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21. UN NUOVO PROCESSO DOPO QUELLO A GALILEO? Quando la Chiesa processò Galileo, fece una figuraccia che poteva risparmiarsi se solo i religiosi non avessero ostacolato rigorose osservazioni scientifiche con teorie filosofiche e religiose che non tenevano conto dei fatti (perchè scritte in un'epoca in cui non c'erano queste conoscenze). Non le sembra di correre il rischio di ripetere un errore simile a quello di 500 anni fa? La Religione quando si è arroccata su posizioni non scientifiche a causa di una presunta superiorità sulle osservazioni scientifiche e difendendo credenze che non avevano alla base né osservazioni né esperimenti scientifici, è già stata sconfitta da Galileo e da Pasteur. Non crede di stare andando verso una nuova e ancora più devastante sconfitta, come paventava un Papa, credo Pio XII, che a chi gli chiedeva di pronunciarsi con una chiara condanna contro il darwinismo rispose "di casi Galileo, nella storia della Chiesa, ne basta e avanza uno".

Lei considera gli scienziati delle persone che hanno come attività preminente la lotta alla Religione. Non le sembra di essere un po' esagerato? Non le sembra di comportarsi in maniera speculare? Non le sembra che l'atteggiamento antiscientifico di molti religiosi sia in parte la causa di questa ostilità?


Forse, in realtà è l’atteggiamento antiscientifico di molti scienziati evoluzionisti che è la causa di questa ostilità. Vorrei dare come esempio una mia esperienza personale. Il 19 giugno 2009, nell’Auditorium del Museo di Scienze Naturali, Brescia, pochi minuti dopo avere iniziato la mia prima conferenza, 4 o 5 persone si alzano ed escono dall’auditorio. 5 minuti prima della fine rientrano. Quando sta per concludere la sessione di Q&A alla fine un signore si alza ed inizia ad insultare la mia persona con varie imprecazioni. Scopro dopo in Internet che era un fisico. Fermamente gli ho richiesto di non essere maleducato (meglio se avessi detto diseducato), di trattenere gli insulti alla mia persona e di esprimersi sui fatti e sulle prove che ho presentato durante la conferenza. Se avesse potuto evidenziare un qualsiasi fatto che era sbagliato lo avrei corretto (non parliamo di interpretazione dei fatti), altrimenti di tacere. L’ho invitato ad ascoltare la conferenza della successiva sera e poi presentare delle domande sensate, perché della prima conferenza aveva assistito solo a pochi minuti. Si è seduto e non l’ho più sentito: né una parola, né l’ho rivisto. Non parliamo poi dei commenti su di me in Internet che erano diffamatorie e assolutamente inesatte. Non parliamo poi dei blogger che si sentivano di avere il diritto di esprimere giudizi su di me in base ad una presunta mia foto, che in realtà era la foto dell’Assessore alla Cultura della Città di Brescia!


Allora chiedo a Piombino: Chi ha l'atteggiamento antiscientifico contro chi non aderisce alla loro religione dell’evoluzione?