evitare, in realtà la religione domini i loro pensieri ancora più di quelli dei preti».