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Lunedì 29 agosto 2016 - Martirio di San Giovanni Battista

*Giovanni Battista gli diceva: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.*

L'atteggiamento di chi ascolta è sempre positivo. Ascoltare per meditare e riflettere è sempre cosa buona. Il mettere in pratica ciò che ci viene detto è però ben altra cosa. Quando qualcuno ci dice che sbagliamo a fare qualcosa, solitamente ci arrabbiamo perché prendiamo l'appunto come un giudizio non solo al nostro operato, ma alla nostra persona. Restare perplessi se ci viene detto che sarebbe giusto fare una determinata cosa in altro modo è normale, ma non per questo dobbiamo sentirci giudicati. Se una persona che stimo, che so amica, che mi vuole bene mi esprime un suo dubbio su un mio atteggiamento o comportamento, non mi sento giudicato, ma cerco di riflettere su quello che mi ha detto, anche se ciò che mi ha espresso dovesse essere lontano mille miglia dal mio modo di pensare. Giovanni con pacatezza e moderazione ha avuto il coraggio di dire ad Erode ciò che stava sbagliando, attirandosi le ire di molti, ma non per questo rinunciando ad esprimere il proprio parere con determinazione, anche a costo della propria vita. Erode, dal canto suo, si è rivelato attento alle critiche, ma purtroppo debole nel non voler cambiare e soprattutto incapace di contrastare chi voleva il male di Giovanni. Chi vogliamo essere noi? Giovanni, Erode, Erodiade oppure uno che ascolta le critiche, ci riflette e cerca di cambiare? A te la scelta !!!