00 10/12/2010 23:23
A partire dal nostro battesimo, lo Spirito Santo è venuto ad abitare nel nostro corpo come in un Tempio. Questa inabitazione dello Spirito non ha un carattere passivo ma dinamico; in altre parole: lo Spirito dimora in noi non come se fosse depositato, ma come nel centro direttivo di tutta la nostra personalità: "Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio" (Rm 8,14). Lo Spirito prende dimora in noi per guidarci nelle varie circostanze della vita. Lo Spirito ci guida mediante le virtù teologali, mediante i doni e i carismi. Parlando in particolare dei doni, la Scrittura ne enumera sette che rappresentano le operazioni più basilari dello Spirito nell'interiorità umana. Il profeta Isaia si esprime infatti così: "Su di lui si poserà lo Spirito del Signore, Spirito di sapienza e di intelligenza, Spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore" (Is 11,2). Lo Spirito che si posa sul Messia si manifesterà con queste fondamentali operazioni; secondo il testo ebraico sono sei, mentre la traduzione greca dei LXX spiega che il "timore del Signore" contiene anche il dono della "pietà". Si completa così il sacro settenario, riaffermato dall'Apocalisse giovannea: "I sette spiriti che stanno davanti al trono di Dio" (Ap 1,4); e ancora: "Così parla Colui che possiede i sette spiriti di Dio" (Ap 3,1). Il quadro delle operazioni dello Spirito si completerà con Is 61,1-3, mediante i doni carismatici che abilitano il Messia (e i suoi Apostoli) non solo ad annunciare autorevolmente il regno di Dio, ma anche a leggere nei cuori, a compiere esorcismi e guarigioni. I doni carismatici, però, non sono dati a tutti; i sette doni di cui parliamo sono infusi in tutti i battezzati. Cercheremo di capire, alla luce dell'insegnamento biblico, cosa sono e come agiscono nella nostra interiorità.
La vita interiore del battezzato è toccata da questi sette doni in due principali facoltà: la mente e la volontà.
   Quattro di essi agiscono sulla mente: sapienza, intelletto, consiglio e scienza (o conoscenza); tre invece influiscono sulla volontà: fortezza, timore di Dio e pietà.
Il settenario isaiano si apre con la menzione di questo dono.
   La Scrittura si riferisce ripetutamente a questo dono dello Spirito, considerandolo come necessario per conoscere Dio e il suo volere. I passi biblici relativi a questo tema sono abbastanza numerosi, e questo fatto già dimostra di suo quale importanza rivesta il dono della sapienza nel quadro della rivelazione.


:::::::::::::::::::