00 05/10/2010 12:02

- S.E.R. Mons. Ignatius Ayau KAIGAMA, Arcivescovo di Jos (NIGERIA)

1. Il Sinodo sulla Parola di Dio offre a oltre un miliardo di cattolici la possibilità di sviluppare una devozione più profonda per le Sacre Scritture; di essere un “vangelo vivente” per gli altri.
2. Il segno della croce sulla fronte, sulle labbra e sul cuore alla lettura del Vangelo significa che la Parola deve essere assorbita dalla mente, radicarsi nel cuore ed essere proclamata. L’effatà al battesimo, che significa ascolto e proclamazione, deve diventare parte integrante del battesimo.
3. In Africa diciamo che Dio ci ha dato due orecchie e una sola bocca per ascoltare di più. Il progresso tecnologico può rendere molto difficile l’ascolto. La distrazione causata dalla povertà e dalla preoccupazione per le cose essenziali della vita, ma anche l’eccessiva ricchezza, rendono molto difficile ascoltare durante la Messa. I Pastori dovrebbero parlare dei fedeli e delle sfide a più livelli della loro vita nell’omelia.
4. La parola di Dio deve fornire gli ingredienti per una vita cristiana autentica. È però triste che, quando sorgono questioni etniche o politiche, anche coloro che condividono la stessa Parola di Dio e l’Eucaristia prendano violentemente in mano le armi gli uni contro gli altri: o la Parola non ha nessuna importanza nella loro vita, oppure è superficiale a causa di pratiche sincretistiche e l’appartenenza anche ad altri culti.
5. Suggerimenti: I Pastori devono insegnare la lettura personale delle Scritture, affinché i cristiani vi possano trovare Gesù come dialogo con Dio. In Nigeria incoraggiamo a possedere la Bibbia anche coloro che non sanno leggere. In alcuni casi è un pre-requisito per il battesimo, il matrimonio e la cresima. Esortiamo i cattolici che ne hanno i mezzi a donare delle Bibbie, i genitori a regalare la Bibbia ai figli per il battesimo e a custodirla, poi, per il bambino fino a quando saprà leggere. Incoraggiamo a custodire e a condividere la Bibbia in casa e tra i membri della famiglia. Le edizioni cattoliche della Bibbia sono costose e dovrebbero essere rese disponibili e abbordabili con la traduzione in un numero maggiore di lingue indigene. È necessario formare insegnanti della Bibbia, catechisti e traduttori. Dovrebbe esservi una catechesi biblica settimanale, come quella del Santo Padre. I movimenti ecclesiali dovrebbero iniziare gli incontri leggendo la Bibbia. La condivisione del Vangelo nel vicinato deve essere incoraggiata. La lettura personale quotidiana di passi della Bibbia può radicare il cristiano nei valori del Vangelo e portare una trasformazione economica, politica e sociale a casa e sul lavoro.