12/01/2011 22:14

FENOMENI DI ORDINE CORPORALE

 

STIGMATE

Consistono nella spontanea apparizione di piaghe sanguinolenti nel corpo della persona che le sperimenta. Appaiono normalmente nelle mani, nei piedi e nel costato sinistro e a volte sulla testa e sulle spalle. Queste piaghe possono essere visibili o invisibili, permanenti o periodiche e transitorie, simultanee e successive. la forma, la grandezza, l'ubicazione o altre circostanze accidentali sono varie secondo i casi. Le stigmate sono prodotte quasi sempre in soggetti estatici e frequentemente vengono precedute o accompagnate da fortissimi tormenti fisici e morali. La loro assenza, invero, deporrebbe per un'origine non soprannaturale. Il primo stigmatizzato di cui si abbia notizia è Francesco d'Assisi, che le ricevette a La Verna il 17 settembre 1224. Fenomeno molto intenso e discusso, per la stessa teologia rimane comunque al confine della valutazione di santità. Difatti, c'è una scarsità di stigmatizzati fra i santi di tutti i tempi. In particolare, non si riscontrano casi nei primi secoli del cristianesimo "quando l'ardore della fede e l'aspirazione al martirio costituivano un fertile campo per la produzione naturale di codesti fenomeni" (cfr. G. Mucci, articolo de La Civiltà Cattolica citato in A.De Vincentiis, op.cit., p.53). Riprendendo ed ampliando l'elenco degli stigmatizzati compilato dal dottor Imbert-Gourbeyre, Anna Maria Turi, nel libro citato, riporta i seguenti casi, qui riepilogati solo nel numero, per un totale di 397 persone: 

 

Secolo

Numero stigmatizzati

XIII

40

XIV

17

XV

38

XVI

81

XVII

108

XVIII

19

XIX

39

XX

55

 

Scrive A.De Vincentiis a questo proposito: «Esiste oggi, tra i sostenitori della sovrannaturalità delle stigmate e di tutte le manifestazioni mistiche, un energico rifiuto della diagnosi di nevrosi isterica, sostenendo la sua definitiva scomparsa dai manuali di psichiatria. Un'affermazione del genere è assolutamente priva di fondamento. Come afferma Nicola Lalli l'eliminazione del quadro isterico riduce la possibilità di una maggiore comprensione e chiarezza espositiva. Egli fa notare come la nevrosi isterica sia tra le sindromi patologiche più studiate non solo tra la classe medica, ma anche in ambienti non medici, assumendo spesso connotazioni errate e quasi sempre legate alla sfera sessuale. Come ogni sindrome psicologica, anche il quadro isterico muta con il tempo e oggi assistiamo a una maggiore tendenza alle manifestazioni di tipo psicosomatico, con una riduzione di quegli aspetti più teatrali propri della grande crisi isterica. Le variazioni sintomatologiche sono fortemente influenzate dalla cultura e si adeguano al contesto di appartenenza».

A conclusione di un fenomeno così complesso, Paolo Maria Marianeschi, nel libro citato, afferma: «Dal punto di vista scientifico positivo il fenomeno non ha al momento una interpretazione etiopatogenetica ed alcuni caratteri di esso, come la somatizzazione figurata o la neoproduzione di tessuto cutaneo senza base anatomo-funzionale, probabilmente, non avranno mai una spiegazione scientifica adeguata, in quanto contrari alle elementari ed universali leggi di natura. In prospettiva mistica le "ferite" spontanee della crocifissione di Cristo si presentano come un epifenomeno di una condizione spirituale cristocentrica caratterizzata in modo specifico dalla coscienza di partecipare alla sofferenza redentiva cristiana nella forma particolare dello sperimentare, in modo analogico, lo stato di "vittima per il peccato" accettato dal Cristo per la salvezza di tutti gli uomini. (...) La stimmatizzazione somatica autentica non è né segno di malattia, né di eccezionali facoltà psicosomatiche o spirituali, bensì appare un segno divino che supera le capacità naturali nella "sostanza stessa del fatto"» (cfr. p.175ss.).


LACRIME E SUDORE DI SANGUE

Consistono nell'uscita in quantità apprezzabile di liquido sierico (sangue) attraverso i pori della pelle, particolarmente di quelli della faccia, e attraverso lacrime (mucosa delle palpebre). Sembra un fenomeno in qualche modo naturale, riconnesso a ciò che viene chiamato "ematidrosi", già noto ai tempi di Aristotele. Per quanto naturale, il fenomeno è comunque inspiegabile da un punto di vista medico. Per quanto riguarda la teologia, il fenomeno non oltrepassa le forze naturali diaboliche e rientra nelle grazie gratis datae; infatti, non pare che le lacrime e il sudore di sangue siano per sé santificanti per colui che li patisce e, senza dubbio, non entrano nello sviluppo ordinario e normale della grazia.