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L'evoluzione di tutte le specie da un Antenato Comune.

La teoria dell'evoluzione dimostra che il principio di adattamento all'ambiente può essere riscontrato solo all'interno della stessa specie, passando da una generazione all'altra, ma non da una specie inferiore ad una superiore. Pur appartenendo all'Ordine dei Primati, la specie Homo Sapiens non discende dai Primati Superiori, come i gorilla e gli scimpanzé, parenti più prossimi, ma costituisce una specie a sé stante.

Questa tesi è stata confermata, recentemente, dagli studi di Neurofisiologia Comparata che hanno riscontrato una netta differenza qualitativa tra il mesencefalo dell'Uomo e quello degli altri Primati Antropoidi.

Nello specifico, la corteccia neurocorticale della specie umana presenta una fitta interconnessione neurale e due aree che sono del tutto assenti nel mesencefalo delle scimmie: le aree di BROCA e di WERNICKE, deputate alla produzione ed alla decodificazione del linguaggio semantico.

Tali aree non sono il prodotto della evoluzione, ma il frutto di uno specifico corredo cromosomico: poiché l'Ordine dei Primati è antecedente alla comparsa della specie umana, bisognerebbe giustificare perché le scimmie non abbiano sviluppato la capacità di usare il linguaggio verbale che, nella specie umana è databile a soli 200mila anni fa.
[Modificato da Credente 02/02/2021 17:56]