00 07/01/2012 21:31

Ricorda l’opera di Dio e benedici il suo nome

Preghiera comunitaria carismatica

 

La preghiera comunitaria carismatica con cui inizia il secondo giorno della conferenza si apre con il desiderio di benedire e glorificare il Signore. Un motivo in più per farlo – sottolinea Piergiorgio Merlo – il Signore ha voluto donarcelo, durante la preparazione al servizio di animazione per questa preghiera, con questa parola: «Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco, per far loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte. Di giorno la colonna di nube non si ritirava mai dalla vista del popolo, né la colonna di fuoco durante la notte.» (Es 13, 21-22)

La preghiera prosegue con canti di benedizione, mentre cresce nell’assemblea il desiderio di posare lo sguardo sull’opera di Dio nella vita di ciascuno. I presenti vengono invitati a contemplare i passi del Signore che in punta di piedi entra ogni mattina nella propria vita.Per meglio farlo chiedono aiuto allo Spirito Santo, affinché il peso dei fardelli della vita di ciascuno lasci il posto alla gioia ed allo zelo per la casa di Dio.

L’invocazione dello Spirito, espressa dall’assemblea prima con le parole e poi con il canto, lascia il posto ad un prolungato canto in lingue, carico di memoria e benedizione: “Benedici il Signore anima mia, non dimenticare tanti suoi benefici”

Mentre la preghiera prosegue in un clima di lode, suscitata dalla profonda convinzione che il Signore guidi i passi di tutti e di ciascuno, è Maria che fa “capolino” nelle parole dell’evangelista Luca: «Allora Maria disse all'angelo: "Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?". Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio". Allora Maria disse: "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola". E l'angelo si allontanò da lei.» (Lc 1, 34 ss).

Con questa parola, commenta Merlo, Maria ci aiuta a comprendere che si risponde alla grandezza di Dio con la disponibilità del proprio cuore a servire il progetto di Dio, confidando nell’onnipotenza di Dio.

Sandro Gallo