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"Nello stesso modo in cui furono distrutti quei regni (quello dei babilonesi dai persiani, quello dei persiani dai greci, quello dei greci dai romani) che erano esistiti prima dell’Impero Romano, così l’Impero Romano sarà distrutto dall’Anticristo".

S. Giovanni Crisostomo
Omelia su II Tessalonicesi

 

"[...] dichiariamo ciò che gli autori ecclesiastici ci hanno tramandato: alla consumazione del mondo, quando il Regno dei Romani sarà stato distrutto, quando dieci re avranno diviso fra di loro il territorio dei Romani, ne sorgerà un undicesimo [re] da un piccolo regno... quando [quest’ultimo, cioè l'Anticristo] avrà vinto tre dei dieci re, gli altri sette re si assoggetteranno al vincitore".

S. Girolamo
Corpus Christianorum, Series Latina, Vol. LXXV A, S. Heironymi Presbyteri Opera, Pars I, Commentariorum in Danielem

 

"...bisogna sapere che nelle lettere divine [la Scrittura], lo Spirito Santo ci ha dato sei segni sicuri riguardanti la venuta dell'Anticristo: due che precedono l'Anticristo stesso, cioè la predicazione del Vangelo in tutto il mondo e la desolazione dell'Impero Romano; due [segni] concomitanti, cioè la predicazione di Enoch ed Elia e la massima e ben nota persecuzione, ed anche che il sacrificio pubblico cesserà completamente; due [segni] successivi, naturalmente, la morte dell'Anticristo dopo tre anni e mezzo e la fine del mondo..."

S. Roberto Bellarmino
Bellarmini, Opera Omnia, Disputationum Roberti Bellarmini; De Controversiis
Christianae Fidei, Tomus Primis, Liber Tertius, De Summo Pontifice

 

"Giovanni, il discepolo del Signore, nell’Apocalisse ha parlato di ciò che accadrà negli ultimi tempi e dei dieci re che sorgeranno allora, fra i quali sarà stato diviso l’impero che ora domina [l’impero romano]. Egli ci spiega quali saranno le dieci corna che vide Daniele. [...] colui che deve venire [l’Anticristo] ne ucciderà tre [re], sottometterà gli altri al suo potere e sarà egli stesso l’ottavo fra di loro. Ed essi devasteranno Babilonia, la daranno alle fiamme, consegneranno il loro regno alla bestia e perseguiteranno la Chiesa. Dopo di ciò essi saranno distrutti dalla venuta di nostro Signore".

S. Ireneo [h, j]
"Contro le eresie", libro V, cap. XXVI,1
Ante-Nicene Fathers, Vol. 1, edited by Alexander Roberts, D.D. & James Donaldson, LL.D., Wm. B. Eerdmans Publishing Company

 

"La testa d’oro dell’immagine del leone [in Daniele capp. 2 e 7] indica i babilonesi; il petto e le braccia d’argento e l’orso rappresentano i persiani e i medi; il ventre e le cosce di bronzo e il leopardo stanno a significare i greci, che mantennero la sovranità dal tempo di Alessandro; le gambe di ferro e la bestia spaventosa e terribile simboleggiano i romani, che esercitano la sovranità attualmente; le dita dei piedi, che erano in parte d’argilla e in parte di ferro, e le dieci corna erano emblemi dei regni che devono ancora sorgere; l’altro piccolo corno che spunta fra di esse indica l’Anticristo in mezzo a loro [fra quei dieci regni]; la pietra che percuote la terra e porta il giudizio sul mondo è Cristo. [...]".

S. Ippolito [h, j]
On Christ and Antichrist, 28
Ante-Nicene Fathers, Vol. 5, edited by Alexander Roberts, D.D. & James Donaldson, LL.D., Wm. B. Eerdmans Publishing Company

N.B.: nella traduzione di questo brano, le citazioni bibliche di S. Ippolito sono state adattate in base alla Bibbia della CEI.

 

Vediamo ora alcuni brani che sono incentrati sulla figura di questo re francese che sarà a capo dell’Impero Romano verso la fine dei tempi:

 

"Alcuni dei nostri Dottori

  • affermano che un re dei Franchi possiederà l’intero Impero Romano. Sarà il più grande e l’ultimo di tutti i monarchi. Dopo aver saggiamente governato il suo regno, alla fine andrà a Gerusalemme e deporrà il suo scettro e la sua corona sul Monte degli Ulivi. Subito dopo, verrà l’Anticristo".

    Abate Adso [a, c, g]
    Corpus Christianorum, Continuo Mediaevalis, vol. 45

     

    "Alcuni Dottori

  • in verità dicono che uno dei re dell’Impero dei Franchi lo possiederà nella sua interezza, questo Re vivrà nell’ultimo periodo e sarà il più grande e l’ultimo dei re. Egli dopo aver governato felicemente il suo Regno, andrà a Gerusalemme e deporrà scettro e corona sul Monte degli Ulivi. Sarà l’ultimo e il più perfetto [Imperatore] dell’Impero Romano e Cristiano. E subito dopo, secondo la frase di Paolo, essi [i Dottori] dicono che verrà l’Anticristo…"

    S. Anselmo
    Corpus Christianorum, Continuo Mediaevalis, Liber Anselmi De Anticristo

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    [*] Lat. "Doctores" = eminenti insegnanti della fede cristiana; N.d.R.

     

    Si noti che anche San Rabano Mauro conferma la tradizione di questo monarca francese (Grande Monarca) che regnerà sull’Impero Romano "verso la fine dei tempi":

     

    "I nostri principali Dottori

  • sono concordi nell’affermare che verso la fine dei tempi uno dei discendenti dei re di Francia regnerà su tutto l’Impero Romano; e che egli sarà il più grande dei monarchi francesi, e l’ultimo della sua stirpe. Dopo aver governato bene il suo regno, andrà a Gerusalemme e lì deporrà scettro e corona sul Monte degli Ulivi. Questa sarà la conclusione dell’Impero Romano e Cristiano".

    S. Rabano Mauro [a, c]
    Edizione latina degli scritti di Rabanus, a cura di Georgius Colvenerius, 1647

     

    [*] Lat. "Doctores" = eminenti insegnanti della fede cristiana; N.d.R.

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    Accenna anche San Beda nei suoi scritti[4] ad un re "di spirito fermo" che sarà "re dei Romani e dei Greci". Il re dei Romani - dice San Beda - "avocherà a sé l'intero dominio delle terre, [...] distruggerà tutti i templi dei falsi dei ed esigerà il battesimo di tutti i pagani", grazie a lui "la Croce di Cristo sarà eretta su tutti i templi" e alla fine del suo regno andrà "a Gerusalemme e lì, deponendo il suo diadema, consegnerà a Dio Padre e a Suo Figlio Gesù Cristo il Regno Cristiano".