00 13/06/2012 23:32

I cattolici perseguitati sotto il regime ateo cinese

Nessuno lo fa, per questo è importante segnalare l’uscita del libro di Francesca Romana Poleggi, “La persecuzione dei cattolici in Cina” (ed. Sugarco 2012), scritto per la fondazione Laogai Italia (www.lagoai.it). L’autrice ha presentato a “Tempi.it” il suo libro, spiegando la pericolosità di essere cattolici sotto il regime comunista cinese: «Sì e non c’è da stupirsi perché il Partito cinese (Pcc) è comunista e in quanto tale si rifà al pensiero ateo e materialista di Mao, che l’ha ripreso da Marx. Quando uno Stato è totalitario, pretende di essere lui il Dio da adorare e così per le religioni non rimane più spazio. Chi non mette al primo posto della scala di valori la fede nel Partito comunista è considerato un criminale e finisce in prigione o nei laogai o agli arresti domiciliari. Era così negli anni 50, ai tempi di Mao, ed è così oggi nella Cina dell’apertura e del rilancio economico».

Questa lettura è confermata proprio dalle parole di Zhu Weiqun, Vice ministro esecutivo del Dipartimento del Fronte Unito di lavoro: «ai membri del Partito è vietato credere nella religione, questa è sempre stata una regola costante nel Partito Comunista», chiedendo il  rafforzamento dell‘identità marxista e atea all’interno del Partito. Il dittatore ateo Mao odiava la religione ma sapeva che non è possibile estirpare gli uomini da Dio, così «nel 1957 ha fondato l’Associazione patriottica (Ap), ente legato al Pcc esistente tutt’oggi che offre un surrogato della religione cattolica. La cosiddetta “Chiesa ufficiale”, che si potrebbe chiamare “Chiesa di Stato” o “Chiesa aperta” organizza messe, catechismo, ordinazioni vescovili come se fosse la Santa Sede», ha continuato la Poleggi.  Una Chiesa comandata dal Partito, come spiega bene Marco Respinti su “Libero”.

Ma la Chiesa cattolica esiste, è sotterranea e molto viva e per questo subisce fortissime repressioni. Nonostante tutto, «è in atto una rinascita religiosa senza precedenti che il governo comunista non si spiega e non riesce a fermare. Sono impossibili stime ufficiali, ma si calcola che il numero dei cattolici vada dai 20 agli 80 milioni. E il rapporto tra fedeli della Chiesa di Stato o aperta e quelli della Chiesa sotterranea è di uno a quattro».Viene incarcerato chi prega e chi possiede una Bibbia, 15 vescovi sono in prigione. La violenza colpisce anche le donnepochi giorni fa ad esempio è stata multata una coppia per 1,3 milioni di yuan dopo il parto della secondo figlia, in linea con la politica abortistadel figlio unico.

Inutile ricordare che, dell’uscita di questo libro, nessun sedicente attivista dei diritti umani ha parlato.