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Esaminiamo le altre forme transizionali che vengono comunemente citate a sostegno dell'evoluzione:


Gerobatrachus hottoni: "L'esemplare lungo 110 cm è preservata con la parte sottostante visibile e mancano solo le stilopodi, zeugopodi e le parti basse del teschio e la fascia pettorale" Anderson, J., Reisz, R., Scott, D., Frobisch, N., & Sumida, S., A stem batrachian from the Early Permian of Texas and the origin of frogs and salamanders, Nature 453(7194):515–518, 22 May 2008. Nel linguaggio comune ciò vuol dire che mancavano le zampe (stilopodi, zeugopodi) e cosi è impossibile determinare come si muoveva! John Bolt, evoluzionista e curatore dei fossili anfibi del Museo di Chicago, ha esortato di stare attenti nell'interpretare il fossile. Dichiara che è difficile dire con certezza se questa creatura fosse un antenato comune fra rane e salamandre, "visto che esiste un solo esemplare di Gerobatrachus, ed ancora peggio, un esemplare incompleto".


Tiktaalik roseae: Più una creatura mosaica che forma di transizione. Ci sono problemi con la data assegnata e il lignaggio del fossile che non quadra. Wise, K.P., The origin of life’s major groups; in: Moreland, J.P. (Ed.), The Creation Hypothesis: Scientific Evidence for an Intelligent Designer, InterVarsity Press, Downers Grove, pp. 211–234, 1994; esp. p. 227., Ichthyostega spp., Devonian Times, 11 April 2006. La pinna, che sarebbe un'arto in evoluzione, non è collegata al scheletro e non potrebbe sostenere il peso della creatura. Anche il famoso fossile del Latimeria chalumnae avrebbe avuto un arto in evoluzione, ma dopo che è stato pescato un esemplare vivente, la pinna si è scoperta essere semplicemente una pinna!


Ambulocetus natans: La pelvi, l’omero e la scapola non sono stati trovati, ma sono proprio queste parti le più fondamentali per capire il suo modo di locomozione. Altre parti dello scheletro di Ambulocetus sono state trovate 5 m più in alto. Questa forma transizionale viene associata ad un suo antenato, Pakicetus attocki, che però si è ‘mutata’ da forma transizionale fra mammiferi terrestri e cetacei ad umile roditore terrestre dopo la scoperta di un esemplare più completo: Thewissen, J.G.M., Williams, E.M., Roe, L.J. and Hussain, S.T., Skeletons of terrestrial cetaceans and the relationship of whales to artiodactyls, Nature 413(6853):277–281, 20 Sep 2001. Meglio informarsi con le ultime ricerche scientifiche prima di usare l'evoluzione dei cetacei a prova dell'evoluzione.


Archaeopteryx litographica: Una delle più classiche! Mi dispiace deluderla, ma sono decenni che anche l'archaeopteryx non figura come forma transizionale: “I paleontologi hanno cercato di trasformare l’Archaeopteryx in un dinosauro terrestre pennuto. Ma non lo è. È un uccello che si posa sugli alberi. Nessuna chiacchiera paleontologica può cambiare i fatti”, Alan Feduccia, evoluzionista e un’autorità mondiale sugli uccelli dell’Università della North Carolina di Chapel Hill. Citato in V.Morell, Archaeopteryx: Early bird catches a can of worms, Science 259(5096):764-765, 5 February 1993. Lei ha mai cercato di immaginare un polmone che si evolve dal polmone a mantice dei rettili a quello molto più complesso e circolatorio aviario? Se ogni parte del polmone aviario non fosse pienamente formata, non potrebbe funzionare e l’uccello/dinosauro morirebbe senza alcuna possibilità di passare il suo DNA in evoluzione ai propri figli.


Darwinopterus modularis: Prima di tutto è "datato" a 160 Ma, un po’ giovane per la teoria di Maynard Smith rispetto a Rhamphorhynchus (165 a 150 Ma), che sarebbe un antenato di Darwinopterus, perché aveva sia la coda lunga che caratteristiche avanzate della testa ed il collo che si sono evoluti senza la spinta selettiva dovuto alla compensazione di una perdita di stabilità nel volo. Fra quelli che l'hanno scoperto, Dr David Unwin, Università di Leicester, UK, che si aspettava una forme intermedia secondo il pensiero di Maynard-Smith: “Darwinopterus era un po’ uno shock per noi. Ci aspettavamo sempre una creatura che avrebbe riempito un vuoto, con caratteristiche tipicamente intermedie come una coda moderatamente elongata, né lunga, né corta " ... " La cosa strana di Darwinopterus è che la sua testa e il suo collo sono proprio come i pterosauri avanzati, mentre il resto del scheletro, inclusa una coda molto lunga, è quella di forme primitive" Unwin, D., citato in McGrath, M., New flying reptile fossils found, , 14 October 2009.


[Modificato da Credente 04/04/2011 17:29]