00 07/03/2017 16:12
I Domenica di Quaresima

Quaresima: nel ‘deserto’ con Gesù!




Siamo entrati nel tempo di Quaresima e la Chiesa ci avverte che ‘la liturgia quaresimale guida alla celebrazione del Mistero pasquale: la Passione, Morte e Resurrezione di Gesù, nostro Signore, è la sostanza della nostra fede cristiana, un Mistero di infinito Amore.

Non permettiamo che possa essere disperso nel nulla delle notizie, da cui siamo sommersi ogni giorno, che, dopo comunque dopo pochi minuti, non si ricordano più, a meno che non si riferiscano a fatti gravi che feriscono profondamente o ci toccano direttamente.

L’umanità oggi è spesso stordita dalle tante parole, che sono solo rumori, e continuamente ci intossicano. Dalle TV che ne sono un fiume ininterrotto, giorno e notte, al nostro chiacchierare che il più delle volte contiene poco o nulla che faccia bene. Basta assistere, tante volte, ai dibattiti: un tale intersecarsi di parole che alla fine non capisci neppure quello che viene detto … tanto meno se porta con sé qualcosa di buono, senza considerare quando arrivano solo le invettive di chi urla di più. Credo che si parli troppo e, di buono, si comunichi poco, in famiglia e tanto meno nella società, dove ci augureremmo tutti – penso - che i nostri politici parlassero di meno e operassero di più il bene della comunità. Ma, purtroppo, non è così. Continuiamo ad assistere ad alterchi infiniti, su fatti o meglio interessi di singole persone, mettendo in disparte il bene pubblico.

Di conseguenza interpretiamo la nostra esistenza da sbandati, vivendo molte volte un’insicurezza, un’ansia ed un pericoloso isolamento, che altro non sono che il vagare senza silenzio, senza consapevolezza e verità, per le vie del mondo.

Si parla troppo e si combina poco per la vita: proviamo dunque a dare più spazio al silenzio e ad avere il controllo della parola, in modo che nulla sfugga di inutile e tantomeno di offensivo, ma se possibile, tutto contenga verità e amore. Come farebbe bene tanta gente a tacere … e d’altra parte, come sarebbe necessario che chi ha del bene da comunicare parlasse!

Allora occorre davvero pregare che Dio ci aiuti a sentirlo vicino, a dialogare nella preghiera con Lui, ad essere capaci di penitenza, togliendoci di dosso tante cose inutili, se non dannose, trasformando il nostro esistere in gesti concreti di bontà, che ci scrostino l’egoismo, vera patina di morte, e facciano trasparire così la nostra vera realtà di ‘figli adottivi’ di Dio, che vogliono essere ‘buoni come il loro Padre, che è nei Cieli’.

Il Vangelo di oggi ci ricorda che occorre lasciarci condurre dallo Spirito nel deserto con Gesù.

Lui vi stette per quaranta giorni, senza mangiare, in continua e profonda preghiera, come a farsi modellare dal Padre su Chi Lui era veramente, su come fondare la Sua Chiesa, annunciare il Suo Regno, sul come fare la volontà del Padre suo, fino in fondo, senza mai tradirla, a costo di finire sulla croce, se così a Lui fosse stato gradito.

Racconta il Vangelo: “In quel tempo Gesù fu condotto nel deserto per essere tentato dal diavolo. E, dopo aver digiunato per quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: ‘Se sei il Figlio di Dio, dì che questi sassi diventino pane’. Ma Egli rispose: ‘Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio’.

Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse: ‘Se sei il Figlio di Dio, gèttati giù, poiché sta scritto: ‘Ai Suoi angeli darà ordine a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia ad urtare contro un sasso il tuo piede’. Gesù gli rispose: ‘Sta anche scritto: ‘Non tentare il Signore Dio tuo’.

Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: ‘Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai’. Ma Gesù gli rispose: ‘Vàttene, satana! Sta scritto: ‘Adora il Signore tuo Dio e a Lui rendi culto’.

Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servirono”. (Mt. 4, 1-11)

Sono davvero, se le consideriamo bene, le tre grandi tentazioni dell’uomo di tutti i tempi: fame di successo, sete di potere, voglia di prestigio.

Sono i grandi mali che la Quaresima invita ad allontanare da noi, come fece Gesù, e che tutti i Santi e quanti aspirano alla santità hanno calpestato, con la stessa decisione di Gesù. Sono e possono essere i grandi mali che dominano il mondo e a cui tutti siamo tentati.

Anche noi veniamo corteggiati ogni giorno da Satana, in mille modi, e può persino accadere che mascheriamo il nostro subdolo egoismo con una presunta ‘volontà di Dio’.

Il ‘deserto’ quaresimale deve far nascere dei salutari dubbi:

Siamo sicuri di vivere secondo Dio? Siamo certi di percorrere le vie sulle quali il Signore ci chiede di camminare, per vivere il nostro ‘sì’ a Lui? ………È il primo passo per la conversione…

C’è in giro un gran desiderio e bisogno di cambiamento, non fuori di noi soltanto, ma ‘dentro di noi’, seguendo le piste di Gesù: il silenzio, la preghiera, la penitenza, uniche vie capaci di strapparci di dosso i troppi stracci che impediscono di camminare nella verità, libertà, carità, santità!

La Quaresima, se vissuta con Grazia ed impegno, con la preghiera, la penitenza, la Parola di Dio, invita a smascherarli, per essere liberati. Santa Quaresima, dunque! … e, insieme, preghiamo:

“Pietà di me, o Dio, secondo la Tua Misericordia:

nella Tua grande bontà, cancella il mio peccato.

Riconosco la mia colpa, il mio peccato mi sta sempre davanti.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,rinnova in me uno spirito saldo.

Rendimi la gioia di essere salvato e sostieni in me un animo generoso.” (Salmo 30)

Antonio Riboldi - Vescovo