00 12/12/2014 18:51

Le possibili prossime capitali del cristianesimo




In Cina i risultati di un indagine sulla rete internet, infatti, hanno suggerito che Gesù e il cristianesimo sono più popolari del presidente Mao e del comunismo. Eppure, lo sappiamo bene, nell’impero cinese l’ateismo è ancora considerata la religione ufficiale e la Chiesa cattolica è perseguitata, costretta ai sotterranei. L’indagine ha anche scoperto che sul web cinese la parola “Bibbia” produce più di 17 milioni di risultati, mentre“presidente Mao” e “Il Piccolo Libro Rosso” (che contiene le sue citazioni) ottengono solo 60.000 risultati. Più di 18 milioni i messaggi in cui si cita Gesù, mentre il presidente cinese Xi Jinping è stato menzionato solo 4 milioni di volte. La parola “Dio” ha ricevuto più di 165 milioni di menzioni, 18 volte superiore a “Mao Zedong”. Le parole “Christian Congregation” sono apparse più di 42 milioni di volte mentre “Partito Comunista” ha ottenuto solo 5,3 milioni di risultati. Quando si parla di vacanze, il Natale appare quasi 150 milioni di volte, mentre il giorno nazionale cinese ha ottenuto solo 50 milioni di menzioni.


Non male per un Paese ufficialmente ateo! I ricercatori di Tea Leaf Nation, che hanno condotto l’indagine, hanno anche rilevato che digitando il termine “Chiesa sotterranea” sulla rete, appare il messaggio “i risultati non possono essere visualizzati a causa di leggi e regolamenti”. Ci sono circa 1,35 miliardi di persone che vivono in Cina, le cifre ufficiali del governo dicono che il numero di cristiani è circa 25 milioni ma gli osservatori esterni, con maggiore conoscenza della situazione della Chiesa sotterranea, parlano di un numero tra i 60 e i 100 milioni di cristiani. Secondo molti la Cina è pronta a primeggiare nell’economia mondiale, ma anche a diventare la più numerosa nazione cristiana«Secondo i miei calcoli la Cina è destinata molto presto a diventare il più grande paese cristiano del mondo molto presto»ha affermato Fenggang Yang, professore di sociologia alla Purdue University e tra i più conoscitori della situazione religiosa in Cina. Entro il 2030, ha spiegato, la popolazione cristiana totale della Cina supererà i 247 milioni, ponendosi sopra il Messico, il Brasile e gli Stati Uniti come la più grande congregazione cristiana al mondo. «Mao pensava di poter eliminare la religione. Pensava di esserci riuscito ma ha fallito completamente».


Un forte vento cristiano soffia anche dalla Russia. Il ministro degli esteri,Sergei Lavrov è stato l’unico leader europeo a criticare ufficialmente l’Unione Europea per il silenzio sui cristiani perseguitati: «Hanno vergogna a parlarne, come si vergognano di inserire una frase nella Costituzione europea per riconoscere le radici cristiane del continente. Ma se uno non ricorda e rispetta le proprie radici, come può pensare di rispettare quelle degli altri?». Per molti è un calcolo politico per schierarsi contro i nuovi valori dell’Occidente, tuttavia non nasce dal nulla: secondo un sondaggio del Centro Levada, tra i maggiori istituti di statistica di Mosca, i russi che si dicono cristiani sono quadruplicati dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica. Erano il 17% oggi sono il 68%.


Ma l’espansione del cristianesimo, come ha rilevato Olaf Müller, sociologo della Wilhelms-Universität di Münster, si sta verificando da diversi anni anche in tutti gli stati ex comunisti: Romania, Croazia, Serbia, Ucraina, Moldavia ecc. Questi e molti altri si sono affiancati all’Italia in difesa del crocifisso nelle aule scolastiche, riuscendo a far ragionare i burocrati della Corte Europea nel 2010. Gli unici stati che rappresentano un’eccezione a questo sono l’ex Germania dell’Est e la Repubblica Ceca, dove la religione sta scomparendo. Qui questo pesa il substrato protestante, la confessione cristiana ovunque più in difficoltà.