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NEOPAGANESIMO

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    00 05/09/2010 18:07
    Vi sono sempre stati e vi sono nel mondo, molti tentativi di una "fede" anticristiana che vuole sopravvivere ed anzi riaffermarsi.
    Il Cristianesimo ha demolito nel corso dei secoli molte falsità e superstizioni nonchè molti culti inumani e di asservimento alle forze occulte, spesso sostituendo a quella cultura negativa, la propria cultura di fede vera.

    Ma gli antichi retaggi della cultura pagana, si sono ripresentati nelle forme più accattivanti anche ai nostri giorni passando per innocui e perfino utili racconti, giochi, esperienze, strumenti, che instillano nelle menti impreparate le idee di un paganesimo strisciante.

    Cercheremo di  presentare degli studi condotti in questo settore spesso ignorato dagli stessi credenti e che subdolamente reintroducono ai nostri giorni una cultura e una prassi che doveva essere ormai solo un ricordo del lontano passato
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    [Modificato da Credente 05/09/2010 18:18]
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    00 05/09/2010 18:19
    La saga di Hanry Potter
    di Patrizia Stella
     
     
    Sono apparsi recentemente articoli e recensioni, anche a firma di autori cattolici, quali Michele Dolz sulla rivista “Studi cattolici”, che decantano le meraviglie educative contenute nelle circa 3.300 pagine dedicate a Harry Potter e alle sue magiche imprese, definendole addirittura: “La più grande opera mai scritta sulla crescita e l’educazione”.  
    Accanto a queste voci osannanti che accomunano il lavoro della Rawling a quello di Tolkien, esistono altre voci che la critica dominante ignora o mette sotto silenzio, voci che, come quelle della sottoscritta, non hanno timore di rilevare la preoccupante negatività di un’opera che rischia di essere complice di una secolarizzazione neo-pagana sempre più invadente nella cultura occidentale. Confesso sinceramente di non aver letto il romanzo (del resto per affrontare la lettura di tremila e trecento pagine occorre una buona dose di tempo e di eroismo), ma ho visto il film che ad esso si ispira, pertanto la mia contestazione non riguarda il valore letterario dell’opera, ma la pretesa che il suo contenuto sia educativo, anzi addirittura mezzo di formazione per le giovani generazioni. Mi limito perciò a qualche spunto di osservazione e di riflessione:
     
    1) I personaggi si muovono in un ambiente del tutto surreale e sensazionale, animato non tanto da fatine, gnomi o, tutt’al più, da streghe cattive, come nelle favole della nostra infanzia dove però i personaggi si muovevano in un ambiente umano e normale, bensì da mostri orribili e deformi che, assieme a Harry Potter, sono i veri protagonisti del racconto, il tutto reso ancor più impressionante dagli effetti speciali. Applicando la machiavellica frase “il fine giustifica i mezzi”, si vuol giustificare la saga pagana di maghi e di esseri sovrumani che usano poteri prodigiosi ma oscuri col fatto che nella lotta tra il bene e il male alla fine il bene prevale e trionfa. Ma di che bene si tratta? La mia impressione è di trovarmi di fronte a un bene generico, buonistico, che non si impone alla coscienza e quindi non agisce come elemento di formazione. Un bene che, oltretutto, non potrà mai essere tale, se non altro perché il protagonista che lo compie, Harry Potter, è egli stesso un mago e quindi adopera uno strumento, la magia, di per sé stesso negativo, proponendosi come modello per le nuove generazioni, alle quali non resta altro, se non vogliono essere emarginate, che imitarlo. Imitare le “gesta eroiche” di un mago che si muove in un mondo fuori della realtà rappresenta veramente uno strumento adeguato di educazione?
    2) Questa rappresentazione di situazioni abnormi, fuori della vita di tutti i giorni, perciò inimitabili, quand’anche fossero a lieto fine, rischiano di indurre i ragazzi al rifiuto della realtà quotidiana fatta normalmente di piccole cose, di piccoli sacrifici, di piccoli doveri, di piccole azioni ecc. per essere invece catapultati verso una ricerca spasmodica di qualcosa di sensazionale, di stravagante, di magico, che rischia di creare in loro una situazione di schizofrenia irreversibile con manifestazioni di irrazionalità incontrollate e pericolose che possono indurre all’uso di droghe, anche tra i giovanissimi.
     
    3) Gli entusiasti del romanzo vedono nella gesta dei protagonisti perfino un messaggio religioso, pur senza alcun riferimento a Dio. E così c’è già chi ritiene “politicamente corretto” nell’attuale clima di secolarizzazione sempre più strisciante, sostituire Dante (da anni già trionfalmente emarginato) con Tolkien nei programmi scolastici, e addirittura le saghe magiche della lotta tra il bene e il male, alla lezione di religione. Si potrà mai parlare di risultato educativo quando si arriva a sopprimere la dimensione religiosa sostituendola col magico e il sensazionale, in pratica col mondo dell’occulto?
    4) Insomma, per essere molto concreti, cosa effettivamente imparano i ragazzi da romanzi come questo? A volersi più bene in famiglia? A studiare di più? Ad aiutare il prossimo nelle varie necessità? A vivere le virtù umane, che quasi mai si esprimono in imprese stravaganti e rumorose, ma nelle piccole azioni della vita quotidiana, quali la pazienza, la sincerità, la lealtà, la puntualità, l’ordine ecc.!?  
    I frutti che si stanno raccogliendo da romanzi o film del genere sotto tutti sotto i nostri occhi: in dieci anni i pagani dichiarati sono quadruplicati, la stregoneria sta diventando una moda prorompente, anzi un affare sempre più vantaggioso a tal punto che l’esoterismo e l’occultismo alimentano un giro d’affari da 500 milioni di euro, tutti sottratti al fisco, mentre le chiese sono sempre più disertate e la preghiera cristiana sostituita da invocazioni e rituali magici, a tal punto che perfino le feste cristiane, quali il Natale, sono diventate solo le feste di Babbo Natale e in particolare della befana.
    Dà fastidio oggigiorno sentir parlare di diavolo e di possessione diabolica, eppure quasi tutti gli esorcisti sono d’accordo nell’affermare che la prima porta di accesso per far entrare il diavolo in una persona, in una famiglia o nella società è proprio la magia, anche per gioco. E sappiamo che il diavolo è astuto nell’illudere le sue vittime ma poi… che vendette terribili tiene in serbo, con il risultato che, oltre a vivere male su questa terra, si rischia di giocarsi l’anima per tutta l’Eternità!  Non per nulla i Vescovi nominano ogni anno un numero sempre maggiore di esorcisti.
    In conclusione, i problemi della vita non vanno né affrontati né risolti con la magia e l’esoterismo ma semmai, con le armi della fede e della preghiera che esigono pazienza, umiltà, costanza, ma non lasciano mai le persone a mani vuote. La preghiera ripaga sempre: ripaga subito con tanta pace, serenità, gioia e abbandono alla volontà di Dio, e ripaga col tempo ottenendo spesso da Dio, per intercessione di Maria Vergine, proprio quelle cose che si impetrano, anche umane, quali un lavoro, una casa, una guarigione ecc. 
    Pertanto, questa valanga di messaggi neo-pagani offerti in vari modi soprattutto ai giovani, dovrebbe essere boicottata dal cristiano il quale non deve mai cessare di essere “segno di contraddizione” in mezzo alle insidie e alle lusinghe del mondo.
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    00 05/09/2010 18:23
    SIMBOLISMI ED OCCULTO - (24 ottobre, h.01.58) - Il 31 ottobre, è una data importante non soltanto nella cultura celtica, ma anche nel satanismo. E’ uno dei quattro sabba delle streghe. I primi tre segnavano il tempo per le stagioni “benefiche”: il risveglio della terra dopo l’inverno, il tempo della semina, il tempo della messe. IL quarto sabba marcava l’arrivo dell’inverno e la “sconfitta” del sole, freddo fame, morte. La festa cattolica di Tutti I Santi non è legata ad Halloween, è stata instaurata da Papa Gregorio IV nell’anno 840, originariamente si celebrava nel mese di maggio e non il 1° novembre. Fu nel 1048 che Odilo de Cluny decise di spostare la celebrazione cattolica all’inizio di novembre al fine di detronizzare il culto s »Samhain. In inglese la vigilia si chiama “All Hallowed Eve”, che divenne poi Halloween. “Halloween è un fatto di cultura, è una forma di colonizzazione economica del nostro paese, ( e di tutti gli altri). è un espediente commerciale, è voglia di divertirsi, è la notte dove tutto è permesso, è un modo per intrattenere i bambini, quindi… HAPPY HALLOWEEN! Con queste espressioni o con chissà quali altre e con questo augurio ci si accinge ad addobbare negozi, organizzare feste, insegnare l’inglese ai bambini in modo divertente, o improvvisare qualche mascherata a scuola, o in ufficio”. Intanto «IL MIO POPOLO PERISCE PER MANCANZA DI CONOSCENZA» (Osea 4,6), come accade per la magia e tutto quanto gli ruota intorno tra cui anche la new e next age (pranoterapia, fiori di bach, piramidi, profumoterapia, musicoterapia, corsi reiky, ecc): la maggior parte delle persone anche cattoliche, non sanno che si viola l’A.B. delle regole fondamentali del rapporto con Dio: il primo comandamento: “Non avrai altro Dio all’infuori di me”.
    PRIMA DI AGIRE, CONOSCI!
     
    1. Il significato - Halloween è la forma contratta dell’espressione inglese “All Hallows’Eve day” che letteralmente significa vigilia d’ognissanti.
    2. La ricorrenza - Halloween, nonostante non lo si dica come invece si dovrebbe, è una ricorrenza magica (di fatto, la magia è esercitare potere, in modo occulto, nei confronti di qualcuno). Il mondo dell’occulto così lo definisce: “è il giorno più magico dell’anno, è il capodanno di tutto il mondo esoterico”, “è la festa più importante dell’anno per i seguaci di satana”.
    La Bibbia invece afferma: «Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il,dolce in amaro» (Isaia 5,20).
    3. La leggenda - L’antica leggenda irlandese racconta che Jack, un fabbro malvagio, perverso e tirchio, che una notte d’ognissanti, dopo l’ennesima bevuta viene colto da un attacco mortale di cirrosi epatica. Il diavolo nel reclamare la sua anima viene raggirato da Jack e si trova costretto ad esaudire alcuni suoi desideri, tra i quali di lasciarlo in vita, giungendo al patto di rinunciare all’anima del reprobo. Jack, ignaro dell’effetto della malattia, muore un anno dopo. Rifiutato in Paradiso, Jack non trova posto nemmeno all’inferno a causa del patto con diavolo. A modo di rito il poveraccio intaglia una grossa rapa mettendovi all’interno della brace fiammante a luogo della dannazione eterna. Con questa lanterna, Jack, fantasma, torna nel mondo dei vivi.
    4. La tradizione - Gli irlandesi, colpiti dalla carestia, immigrarono in America verso il 1850. Approdati nel nuovo mondo, trovarono un’enormità di zucche che, a differenza delle piccole rape indigene, erano sufficientemente grandi da essere intagliare. Così le zucche sostituirono le rape e divennero le Jack o’ lantern. Utilizzate la notte d’ognissanti perché si pensava di tenere lontani gli spiriti inquieti dei morti che tentavano, come Jack, di tornare a casa.
    I bambini oggi si travestono da spiriti inquieti, che non trovano “pace” né all’interno del Paradiso e fanno visita alle famiglie guidati dalla lanterna zucca e ottengono dolci in cambio della loro “benevolenza”. Trick-or-treat è l’usanza del “dolcetto o scherzetto”. Trick or treat letteralmente significa: “trucco o divertimento”, “stratagemma o piacere”, ma che ha il significato originale di “maledizione o sacrificio”.
    5. Fatti storici – La cupa leggenda di Jack occulta dei fatti storici e, in modo magico, mira a rievocarli. Alcuni secoli prima di Gesù Cristo, una setta segreta teneva sotto il suo impero il mondo celtico. Ogni anno, il 31 ottobre, giorno di Halloween, questa celebrava, in onore delle sue divinità pagane, un festival della morte. Gli anziani della setta andavano di casa in casa reclamando offerte per il loro dio e capitava che esigevano sacrifici umani. In caso di rifiuto, proferivano delle maledizioni di morte sulla casa, da qui è nato il “trick or treat”.
    6. Considerazioni riguardo la…
    Leggenda: questa è montata sulla duplice menzogna che l’uomo può essere più furbo del diavolo e che le porte degli inferi si chiudono a qualcuno. Inoltre si sviluppa secondo pratiche sataniche: chiedere al diavolo l’esaudimento di desideri, fare un patto col diavolo, il mandato satanico a manifestarsi agli uomini, ritualità esoterica.
    Tradizione: il fenomeno Halloween, nella tradizione, nei costumi e nel commercio, è un insieme di rituali e una pratica di stregoneria sia che chi lo faccia consapevolmente o no.
    Storia: la storia rivela come dietro il fenomeno Halloween ci sono stati rituali e sacrifici satanici, Ai nostri giorni sappiamo che i satanici praticano dei sacrifici umani durante questa notte.
    7. Attenzione: HALLOWEEN È SOSTANZIALMENTE MAGIA – S’impone un’irremovibile presa di posizione riguardo tutto ciò che ci viene propinato di Halloween e di magico in genere. Consideriamo che le parole che proclamiamo, i gesti che facciamo, gli sguardi che diamo non sono neutri ma significano la realtà spirituale che rappresentano.
    Genitori, stiamo attenti a permettere che i nostri bambini si abituino, o ancor peggio, si educhino all’occulto.
    Insegnanti, informiamoci sulle verità nascoste dietro la macabra creatività, potremmo scandalizzare, a nostra e a loro insaputa, gli alunni che ci stanno davanti. Certe filastrocche che i bambini devono imparare sono evocazioni dello spirito di morte.
    Giovani e meno giovani, siamo accorti a non avvinghiarci al mondo esoterico attraverso i rituali di massa che, nelle feste come quelle dedicate ad Halloween, ci vengono proposti. Alcuni balli di gruppo sono rituali di iniziazione satanica.
    Commercianti e venditori, abbiamo il coraggio di dire no a promuovere articoli che, dietro l’apparenza della mascherata, diffondono e creano mentalità esoterica. Molti oggetti venduti tra i prodotti di consumo sono amuleti, o loro riproduzioni, usati nelle pratiche di stregoneria.
    Cristiani non lasciamoci fuorviare da apparenti tradizioni e mode, ma teniamo alta la vittoria che ha sconfitto il mondo, la nostra fede (cfr 1Giovanni 5,4). Non dimentichiamo che le disastrose conseguenze dell’inalazione magica non sono immediate, ma si manifestano a distanza di anni in depressioni, crisi e violenze.
    8) I simboli – Pipistrelli, gatti neri, la luna piena, streghe, fantasmi…questi simboli hanno poco a che vedere con la vigilia di Samhain. Si tratta però di simboli usati nel mondo dell’occulto che hanno trovato un posto “naturale” alla “festa di Halloween”. Le notte di luna piena sono il momento ideale per praticare certi riti occulti. I gatti neri vengono associati alle streghe per superstizione, si credeva infatti che le streghe potessero trasferire il loro spirito in un gatto, e per questo ne avevano sempre uno. Ai pipistrelli vengono attribuite capacità occulte perché hanno caratteristiche di uccello (che non mondo occulto sono simbolo dell’anima) e di demonio (perché vivono nelle tenebre).
    Nel medioevo si credeva che spesso il diavolo si trasformava in pipistrello. Diviene così chiara la ragione per cui il pipistrello è diventato parte di Halloween. Le origini di Halloween sono strettamente connesse alla magia, alla stregoneria e al satanismo. Gli adepti del satanismo e della magia riconoscono nel 31 dicembre uno dei giorni più importanti dell’anno: la vigilia di un nuovo anno per la stregoneria. A causa delle sue radici e della sua essenza occulta Halloween apre una porta all’influsso occulto nella vita delle persone. L’enfasi di Halloween è sulla paura, sulla morte, sugli spiriti, la stregoneria, la violenza, i demoni. E i bambini sono particolarmente influenzabili in questo campo. Molti simboli sono chiarissimi in diversi prodotti anche alimentari, in questo periodo: svastiche, diavoli, ecc.
    La Parola di Dio, gli insegnamenti di tutta la tradizione cattolica, dalle prime comunità cristiane fino ad oggi sono chiarissimi, 150 sono i passi della Sacra Scrittura che dall’Antico (mai abolito da Gesù Cristo!) al Nuovo Testamento, vietano in ricorso più o meno inconsapevole a pratiche magiche, esoteriche, occultistiche, spiritiche e via dicendo. Ad esempio il Deuteronomio, al capitolo 18, versetti 9-14 dice: “Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano. Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti e gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore….tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, perché le nazioni di cui tu vai ad occupare in paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio”.
    In sostanza nella notte di Halloween, chi partecipa ai vari “festeggiamenti” che in un modo o in un altro più o meno inconsapevolmente sono veri e propri riti che mettono in contatto con gli spiriti che altro non sono che gli angeli decaduti: i demoni. Las struttura spirituale che circonda l’uomo, come creatura, infatti è molto semplice: c’è Dio, il Figlio unigenito Gesù Cristo, lo Spirito Santo (Dio uno e Trino), gli angeli (nelle varie gerarchie) e gli angeli decaduti, cioè i demoni con il loro capo: Lucifero, poi divenuto Satana. Poi ci sono le anime dei beati-santi; purganti e quelle dannate, all’inferno. L’uomo è uno spirito incarnato, composto da tre componenti distinte: anima, corpo e spirito.
    9. La Speranza – Nonostante l’amara realtà di fenomeni come quello di Halloween, dobbiamo dire della grande speranza che viene dalla fede cristiana: la sua Chiesa articolata in tante realtà anche nuove ed emergenti, lo Spirito Santo sta anche suscitando la nascita, la formazione e la crescita di comunità cristiane in seno alla chiesa Cattolica. Comunità che collaborano con Parrocchie portando nuova vitalità evangelica. Sempre più giovani, anche se questo i notiziari non lo dicono, man www.papaboys.it sì, stanno scoprendo e accogliendo Gesù, Signore Salvatore e Messia e vogliono dedicare a Lui la loro vita. Sempre più famiglie, dopo aver fatto esperienza dello Spirito Santo, desiderano vivere esperienze dove trovare nutrimento alla fame di comunione che oggi, il mondo denuncia.
    La fede è necessaria per vivere l’Amore di Dio ma non è sufficiente, ci vuole la Comunità, la Chiesa nelle sue articolazioni e varietà di carismi e chiamate.
    “Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, piuttosto denunciatele apertamente”. I papaboys vogliono fare la volontà di Dio e quindi fanno questa opera di informazione, doverosa, e crediamo utile, anche per le strutture stesso della Chiesa, spesso ignare di quanto sopra illustrato.
    Anche diversi vescovi nelle Diocesi italiane stanno diffondendo le informazioni riportate.
    Molti gruppi, movimenti, associazioni cattoliche, la notte del 31 ottobre si riuniranno in preghiera o organizzeranno feste cristiane alternative con la partecipazione di gruppi, cantanti o cantautori della musica cristiana contemporanea dei vari generi musicali e particolarmente, in quella occasione, di Lode e Adorazione contemporanea.
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    00 05/09/2010 18:23

    PARTE PRIMA

    I. HALLOWEEN

    Anche in Italia, purtroppo, la festa pagana di Halloween ha rotto gli argini e dilaga. E non solo tra i banchi di scuola! Questa "festa" impazza in tutta la penisola, dalle discoteche di Milano e Roma alle piazze di paese, dove si ricicla la leggenda della nobildonna Lucida che vendette l'anima al Maligno per mantenersi giovane e bella. I seguaci di Wicca, una religione neopagana in rapida scesa in Europa e Nord America, che venera le forze della natura e segue le antiche pratiche propiziatorie tipiche dei Druidi (antichi sacerdoti Celti), vede in Halloween una delle sue feste principali. Halloween era in origine un'antica tradizione celtica, nata dall'inquietudine del buio dell'inverno, radicata in tutte le società agricole, quando il raccolto doveva essere già nei magazzini e il bestiame al riparo.

    2. Le origini
    Il 1° novembre era il giorno più solenne dell'anno per i Celti (1)
    (1) Senza voler negare l'esistenza di alcuni valori umani nella cultura dei nostri antenati celti, dobbiamo tuttavia notare con Vittore Pisani che i sacrifici umani erano, "presso i Celti praticati con una frequenza che ha destato la meraviglia dei contemporanei", sacrifici che potevano andare fino all'antropofagia rituale. (V. Pisani, Le Religioni dei celti e dei baltoslavi nell'Europa precristiana, Istituto editoriale Galileo, Milano, 1950, pp. 41-44).

    che solevano fare le loro celebrazioni più importanti durante la notte dal 31 ottobre al 1 novembre, chiamata la notte di Samhaim, il quale era il "Signore della morte, il Principe delle Tenebre". I Druidi credevano infatti che, la veglia di questa festa, i morti dell'anno precedente tornassero sulla terra in cerca di nuovi corpi da possedere. (2)

    2) Era diffusa presso i Celti la credenza nella reincarnazione, cf. V. Pisani, La religione degli antichi Celti, in Storia delle religioni, II, Unione tipografico - Editrice torinese, Torino, 1962, p. 882- 883.

    Mentre i contadini spegnevano il focolare per allontanare questi spiriti, i Druidi si radunavano su una collina in mezzo alla querce per compiere la grande cerimonia notturna in cui, tra le danze e i canti, si offrivano dei sacrifici per fare paura agli "spiriti cattivi". Il mattino, dopo avere acceso il fuoco nuovo, i Druidi facevano il giro delle case portando le ceneri ardenti del fuoco presso le famiglie affinché tutti potessero riaccendere il focolare familiare. In questa occasione chiedevano delle offerte per il loro dio e proferivano delle maledizioni in caso di rifiuto. Donde il "trick or treat" (offerta o maledizione) (3)

    (3) Addolcito in Italia nella formula "scherzetto o dolcetto" (www.halloweeen.gozzilla.it).

    e le famose rape (oggi zucche) nelle quali bruciava il fuoco sacro. E l'usanza moderna di travestirsi nel giorno di Halloween? Viene dai tre giorni di festa che succedevano alla notte dei sacrifici: durante questi giorni, i Celti si mascheravano con le pelli degli animali uccisi "per esorcizzare e spaventare gli spiriti. Vestiti con queste maschere grottesche, ritornavano al villaggio illuminando il loro cammino con lanterne costituite da cipolle intagliate in cui erano poste le braci del Fuoco Sacro". (4)
    (4) Ibid.


    3. Morte e demoni
    Ovviamente, Halloween ci riporta in pieno paganesimo, un paganesimo mai sparito e che approfittò dello sconvolgimento religioso della Riforma per ritornare in "superficie": il 31 ottobre, vigilia della festa di Ognissanti (All Hallows' e' en in vecchio inglese), alcuni solevano festeggiare gli spiriti cattivi, lodando quando si opponeva alla bontà, alla bellezza di Dio, alla vita eterna... La Riforma protestante, portando con sé la perdita della fede e sopprimendo molte feste cattoliche (tra le quali la festa di Ognissanti), aveva deviato la pietà e quindi creato le condizioni favorevoli per tali cerimonie sacrileghe. Peggio ancora, la notte del 31 ottobre, capodanno dei Celti, è rimasta come il capodanno degli stregoni, perché è l'inizio di quanto è "cold, dark and dead..." (freddo, buio e morto...) e uno dei loro principali sabba ("Black Sabbath") (5)

    (5) Abbé P. François, Halloween..., in "Le Sel de la Terre", 2001, n. 38, p. 182.
    Può ahimè essere anche un'occasione speciale per i sacrifici, perfino umani e le Messe Nere. Halloween ha seguito i coloni anglosassoni (soprattutto irlandesi) nella loro conquista del continente americano e si è sviluppato nel Nuovo Mondo dove, nell'ultimo secolo, ha fatto la felicità di alcuni grandi negozianti, ai quali mancava, tra le vacanze estive e Babbo Natale, un'occasio¬ne per sfruttare lo spirito consumistico dei bambini.

    Ovviamente la Vecchia Europa non poteva rimanere a lungo senza adottare il nuovo "culto"; così vediamo diffondersi sempre di più da noi Halloween con il suo corteo di articoli, adorni in modo macabro con immagini di teschi (6)

    (6) Questo ci fa pensare al "grande uso che i Celti facevano dei crani dei nemici uccisi: sia che [...] li appendano al collo del cavallo [...] e poi li inchiodino dinnanzi alla porta di casa, sia che ne facciano coppe secondo la notizia di Sirio [ ... ]" (V. Pisani, La religione degli antichi Celti, in Storia delle religioni, II, Unione tipografico-Editrice torinese, Torino, 1962, p. 886.

    scheletri, streghe, ... Ho sotto gli occhi una tessera di "demone ufficiale 2000"; il bambino vi è invitato a firmare la seguente dichiarazione: "Faccio parte dei demoni della festa di Halloween 2000 e mi impegno a fare e dire tantissime cose mostruose". Poi viene la risposta: "Adesso che sci demone ufficiale, impara il linguaggio degli errori e svela il tuo lato demone!" Ecco la "demonopedagogia"! I bambini sono poi invitati a girare nella città, "con maschere e costumi mostruosi e terrificanti", (7) Ibid.

    bussando alle porte chiedendo spiccioli o dolcetti. Se le persone rifiutano, possono giocare loro qualche brutto scherzo, "come svuotare la pattumiera nel giardino". (8) Ibid.

    Così, astutamente, i fanciulli vengono invitati a travestirsi da strega, fantasma, morto vivente o demone in un nuovo carnevale, molto peggio del vecchio (perché per un bambino vestirsi da orso o da principessa può essere un gioco innocente).

    Qui si tratta di mirare direttamente al male, per partecipare, inconsapevolmente, alla celebrazione di una specie di festa liturgica neo paga¬na e addirittura satanica. I bambini vengono così resi più vulnerabili di fronte al tenebroso fascino del rock satanico che forse incontreranno una volta adolescenti. Noisy Mag, rivista specializzata nel "rock estremo" consacrava nel 2000 un dossier "Special Halloween" nel quale venivano condannati i tentativi fatti negli USA da "potenti lobbies affiliate alla destra ultraconservatrice" per vietare la celebrazione di Halloween. Noisy Mag affermava poi che, accanto alle processioni di bambini travestiti che bussano alle porte, Halloween continua ad "avere un'importanza tutta particolare presso i satanisti". Quindi l'articolista di questa rivista "hard rock" proseguiva con una descrizione dei riti luciferiani propri della "festa" chiamata da loro "Samhain" (9).

    (9) Noisy Mag, ott-nov. 2000, citato da Abbé C. Beaublat, Qui n'aime pas Halloween?, in "Le Sel de la terre", 2001, n. 38, pp. 185-186.

    Secondo 1'Encyclopoedia Britannica (10)
    (10) AA. VV., Encyclopoedia Britannica, Benton, London, XI, 1962, p. 106-107.


    la Chiesa tentò nel Medioevo di sradicare Halloween: tale fu lo scopo dello spostamento, ad opera di Gregorio IV nell'834, della festa di Ognissanti dal 13 maggio al 1 novembre. L'introduzione nel X secolo della festa di tutti i fedeli defunti avrebbe anche dovuto aiutare la sparizione della "festa delle streghe". Abbiamo visto che purtroppo questo scopo non fu totalmente raggiunto e adesso è necessaria una vigilanza particolare, perché per molti cristiani, il nome Halloween rischia di fare forte concorrenza alle belle e consolanti feste cristiane del 1 e 2 novembre.


    4. Halloween? No, grazie!
    Dalle primitive innocenti ragazzate, Halloween ha poi assunto nei fatti connotazioni molto negative, come manifestazioni del diavolo, apparizioni di fantasmi, scheletri ed altre creature maligne. Giustamente l'antropologa Cecilia Gatto Trocchi si chiede: "Che ne sarà della salute mentale e spirituale dei bambini fuorviati a scuola da tante maestre? (anche cattoliche!). Troppo horror per i bambini!" Condividiamo pienamente l'invito della studiosa ad educare i bambini al gusto del bello e ad evitare loro tutto ciò che sa di macabro e di pauroso. Quante mamme mi hanno poi portato i loro figli con seri disturbi malèfici, in conseguenza di tutto ciò! E a quanti giovani è capitata la stessa cosa!

    Halloween è un tipo di festa estranea alla nostra tradizione cristiana che ha valori immensi e che deve essere continuata. Quello dei defunti è un culto della nostra storia: è il momento in cui si apre la speranza per l'eternità. Un momento in cui il Signore ci fa comprendere che la vita è più ampia di quella terrena. Evitiamo, perciò, in ogni modo Halloween, noi e i nostri figli! In quella notte contrastiamo le zucche illuminate di Halloween mettendo sulle nostre finestre un bel cero benedetto ed impegnamoci ad onorare con suffragi e preghiere i nostri Morti.


    I POKÈMON

    INTRODUZIONE
    Questo gioco, prodotto nel Giappone dalla ditta Nintendo e influenzato dalla "mistica" giapponese (pagana), riporta un immenso successo commerciale mondiale: alla base una collana d'immagini collezionabili, poi i cartoni animati, riviste... Il successo è grande anche in Italia se consideriamo che gli sono consacrati non meno di 500 siti internet. Ma cosa è questo gioco?

    I. Mostri da combattimento
    "Pokémon" viene da "pocket monster" (mostri tascabili). I pokémon sono difatti delle creature irreali, mescolanza di caratteristiche animali, vegetali, minerali, psichiche... Gli eroi (due bambini e una bambina senza famiglia) devono catturare questi mostri e ammaestrarli alla lotta. Ogni mostro possiede la propria tecnica di combattimento: per esempio Pikachu sfinisce i suoi avversari tramite elettrochoc fulminei, Kadabra manda "onde di energia mentale alfa" che provocano violenti dolori di testa al nemico, Tentacool ferisce col suo acido pungente, Psyduck combatte con i poteri della psicocinesi e Drowzee divora i sogni del suo avversario Che brutti nomi, direte. Ma le immagini sono più brutte ancora: una vera gara di bruttezza: voluta sproporzione delle forme, mescolanza contro natura dei tre regni naturali, mostruosità come Exeggutor e Dodrio che hanno tre teste, Machamp che ha quattro braccia, ecc. D'altra parte i pokémon familiarizzano il bambino con l'argomento della clonazione: per esempio Kabuto è presentato come "risorto da un fossile"; Mewtwo è stato "creato da uno scienziato dopo anni di orrenda congiunzione genetica e esperi-menti d'ingegneria sul DNA" .

    Vedendo che i pokémon possono essere clonati, l'idea del clonaggio può insinuarsi così agevolmente nella mente dei bambini. L'evoluzionismo non è dimenticato: molti pokémon hanno infatti la facoltà di trasformarsi in un essere più potente. A questo proposito, notiamo nel gioco una forte insistenza sulla "potenza", sulla volontà di dominare a scapito di quelli che sono "orribilmente deboli". C'è in questo gioco una specie di culto della forza che ci ricorda un po' i "giochi" dei gladiatori dei circhi romani.

    La vita dei pokémon si riassume a una lotta la cui sola legge è quella della giungla, del mondo pagano senza la carità: la legge del più forte. Viene così evidenziata la potenza distruttrice dei pokémon (come l'orrendo pesce-serpente Gyarados "capace di distruggere intere città"). Un insegnante britannico si è interessato al fenomeno "pokémon" appunto dopo aver sentito durante una partita le esclamazioni bellicose dei bambini: "sei ipnotizzato", "ti anniento", "sei posseduto" o ancora "ti trasformo". Bella moralità!


    2. Occultismo
    Se poi osserviamo il lessico e il codice comportamentale di questo gioco, troviamo non poche somiglianze con il mondo dell'occultismo, per esempio "parodie di rituali iniziatici con acquisto di poteri magici che permettono di dominare". I pokémon fanno frequente riferimento a elementi ispirati dalle religioni pagane (per esempio, Suicune pretende essere la reincarnazione dei venti del nord) o dal mondo della magia (nota).

    (nota) Per esempio, il pokémon n. 64 si chiama Abra e può evolvere diventando Kadabra. Stranamente, questi due nomi messi insieme formano la formula magica ebraica "Abrek ad abra" che significa "invia la tua folgore finché morte non sopraggiunga" (AA.VV., Viaggio nel mistero, Selezione dal Readers' Digest, Milano, 1984, p. 12).

    Non è a caso che la società commercializzatrice di questi articoli si chiama "Wizard of the Coast, Inc.", cioè "Stregoni della Costa".

    3. Un gioco pericoloso
    Oltre le 151 carte che i bambini comprano e si scambiano nei cortili di ricreazione, l'attività essenziale si realizza con i videogiochi e i cartoni animati. Nel 1997, l'emissione in Giappone di una serie di pokèmon, ha provocato non pochi ricoveri di bambini per crisi epilettiche. E non sono mancati tra i fanciulli i casi di incubi legati direttamente a questi mostri. Notiamo "en passant" che i pokémon e prodotti annessi hanno reso più di cinque miliardi di dollari in tre anni! E di continuo vengono inventati seguiti al gioco. I bambini sono quindi sollecitati senza tregua a comprare. C'è qui indubbiamente un potente mezzo per sviluppare nei bambini lo spirito consumistico.

    4. Identificazione
    L'insegnante britannico menzionato sopra si è interessato al linguaggio dei pokèmon; questi sono capaci di articolare una sola parola: il proprio nome. Egli ha osservato che, giocando, i bambini ripetono questi nomi e si identificano a un pokèmon, come quel bimbo di tre anni che quasi in trance nel perseguire un coetaneo, proferiva con voce molto grave: "Bulbasaur attacca, Bulbasaur, Bulbasaur!". Così, secondo questo studioso inglese, tramite ciò che appare come una forma d'invocazione, i bambini potrebbero rendersi a poco a poco più recettivi a delle trasformazioni della personalità e perfino a degli influssi diabolici. Possiamo quindi sospettare ragionevolmente negli inventori di questo gioco una volontà di tralasciare la cultura cristiana e il suo orientamento verso il Bene, il Vero e il Bello ('`splendore del vero") per indottrinare i fanciulli alla "mistica" del New Age, al suo sistema di credenze, al mondo occulto per il quale i pokémon sembrano davvero adempiere un ruolo d'iniziazione. Genitori, aprite gli occhi e difendete i vostri figli!

    5. Il sèguito...
    Inoltre un seguito si sta già preparando: i Digimon, i mostri digitali; si chiamano con i nomi "poetici" di Ogremon, Tyrannomon, Metalgreymon, ecc. Con loro, ancora un passo avanti nell'orrore!


    HARRY POTTER
    l. Introduzione
    È difficile ignorare questo nome onnipresente, che rappresenta un impressionante successo librario planetario, con gli ormai più di 116 milioni di libri stampati in cinque anni, diffusi in 200 nazioni e tradotti in 47 lingue ... La saga, creata dalla scozzese Joanne Kathleen Bowling (nota)

    (nota) L'autrice, inglese, ha 35 anni. Dopo gli studi di francese, insegna in Portogallo dove si sposa. Divorziata dopo poco tempo, educa solo la figlia che ha chiamato Jessica a causa della sua ammirazione per Jessica Mitford, militante comunista. Dopo un periodo di mise¬ria materiale, ha una quasi illuminazione nel treno London-Manchester e quindi inizia la sua opera per la quale ha già ricevuto più di trenta premi letterari e è stata decorata dalla regina Elisabetta per "servizi resi alla letteratura" (M. des Haudières, Tintin, Astèrix ou Méphisto? La saga de Harry Potter, in "Action familiale et scolaire", 2001, n. 153, p. 38).

    nel 1997, conta già quattro titoli: Harry Potter e la Pietra filosofale, Harry Potter e la Camera dei segreti, Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, Harry Potter e il Calice di fuoco. Quest'ultimo è uscito il giorno di Natale 2000 a mezzanotte (per caso?) con una prima tiratura di 3,8 milioni negli USA (3 milioni venduti il primo week-end!). Un immenso successo corroborato da Hollywood che ha già trasformato in film il primo volume, grazie al lavoro di Chris Columbus. Tralasciamo il film, che riporta anche un colossale successo, per andare direttamente alla fonte: i libri.

    2. Chi è Harry Potter?
    Harry è un ragazzino di 11 anni (invecchia di un anno con ogni volume e avrà quindi 17 anni nel settimo e ultimo libro previsto). Orfano di padre e di madre, vive dagli zii. Impara un giorno che è il figlio di un mago e di una strega assassinati dal terribile Voldemort, "il Signore delle tenebre", il cui nome nella saga viene pronunciato stentatamente, per lo più sostituito da "Tu-Sai-Chi" (allusione all'usanza ebraica di non pronunciare il nome di laveh? Ma qui sembra si tratti piuttosto del diavolo...). Il piccolo Harry è scappato alla follia omicida di Voldemort. Le bacchette magiche di Harry e di Voldemort sono gemelle: contengono ambedue una piuma della stessa fenice. Dopo aver preso coscienza della sua natura di mago, Harry viene invitato a recarsi nel collegio di Hogwarts, famosa scuola di stregoneria dove incontra due altri allievi, Ron Weasley e Hermione Granger, che ormai saranno i suoi compagni di scuola e di avventure.

    3. Immensi libri
    Se il primo volume aveva 296 pagine, il secondo 310, il terzo 368, il quarto ne ha 627, come mai i nostri ragazzini, che leggono con sempre più fatica in questa civiltà dell'audiovisivo, riescono a divorare tante pagine? Vengono stranamente affascinati da questa sottile miscela di naturale e di preternaturale, di reale e d'irreale, di concreto e di magico, di antico e di moderno. Il problema è che lo spirito di questi libri è uno spirito anticristiano: una descrizione ammaliatrice dell'Impero delle Tenebre.

    4. Un mondo senza Dio
    Nel collegio di Hogwarts, tutta la vita è impregnata di magia. I professori sono tutti maghi o streghe, per esempio la professoressa McGranitt abile a metamorfosarsi in gatto. I libri di testo sono tutti magici: Manuale degli incantesimi, Storia della magia, Guida pratica alla trasfigurazione per principianti, Le forze oscure: guida all'autoprotezione, ecc. Ovviamente, le uniche lezioni seguite dagli scolari sono per imparare a fare bevande magiche, a gettare dei sortilegi, a trasformare delle cose, a difendersi contro la magia nera e altre pratiche di magia e di stregoneria. Nessun altro insegnamento: siamo in pieno "fondamentalismo" magico.

    Perfino i giochi sono magici: il gioco ufficiale di Hogwarts è il quidditch: una specie di football aereo su manici di scopa (arnese tradizionale del folklore stregonesco). I soli riferimenti religiosi presenti nei quattro volumi sono la semplice evocazione delle feste di Natale e di Pasqua ridotte a un buon pranzo, uno scambio di regali e un periodo di ferie. Appare fugacemente il fantasma di un "monaco piccolo e grasso". Invece Halloween è davvero la grande festa della scuola. Nel quarto tomo, in occasione del S. Natale, l'autrice ci mostra un elmo vuoto che canta una parte delle parole del "Venite fedeli"; le lacune vengono colmate da rime inventate "tutte decisamente maleducate". Festa e canto sacro vengono così tranquillamente profanati. In questo quarto volume, una chiesa è menzionata per la prima volta, ma, lo vedremo dopo, per una scena che ha i caratteri di un sacrificio satanico!

    5. Una iniziazione al male
    Harry Potter non va al collegio per imparare innocenti giochi di magia bianca, intesa come l'abilità dei prestigiatori, ma per imparare i vari sortilegi, metamorfosi, altrettante pratiche che lo renderanno superiore ai "Babbani" (i non stregoni, disprezzati perché sprovvisti di poteri magici). Apparentemente ci potrebbe sembrare di essere sulla scia inoffensiva delle antiche fiabe (rendersi invisibile, fa apparire dell'oro, ringiovanire o invecchiare, ecc.); e questo contribuisce al fascino di questa saga. Ma non è così. In effetti, leggendo una fiaba tradizionale ci accorgiamo subito di essere in un mondo puramente immaginario, un mondo "fantastico" in cui vi sono fate, streghe, gnomi, ecc., un mondo di sogno che non incide sulla vita reale del lettore.

    Invece con Harry Potter assistiamo ad una specie di incarnazione del magico nel mondo normale. Harry Potter e i suoi amici sono bambini del nostro secolo, tipicamente "british" che, fuori dell'anno scolastico, raggiungono le loro famiglie che abitano le città "normali" in mezzo ai "Babbani". Il messaggio implicito è chiaro: i poteri magici, l'essere mago o strega è un privilegio, un dono speciale, qualcosa di positivo, un po' come il battesimo e la grazia sono un privilegio del cristiano sul non cristiano.

    6. Magia e religione
    Occorre qui rivolgere uno sguardo cristiano alla magia, appoggiandosi sulla sacra teologia. La magia appartiene ai peccati contro il primo comandamento, accanto all'idolatria (con la quale una creatura viene onorata come Dio). È un peccato di superstizione in senso stretto, in quanto attribuisce ad una creatura "poteri che, secondo l'ordine della natura e della grazia essa [questa creatura] non ha". E questa "superstizione in senso stretto si connette con la divinazione e la stregoneria (vana osservanza)". Lo stesso teologo ci dà anche la seguente precisazione: "riguardo al grado della colpa, deve notarsi che la divinazione e la vana osservanza sono in sé peccati molto gravi, contenendo una esplicita o implicita invocazione del demonio". Spieghiamo brevemente le cose: divinazione e vana osservanza sono due specie della superstizione, la prima mira al conoscere, la seconda all'agire. "La divinazione è l'invocazione espressa o tacita del demonio per ottenere la conoscenza di cose nascoste, occulte o segrete ".

    Il teologo Prummer ci spiega la ragione della malizia della divinazione: "Siccome la conoscenza di queste cose non si ha né per le forze naturali dell'uomo, né da Dio, né dagli angeli buoni [...] si deve concludere che ogni divinazione si fa per opera diretta o indiretta del demonio." Quanto alla vana osservanza, è un ricorso superstizioso, in vista di un effetto, a dei mezzi in sé inadeguati (per esempio portare un amuleto contro tale malattia). Si riduce alla vana osservanza la magia che è, esclusi i semplici giochi di prestigio, "ars operandi mira ope daemonis", cioè l'arte di operare delle cose mirabili tramite il concorso (implicito o esplicito) del demonio. Purtroppo il mondo di Harry Potter e dei suoi amici nel castello di Hogwarts, e anche un po' quando sono in vacanza, è imbevuto totalmente di questi gravi peccati di superstizione.

    7. Magia dappertutto
    Prendiamo qualche esempio. Per la divinazione, nel terzo volume, vediamo la professoressa Cooman spiegare ad Harry, Ron e Hermione il programma annuale di divinazione: lettura delle foglie di tè, lettura della mano (chiromanzia), infine della sfera di cristallo (cristallomanzia). Per quanto riguarda la magia, i bambini non soltanto la studiano, ma anche la praticano molto spesso. Per esempio Hermione usa un incantesimo di lievitazione per fare volare una piuma e il sortilegio "Pietrificus totalus" per paralizzare un coetaneo.

    D'altra parte, nel secondo volume, si dice che "all'insaputa dei professori, fra gli studenti [di Hogwarts] prendeva piede un fiorente commercio di talismani, amuleti e altre protezioni". Anche i malefici più "neri" vengono insegnati a Hogwarts (e usati soprattutto nel quarto volume): l' "Imperius", il "Cruciatus" e il terribile "Ava Kedavra... l'Anatema che uccide", contro il quale "non c'è contromaledizione". È vero che gli studenti hanno l'ordine di non usare questi malefici ordinati a nuocere, ma ... chi sa se obbediranno? Imparano le "contromaledizioni", cioè a lottare contro Satana con le sue stesse armi. Come siamo lontani dallo spirito cristiano! San Tommaso d'Aquino ci ammonisce: "L'uomo non ha ricevuto il dominio sui demoni per potersene servire come vuole, ma deve avere con essi una guerra dichiarata. Perciò in nessun modo è lecito all'uomo ricorrere all'aiuto dei demoni con accordi taciti o espressi". Nei quattro libri, scopriamo una progressione, non soltanto nel numero delle pagine, ma anche nel grado di magia e di orrore: le avventure di Harry Potter in mezzo a mostri diversi, vampiri, fantasmi, mangiamorti, ecc. appaiono sempre più terrificanti e sanguinose. È questo il valore educativo della saga di Harry Potter?

    8. Il bene e il male
    D'altra parte, nelle vecchie fiabe che hanno un reale valore educativo, c'è sempre un chiaro contrasto tra i buoni e i cattivi; il bene vi è sempre premiato e il male castigato. Potrebbe sembrare così nella saga di J.K. Rowling in cui vediamo una lotta tra il campo dei "buoni" (Harry, i suoi amici, il direttore della scuola, il Ministero della magia) e quello dei cattivi (Voldemort, i mangiatori, Draco Malfoy, etc.), ma in realtà i parametri morali sono capovolti perché i buoni ricorrono alle stesse armi dei cattivi (magia, stregoneria). Di più "il male non è mai davvero vinto e il bene prevale - e solo apparentemente - soltanto grazie a brutti e cattivi mezzi". Va notato anche che il quarto tomo ci mostra il "buon" Harry mentre pesta degli scarabei, immaginando che ciascuno abbia la faccia del professore Piton che egli odia. I buoni come i cattivi, non esitano a ricorrere alla menzogna o ancora alla disobbedienza. Interrogato da un giornalista sulla morale di Harry Potter, don Amorth, l'esorcista di Roma, rispondeva: "Le regole si possono facilmente infrangere se non sostengono i propri interessi; mentire è giustificato, efficace per raggiungere il proprio scopo".

    9. Dall'esoterismo al satanismo
    Il quarto volume è il peggiore: i sortilegi si moltiplicano, diventano facilmente malefici, fino alla tragedia sanguinosa del trentaduesimo capitolo: uno stregone nero, Codaliscia, uccide un compagno di Harry in un cimitero davanti ai suoi occhi. Poi ha luogo un rituale satanico, durante il quale il terrificante Voldemort riunisce il suo spirito a un corpo umano, dando così a se stesso una nuova vita. In questo rituale satanico, assolutamente orribile, una specie di bambino mostruoso viene gettato vivo in un calderone bollente con le ossa di una tomba profanata e un po' di sangue di Harry, il tutto con delle formule che sembrano ricordare in modo blasfemo i grandi misteri della Fede cattolica...

    Lo scrittore e pedagogo francese Yves Chiron dichiara con franchezza dopo aver letto i quattro volumi di Harry Potter: "non ho che una grande fretta: sbarazzarmene perché i miei figli non ci cadano sopra". Pienamente d'accordo con questa dichiarazione, siamo profondamente delusi dalle incredibili parole del "religioso" M. Introvigne: "Chi critica il film [di Harry Potter] assume l'atteggiamento talebano di rifiutare ogni forma culturale che non sia religiosa". Il signor Introvigne è completamente fuori strada: se rifiutiamo e condanniamo la saga di H. Potter, non è perché non sia una cultura religiosa, la rifiutiamo perché è una cultura religiosa profondamente falsa in quanto fa l'apologia della superstizione magica, peccato contro il primo comandamento del Decalogo, "religione" espressa o tacita di Satana. "Non esiste una magia buona. La magia bianca praticata da Harry Potter è la magia nera (...) sono entrambe nelle mani di Satana", dice ancora il Padre Amorth.

    [Modificato da Credente 05/09/2010 19:34]
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    Credente
    00 05/09/2010 18:27
    Halloween, Pokémon, Harry Potter ed altro…, solo svaghi innocenti?

    PARTE SECONDA - FINE

    10. Conclusione
    È palese che Halloween, pokémon e Harry Potter hanno lasciato la scia del "fantastico" classico nel quale il bene veniva sempre ricompensato e il male punito, per pascolare sui prati avvelenati delle scienze occulte, dell'esoterismo e perfino del satanismo! Mentre la fiaba classica mostra il magico come qualcosa di puramente immaginario, d'irreale, di lontano, i pokémon, ma soprattutto Halloween e i libri di Harry Potter hanno uno scopo dichiaratamente pedagogico, "catechistico": si tratta di trasmettere nuove conoscenze, la conoscenza (la "gnosis") dei misteri e poteri magici invece della conoscenza dei misteri, della verità e dei sacramenti della Fede. Questa volontà diabolica pedagogica è palese: basta vedere le scuo¬le che ormai sempre di più organizzato la festa di Halloween (mentre tende a scomparire la festa pubblica del S. Natale...), utilizzano i libri di J. K. Rowling come libri di testo, incoraggiata dall'incomprensibile atteggiamento delle librerie "cattoliche" (per esempio a Torino le Paoline e la LDC nel Valdocco di don Bosco) che propongono questi libri. A questo proposito va notato che l'autrice ha già dato via libera a un editore per la traduzione in greco antico e in latino del suo primo volume. Non mi sembra irragionevole vedere in ciò un progetto per accrescere l’”autorità” di questi libri, facendoli entrare in un certo senso nel mondo scelto della cultura greco latina, che è anche quello delle due grandi lingue sacre del Cristianesimo.

    11. Alla scuola di Harry
    È un fatto che il lettore di Harry Potter, giovane o no (circa il 30 per cento dei lettori sarebbero degli adulti), senza forse accorgersene, entra nella scuola di Hogwarts e riceve ogni anno un programma di studio completo sulla nuova religiosità magica profondamente anticristiana, presentata come qualcosa di facile, normale, tanto più affascinante che i libri sono scritti con un reale talento, una prodigiosa immaginazione, una conoscenza perfetta della psicologia giovanile e del mondo scolaresco.

    Per confermare questo impatto pedagogico, possiamo citare il titolo di un libro appena uscito l'anno scorso e che già alla sua quarta edizione italiana: "Manuale per apprendisti maghi. Guida al magico mondo di H. Potter". Il libro dà molte informazioni alla portata dei ragazzi su tanti argomenti: da "amuleto" a "zombie", sfila tutto l'insieme delle arti magiche, presentate come una cosa affascinante; non manca nemmeno all'articolo "maledizione": un'invocazione diretta del demonio che preferisco non citare in questo articolo. Dobbiamo constatare che assistiamo, ahimè, sotto l'apparenza d'innocenti divertimenti giovanili, a una vera offensiva contro il cristianesimo. La strategia potrebbe essere così descritta: sostituire a poco a poco le feste cristiane con feste neopagane (Halloween), trasformare i comportamenti dei fanciulli cristiani tramite il gioco (i pokémon) e i nuovi eroi-modelli legati al mondo dell'esoterismo e della stregoneria (Harry Potter). Di nuovo siamo in pieno combattimento delle "Due Città": quella del mondo e di Satana contro quella di Dio.

    12. Ruolo dei genitori
    Avvertiamo il serio dovere di mettere in guardia i genitori a proposito di Halloween, dei pokèmon e della saga di Harry Potter, perché questa volta il grande Stratega delle Tenebre ha portato l'assalto contro il baluardo più prezioso e più vulnerabile della Cristianità: le menti e i cuori dei bambini e dei ragazzi; si tratta di fare perdere il gusto per il Bello, il Puro, il Vero, il Bene, abituando a poco a poco i bambini e ragazzi a cose orrende, spaventose, mostruose. Il magico deve diventare una cosa normale. La dottrina cristiana e la pratica delle virtù cristiane devono lasciare il posto alla dottrine occultistiche e alla ricerca dei poteri magici. Il culto di Dio tramite l'adorazione e la preghiera deve essere sostituito dalle formule di incantesimi e di sortilegi che non sono altro che preghiere a Satana.

    13. Reagire!
    Allora tutto è perduto? No. Bisogna reagire affidandoci totalmente all'Onnipotente e all'Ausiliatrice che già in anticipo schiacciò il capo del Principe della magia. Cosa fare in concreto, dopo la preghiera che è la cosa principale? Potrebbe essere l'argomento di un altro articolo. Ma diciamo già che non basta condannare Halloween, i pokémon, H. Potter, ecc. Occorre anche fare un grande sforzo per vivere e trasmettere il patrimonio splendido - e vero - della nostra Santa Religione. È sicuro che la desertificazione delle chiese facilita l'introduzione e la diffusione di feste come Halloween. D'altra parte, è necessario più che mai, per impedire l'irrom¬pente propagazione di giochi come i pokémon, di proporre ai bambini giochi buoni, interessanti veramente educativi, favorendo l'apprendimento delle virtù naturali (ed anche soprannaturali).

    Riguardo alla letteratura, se vogliamo proteggere e bambini e i ragazzi contro i libri avvelenati dall'occultismo, occorre nutrire le giovani anime con le verità bellissime di una catechesi integra e tradizionale. Bisogna anche leggere loro e far loro leggere buoni libri contenenti belle storie divertenti e educative, dando largo spazio alla Storia sacra, ai Vangeli, alle biografie dei santi che ci mostrano il vero meraviglioso: quello che Dio compie con sovrabbondante ricchezza nelle anime dei suoi amici, andando tante volte fino ai miracoli, infinitamente più veri, più belli di tutto il corteo di sortilegi, divinazioni e prodigi che sa compiere il demonio per i suoi servi per portarli più agevolmente nel suo Regno di Tenebre per sempre. Dio ci dice nella Sacra Scrittura: "Non ci sia mezzo a te (...) chi fa l'indovino o predice le sorti, né augure, o mago, né chi fa incantesimi, o consulta gli spettri o gli spiriti, né chi evoca lo spirito dei morti. Chiunque pratica queste cose è in abominio davanti al Signore [...]. Quanto a noi, fedeli a queste parole, scegliamo risolutamente il Regno di Dio, Regno del Bene, del Vero e del Bello, Regno di vera fede, di pura speranza e di mite carità.
    [Modificato da Credente 05/09/2010 19:39]
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    00 05/09/2010 18:35
    SULLA MUSICA SATANICA
    Fra tutte le gioie terrene la musica possiede un incanto che ci attira molto. Prima di entrare in argomen¬to, apro una parentesi per dire che non intendo parlare di una certa musica moderna, idolatrata dalla gioventù di oggi, che porta all'isterismo, alla sfrenatezza, all'eccitazione delle passioni più basse. Questa musica si diffonde molto per mezzo di dischi, a proposito dei quali trascrivo un estratto dalla rivista «Lumière et Paix» (maggio-giugno 1982, pag. 30 - C.P. 517 - succ. D'Yanville Montréal - Quebec - 112 p2 wI):
    «Esiste negli Stati Uniti (e diffusa in molte nazioni) un'Associazione chiamata Wicca (che tradotto vuol dire "Associazione dei fattucchieri e dei congiurati") che ha il compito di diffondere dischi con musica moderna.

    Le persone che appartengono a questa associazione sono numerosissime, praticano il satanismo e si consacrano a Satana. Posseggono tre compagnie di dischi.

    Ogni disco ha per scopo di contribuire alla demoralizzazione e alla disorganizzazione interna, psicologica dei giovani. Ognuno di essi infatti descrive esattamente gli stati d'animo convenienti ai discepoli di Satana e invita le persone a celebrare la gloria, l'onore e la lode di Satana.

    C'è un'altra associazione: i "Rolling Stones". Anche i membri di questa associazione appartengono a una setta satanica della regione di San Diego (California) e divulgano in molti loro canti gli stessi principi dell'associazione Wicca, perché anche loro sono persone consacrate al culto di Satana.

    Molto conosciuta è pure un'altra associazione, Garry Funkell, che produce lo stesso tipo di musica per portare i giovani al culto di Satana.

    I dischi divulgati da queste associazioni si basano su quattro principi:

    1) Da prima c'è il "Ritmo", chiamato Beat, che si sviluppa secondo i movimenti della relazione sessuale. Tutto ad un tratto si ha la sensazione d'essere coinvolti in una frenesia, per cui si verificano molti casi d'isterismo causato dall'esasperazione dell'istinto sessuale per mezzo del detto "ritmo beat";

    2) in secondo luogo c'è l'intensità del suono, scelto deliberatamente per essere superiore alla tolleranza del sistema nervoso. Tutto questo è calcolato perché, quando ci si espone a questa musica per un certo tempo, sopravviene nella persona una specie di depressione, di ribellione, di aggressività.

    Tutto questo avviene senza rendersene conto, affinché si arrivi a dire "in fondo io non ho fatto niente di male, ho solo ascoltato musica per tutta la serata", e non ci si accorge invece che tutto è previsto e calcolato per esasperare il sistema nervoso e in tal modo ottenere il ritmo beat, ascoltato per tutta la serata, ed essere avviati al satanismo;

    3) in terzo luogo c'è il Segnale Sublime. Si tratta di un segnale supersonico elevatissimo, dell'ordine di circa 3000 vibrazioni al secondo, impossibile ad essere sentito con le proprie orecchie, appunto perché è supersonico. Esso libera nel cervello una sostanza il cui effetto è tale e quale alla droga. È una droga naturale prodotta dal cervello a seguito di quei stimoli ricevuti e di cui non si è reso conto.

    A un certo momento ci si sente strani... Questa stranezza induce la persona a cercare la droga vera e propria, o se si è già tossicomani, a prenderne dosi sopraelevate;

    4) infine c'è la "consacrazione rituale" di ogni disco durante una "messa nera". Infatti prima che ogni disco sia messo sul mercato, esso viene consacrato a Satana durante un rituale particolare che si svolge nella messa nera.

    Se qualche volta vi siete presa la pena di analizzare le parole di queste varie canzoni, vi sarete accorti che il tema generale è sempre lo stesso: ribellione contro i genitori, contro l'autorità, contro la società, contro tutto quello che esiste; liberazione di tutti gli istinti sessuali; possibilità di poter creare uno stato anarchico per l'avvento del regno universale di Satana.

    Ci sono anche degli inni dedicati chiaramente a Satana, basta prendere per esempio la canzone "Hair". Dopo quanto è stato detto è facile capire il pericolo delle discoteche e il pericolo degli influssi di Satana, che conta tanti complici nella vita della ribellione e dell'odio(Apocalisse 12,17): "Si adirò il drago contro la Donna, e se ne andò a far guerra al resto della sua discendenza, a quelli che osservano i Comandamenti di Dio e hanno a cuore la testimonianza di Gesù"
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    00 05/09/2010 18:42

    La trappola di "Witch"

    Articolo di Carlo Climati, dall’agenzia stampa SIR, mercoledì 4 aprile 2001.

    Una grande campagna pubblicitaria ha annunciato l’arrivo nelle edicole del nuovo mensile della Disney “Witch” (in inglese “strega”) destinato ad un pubblico di adolescenti. I ragazzi, da sempre, hanno nutrito una forte curiosità nei confronti del mondo del fantastico. Si tratta di un’attrazione del tutto normale, che fino a qualche anno fa non era motivo di preoccupazione. Nel campo della letteratura giovanile esistono molti ottimi autori che trattano argomenti magici, senza però indirizzare gli adolescenti su sentieri rischiosi.

    Ultimamente, invece, l’interesse dei giovani per la magia viene utilizzato da certe pubblicazioni in modo discutibile, aprendo le porte ad un mondo pagano, dominato da comportamenti superstiziosi e da veri e propri rituali.

    “Witch”, il nuovo mensile della Disney, si pubblicizza invitando gli adolescenti a leggere “il futuro nel thè” o a scoprire “piccoli incantesimi per conquistare chi sai tu”. Un’altra pubblicazione della stessa casa editrice, “Minni and company”, che si rivolge alle bambine, ha proposto argomenti esoterici o tipicamente “New Age”.

    Temi simili abbondano nelle più popolari riviste per teen agers, come “Cioè” e “Top Girl”. Quest’ultima, nel dicembre 2000, ha riportato in copertina la frase: “Testimonianza esclusiva: abbiamo scelto di essere streghe”. All’interno del mensile si può trovare un ampio articolo in cui due ragazze raccontano come è bello praticare la magia ed essere “in sintonia con l’universo”. Le due giovani dichiarano di seguire la religione “Wicca”, un nuovo culto dal sapore pagano che sta suscitando un certo interesse tra gli adolescenti.

    La trappola che si cela dietro queste nuove mode esoteriche, pubblicizzate da alcune riviste per ragazzi, è chiara. E’ l’invito a credere che esista una “magia buona”, una specie di “alleata” per risolvere i problemi della vita di tutti i giorni. Una vita che, per molti giovani, è dominata dalla solitudine, dall’assenza di dialogo in famiglia, dalle difficoltà nella scuola o nei primi approcci con il mondo del lavoro. Certi meccanismi sono profondamente diseducativi perché rappresentano il trionfo della cultura del non-impegno e del “voglio tutto e subito, senza sforzarmi”.

    La moda dell’esoterismo adolescenziale viene spesso propagandata con parole dolci e seducenti come: amore per la natura, diritti dell’uomo e rispetto per gli altri. Questi termini, però, sono utilizzati in modo ben diverso dal loro reale significato. Ad esempio, l’amore per la natura viene proposto con uno spirito profondamente pagano, che conduce inevitabilmente sulla strada dell’esoterismo.

    E’ opportuno non essere troppo ingenui ed imparare a riconoscere certi meccanismi, che rischiano di condurre i giovani sui sentieri della magia e della superstizione.

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    00 05/09/2010 18:44

    Dissolvere gli incantesimi della Wicca

    Mary Zurolo - Tratto da Catholic Faith & Family - Novembre 1999
    John Gibson cominciò a dilettarsi di occulto al college. Si avvicinò ai tarocchi, poi cominciò ad esplorare la Wicca e altre religioni pagane su internet. Dopo aver passato 5 anni a costruire un forum internet su queste religioni e dopo aver prestato servizio come responsabile della Pagan Leadership Conference, una intensa esperienza di conversione lo ha condotto alla Chiesa Cattolica.

    Oggi Gibson dice di guardare ai suoi peccati passati con angoscia. Il richiamo delle religioni neo-pagane, specialmente la Wicca, sta attirando molti fra le sue spire, particolarmente gli adolescenti. L'interesse per la Wicca, una religione popolare basata sulla natura, altamente individualistica e ispirata ad antiche credenze, sta crescendo fra i giovani, specialmente fra le ragazze delle superiori.

    Fenomeno editoriale

    Le statistiche editoriali mostrano un crescente interesse per la Wicca.

    Alla fine degli anni '80 le vendite di pubblicazioni sulla Wicca si aggiravano fra le 2000 e le 4000 copie all'anno per la Carol Publishing Group. Ma, secondo l'editore Steven Schragis, negli ultimi anni le vendite sono aumentate sensibilmente raggiungendo punte di 25000 copie vendute all'anno.

    Anche le grandi case editrici stanno guadagnando sull'onda dell'interesse per la stregoneria. A febbraio Little Brown & Co. ha pubblicato The Good Spell Book. Ad aprile Citadel Press ha messo sul mercato Summoning Forth Wiccan Gods and Goddesses; è tra i 75 titoli sulla Wicca.

    Alcune case editrici offrono titoli rivolti specificamente ai teenagers. Llewellyn International, editrice di lunga data di libri di astrologia, ha recentemente pubblicato Teen Witch: Wicca for a New Generation.

    I libri non sono l'unico mezzo di diffusione della Wicca. Secondo un sondaggio della Young America's Foundation, diversi college, tra i quali almeno uno cattolico, offrono corsi sulla stregoneria. E un importante motore di ricerca svela migliaia di siti web sulla Wicca e gli adolescenti.

    " In qualunque giorno puoi andare in una libreria o in un centro commerciale e .. puoi trovare senza problemi libri sulla stregoneria" dice Carolyn May, moglie, madre ed ex vigilatrice scolastica che informa i genitori sui pericoli dell'occulto da 25 anni.

    Emozioni e potere

    Perché la Wicca affascina così tanto gli adolescenti?
    Una rassegna di pagine web per giovani aderenti alla Wicca suggerisce che la sua attrattiva risiede principalmente nell'importanza attribuita alle emozioni, al potere e alla libertà.

    " Un fattore che mi ha indotto a cambiare religione," scrive Myche sul suo sito web, "è che più io diventavo religioso e più sembrava che la mia vita peggiorasse. Alla fine ho rinunciato e sono diventato non-religioso."

    Un viaggio a Salem gli fece cambiare idea.

    "Andai a Salem il giorno dopo Halloween, e .....quel giorno tornai a a casa che ero una nuova persona. ....Mi sentivo attratto da Salem e sapevo che in qualche modo ero entrato in contatto con le cose che succedono là. ...Non era la prima volta che sentivo un impulso psichico. In varie occasioni mi accorgo che mi succede, e spesso ho dei "deja vu". Questo contribuisce alla mia attrazione verso la Wicca."

    Per altri la seduzione della Wicca risiede nell'importanza attribuita alla libertà personale. Alcune donne trovano molto attraente l'attenzione posta dalla Wicca sul culto della divinità femminile. Su un sito web, qualcuno che si presenta con il nome di Artemis Silveraven, scrive: "Ci sono molte cose che mi piacciono della Wicca. Il culto a un Dio e a una Dea, non a un unico Dio. Inoltre tu stesso puoi essere il sacerdote o la sacerdotessa."

    Padre Paul Desmarais, pastore della Chiesa del Sacro Cuore di Pawtucket, R.I., che ha lavorato con gli adolescenti e l'occulto negli ultimi 10 anni, riconosce che la Wicca affascina gli adolescenti in ricerca spirituale.

    "Il nostro mondo è diventato così consumista, così basato sull'apparire e sul successo, che i ragazzi provano un reale senso di impotenza nella loro vita. Credo che i ragazzi facciano incantesimi o tentino di apprenderli perché sentono un grande vuoto, un grande bisogno di qualcosa".

    Sebbene le credenze della Wicca siano molto varie, quando gli adolescenti cercano questa spiritualità probabilmente si imbattono nelle seguenti nozioni:

    1) La maggior parte dei seguaci della Wicca adorano una duplice divinità, il Dio Cornuto e la Signora. Molti credono che tutti gli dei e tutte le divinità femminili siano aspetti di queste due divinità.

    2) Gli aderenti alla Wicca solitamente credono che lo scopo della vita umana sia vivere in armonia con la natura, che tutta la realtà è divina, che il mondo spirituale e materiale sono un'unica realtà, che non c'è una sola verità, che c'è una pluralità all'interno della identità divina e che la pratica rituale è la via magica all'armonia. I praticanti vivono secondo una legge morale chiamata "rede" che afferma: "Finché non danneggia nessuno, fai ciò che vuoi."

    3) La Wicca, una forma neo-pagana di stregoneria, non è satanismo. I seguaci non offrono sacrifici animali nè credono nel diavolo. Nella maggior parte dei casi non reclutano attivamente i giovani e la maggioranza la pratica per conto proprio.



    Possessioni diaboliche:
    Ma almeno un forum online rivela un messaggio inquietante. Un utente che si presenta come Britt dice: "Stavo parlando con il mio amico Dave...è un cristiano piuttosto devoto....Ho scoperto che un tempo era un seguace della Wicca. Ha detto che ne era così profondamente coinvolto che era quasi posseduto dal demonio."

    Sebbene la Wicca e il satanismo non siano la stessa cosa, molti adolescenti non conoscono la differenza e questa confusione può condurli ad altre pratiche occulte.

    "Il contatto con certe pratiche porta a un coinvolgimento nell'occulto sempre maggiore" dice Padre Desmarais. "Una delle cose di cui i genitori non si rendono conto è che lo spirito del mondo è reale, e frequentare lo spirito del mondo ti rende vulnerabile ad esso. I ragazzi corrono il rischio reale di avere manifestazioni di spiriti cattivi, di essere disturbati o tormentati da spiriti cattivi. Quando dici queste cose ai genitori ti guardano come se fossi pazzo. Ma poi sentono i racconti di quello che succede e dicono "Accidenti!"

    John Gibson aggiunge che più uno è coinvolto nell'occulto e più quest'ultimo risulta attraente.

    "Il pericolo intrinseco della passione per il magico è che più potere raggiungi più intossicato diventi. Cominci ad acquistare sempre più potere per te stesso e questo assorbe tutta la tua vita".

    In effetti il Catechismo della Chiesa Cattolica sostiene: "Tutte la pratiche di magia o stregoneria con le quali si tenta di sottomettere poteri occulti così da metterli al proprio servizio ed avere un potere sovrannaturale sugli altri - anche se questo fosse allo scopo di ristabilire la loro salute - sono gravemente contrari alla virtù della religione" (N° 2117).

    Gibson, come May ed altri che operano con gli adolescenti hanno una conoscenza di prima mano dei pericoli conseguenti alle pratiche occulte.


    "Il pericolo più grande che vedo è la perdizione della nostra anima" dice Mays.

    Essa cita Deuteronomio 18,10-12 che recita: "Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, nè chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; nè chi faccia incantesimi, nè chi consulti gli spiriti o gli indovini, nè chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore".

    "Questo passaggio dell'Antico Testamento era certamente pre-cristiano e Dio già diceva "Non fare questo". Non perché vuole comandare, ma per saggezza.. E' come se avesse detto: "Se vuoi essere felice e vivere bene, queste sono le linee guida che ti aiuteranno".

    Praticare la Wicca non è solo una violazione del primo comandamento - "Non avrai altri dei all'infuori di me" - ma può portare anche a danni spirituali e fisici, sostiene ancora May. Se i giovani praticano il satanismo vanno incontro a danni fisici oltre che a confusione, depressione e desideri suicidi.

    La maggior parte dei ragazzi non raggiunge questo livello perché imparare i necessari rituali è noioso e assorbe molto tempo, dice Padre Desmarais. In ogni caso i genitori cattolici dovrebbero stare attenti.


    A rischio speciale:
    May e gli altri che lavorano con i giovani credono che gli adolescenti cattolici, specialmente quelli che hanno una fede debole o superficiale, sono particolarmente a rischio di sviluppare un'attrazione per le religioni neo-pagane.

    "Gli adolescenti cattolici sono particolarmente vulnerabili su questo punto perché noi adulti gli insegniamo un mucchio di teoria sulla loro fede ma non gli doniamo un incontro vivo con Cristo. Non fanno esperienza di Cristo nella loro vita. Sanno solo qualcosa su di Lui."

    "Ho sentito più che a sufficienza dei giovani dire: "Sono un ex cattolico ora praticante della Wicca" dice Gibson.

    " La maggior parte dei ragazzi cattolici sono innocenti e interessati alla vita spirituale" sostiene May " Così quando incontrano l'occulto in tutte le sue forme, inclusi i rituali pagani, ne sono interessati.

    Vogliono crescere spiritualmente e così sono disposti a prendere questa via e non sanno riconoscere ciò che è vero da ciò che non lo è."

    I genitori come possono accorgersi che i loro figli stanno sviluppando un interesse per la Wicca? E in questo caso, cosa possono fare?

    " A volte i comportamenti esteriori possono sembrare realmente attinenti alla fede cattolica" dice Gibson.

    I genitori possono scoprire che i loro figli comprano candele, incenso e libri spirituali. Altri indizi sono l'uso di erbe e il possesso di tarocchi, spade, una tovaglia nera con disegnato un pentagramma (una stella dentro un cerchio) .....

    Luna piena e luna nuova:
    L'indizio principale che rivela l'interesse dei ragazzi per la Wicca sono i libri sulle loro mensole.

    "Qualunque cosa di Scott Cunningham, come Wicca: A Guide for the Solitary Practitioner. Quando questo libro appare sui loro scaffali significa che sono attivamente alla ricerca."

    Anche una pletora di libri sulla mitologia, specialmente la mitologia celtica, può essere un segno.

    I genitori dovrebbero preoccuparsi anche quando i loro figli spariscono in prossimità della luna nuova e della luna piena, o in occasione delle 8 maggiori festività Wicca o nei weekend vicini. Le festività Wicca sono: Yule (21 dicembre), Imbolc (2 febbraio), Ostra (21 marzo), Beltane (1 maggio), Litha (21 Giugno), Lammas (1 Agosto), Mabbon (22 Settembre), e Samhain (31 Ottobre).

    Altri cambiamenti di comportamento che potrebbero indicare un interesse per la Wicca sono la partecipazione a corsi di guarigione, magari nella vicina libreria. Carolyn May dice che i genitori dovrebbero dare un' occhiata a questi corsi, specialmente se non sono basati sulla dottrina cattolica.

    "Si tratta di affrontare la vita con gli occhi aperti" dice May "Non si va da un consulente senza prima appurar in che cosa crede. Allo stesso modo non si va ad un corso senza prima appurare cosa insegnano, non per paura ma per saggezza."

    I ragazzi che seguono la Wicca possono anche incominciare a parlare dei loro mutevoli interessi usando frasi come "gettare il cerchio" o "accrescer il cono di potere". Possono anche iniziare a fare riferimento all'"Arte" o condire le loro conversazioni con la frase "Il Signore e la Signora ci aiutano".

    Per contrastare l'interesse nella Wicca, gli esperti sottolineano l'importanza della preghiera familiare e della testimonianza di una fede vissuta. Questi mezzi possono aiutare i ragazzi a rafforzare la loro fede ed evitare così che cerchino alternative. Tutto evidenzia che limitarsi a mandare i ragazzi al catechismo non è sufficiente affinché sviluppino una solida fede.

    "Il catechismo non servirà a tenerli lontani da queste cose" sostiene Carolyn May. " I ragazzi hanno bisogno di conoscere l'importanza della Confermazione nelle loro vite e come lo Spirito Santo è con loro e li aiuta ogni giorno. Dobbiamo aiutare i ragazzi e gli adulti a comprendere che l'Eucarestia è una reale presenza proprio in mezzo a noi. Dobbiamo comprendere, apprezzare e amare la presenza di Gesù Cristo."

    Padre Desmarais incoraggia i genitori a condividere le loro esperienze di fede con i loro figli.


    "Dite loro come e perché Dio è importante per voi".
    Gli esperti raccomandano anche gruppi di preghiera come Emmaus, Life Teen e Encounter with Christ poiché il loro obbiettivo è di aiutare i giovani a sviluppare una relazione personale con Cristo e a sperimentare la loro fede.


    Partecipare alla Messa Latina o praticare in famiglia riti tradizionali cattolici può servire a far familiarizzare i ragazzi con le ricche tradizioni cattoliche e renderli meno propensi a cercare i romantici rituali neo-pagani.

    "Attribuisco molta importanza ai ritiri" dice Padre Jim Flavin della Chiesa di Saint Colman of Cloyne di Brockton, Mass., che lavora con gli adolescenti e l'occulto da circa 8 anni. "L'esperienza del ritiro spirituale è importante perché i giovani stanno insieme; e se riusciamo a fargli avere una relazione con Gesù, allora è un'esperienza veramente profonda".

    Per John Gibson sono state le numerose false affermazioni storiche dei discepoli della Wicca che alla fine lo hanno allontanato dal neo-paganesimo. Per questo motivo egli raccomanda che i genitori sottolineino la verità degli eventi biblici quando trasmettono la loro fede.

    "La cosa migliore che i genitori possono fare è di trasmettere la fede in un contesto storico dove i ragazzi possono avere la garanzia che ciò che viene loro detto è vero. Non possiamo aspettare che lo facciano i catechisti al posto nostro. Dobbiamo rimboccarci le maniche e farlo".

    Se i ragazzi mostrano interesse nella Wicca, Padre Desmarais consiglia come prima cosa ai genitori di ascoltare molto. Gli adolescenti possono usare l'impersonale "noi" quando parlano del loro nuovo credo. Ad esempio possono dire: "Come streghe noi adoriamo questo o facciamo quest'altro perché....". L'uso dell'impersonale "noi" tuttavia indica che non hanno ancora assimilato la nuova dottrina come loro credo.

    "Cercate di capire che cosa questo significhi per loro" consiglia Padre Desmarais, "non discutete ancora sui pro e sui contro, ma domandate cosa stanno cercando esattamente".

    Egli avverte i genitori di essere pazienti e di non diventare troppo severi in questo stadio affinché inavvertitamente non incoraggino la ribellione adolescenziale. Inoltre i genitori devono assumere un'autorità spirituale su ciò che permettono nelle loro case.

    Aiuto psicologico:
    Infine May raccomanda di cercare aiuto psicologico se un ragazzo coinvolto nell'occulto diventa depresso o tenta il suicidio.

    "Fate in modo che ci siano sempre persone disposte a parlare con loro quando raggiungono il fondo".

    Questi aiutanti potrebbero essere un sacerdote, un buon consulente cristiano, educatori o adulti cristiani che possano camminare con loro senza giudicarli. Soprattutto il sacramento della riconciliazione è indispensabile.

    Gibson ora non ha più alcun contatto con la Wicca e altre forme di neo-paganesimo, ma la sua esperienza con l'occulto gli ha lasciato una chiara consapevolezza degli inganni in cui vengono tratti i giovani di oggi.

    "Ora combattiamo per i nostri ragazzi. Nella nostra società non attribuiamo molto valore alle convinzioni religiose. Possono essere cambiate come se nulla fosse. Siamo diventati così tolleranti verso le altre dottrine al punto da tollerare che la gente s'infili nella bocca dell'inferno e diciamo: "Ok, è la tua vita. E' una tua decisione".

    Non c'è nessuna magia per dissolvere gli incantesimi della Wicca. I genitori e i ragazzi possono iniziare mettendo via il Libro delle Ombre e prendendo la Bibbia. Il Libro dei Proverbi promette che la Parola, e non la Wicca, " è lampada ai miei passi e luce sul mio cammino."

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    Coordin.
    00 18/02/2011 22:50
    Tante volte mi sono chiesto quante persone conoscono la giusta dottrina della Chiesa, ciò che è male e ciò che è bene per un cristiano. Purtroppo non posso far altro che constatare l’ignoranza che predomina nel popolo cristiano. Credo che siano in tanti coloro che conoscono la Parola di Dio, ma ci anche quelli che la sconoscono. Spesso sento dire che la gente parla con i propri cari defunti senza sapere che praticare tutto ciò è in abominio al Signore. Nel libro del Levitico il Signore ci invita “ad essere santi, poiché -dice il Signore-, Io, il Signore dio vostro, sono santo” (cf. Lv. 19,2) e continua e dice:”Non vi rivolgete ai negromanti né agli indovini; non li consultate per non contaminarvi per mezzo loro. Io sono il Signore vostro Dio”(Lv.19.31).E ancora ci dice: “Se un uomo si rivolge ai negromanti e agli indovini per darsi alle superstizioni dietro loro, io volgerò la faccia contro quella persona e la eliminerò dal suo popolo. Santificatevi dunque, e siate santi, perché Io sono il Signore vostro Dio” (Lv.20.6).Perciò chi presume di parlare con i propri cari defunti, può cadere nella trappola tesa dai demoni, i quali approfittano di ciò per far cadere l’individuo nella lore fitta rete demoniaca. Tutto ciò significa dunque, praticare la negromanzia o lo spiritismo. Questa pratica è severamente condannata dalla Chiesa poiché la persona coscientemente o meno, si prostra ad essere oggetto di “possessione demoniaca”, perciò chiunque abbia avuto a che fare direttamente o indirettamente allo spiritismo, ha bisogno di liberazione.Queste persone pertanto sono sempre protese a sbagliare e a star male sia interiormente che fisicamente. Sono soggetti inoltre, a fare dei sogni che generalmente rivelano dei numeri da giocare al lotto ect ect. Molti sono dediti a questo genere di pratica, cosi detta “Oniromanzia”. Questa è una pseudo forma di divinazione che pretende di comprendere le visioni che si ricevono attraverso i sogni. Anche questa pratica, conseguente alla negromanzia, rientra nella sfera del paranormale e quindi dell’occulto. Alcuni dicono di avere uno spirito guida della nonna o di altri parenti stretti; sappiano questi, che stanno prestandosi alla pratica della negromanzia e dello spiritismo. Chiunque abbia avuto in qualche modo a che fare con tutte queste pratiche, chieda perdono al Signore e cerchi di ricevere una preghiera di liberazione. Come ben sappiamo, certe infermità e o malattie sono legate e conseguenti a tutte queste pratiche, perciò quando riceverà la liberazione, l’individuo noterà di non aver più dolori o disturbi che prima accusava.

    Dunque, l’unica soluzione a tutto ciò, è ricercare il Signore nostro Dio, il quale si prenderà cura di ciascuno di noi e libererà tutti coloro che andranno ai piedi della Croce per essere purificati dal Sangue prezioso di Gesù. Ritorniamo a Lui e anziché parlare con i morti, preghiamo piuttosto per loro e parliamo soltanto con Gesù, il Signore dei viventi, il quale ci ascolterà sempre e in ogni necessità non ci farà mancare il Suo Amore.
    [Modificato da Coordin. 18/02/2011 22:58]
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    Coordin.
    00 27/03/2012 08:55
    La Conferenza Episcopale Italiana,   per evitare abusi e per arginare il problema dell'inganno a discapito della  tendenza a ricorrere a soluzioni "magiche",  nell'introduzione al Rituale romano di Esorcismo, ammonisce come segue:

    "Il nuovo «Rito degli esorcismi» vede la luce in una situazione culturale segnata da una larga diffusione di pratiche cultuali deviate o apertamente superstiziose. La carenza in molte persone di un'incisiva esperienza di fede e di solide convinzioni religiose, la perdita di alcuni importanti valori cristiani e l'oscurarsi del senso profondo della vita concorrono a creare un clima di incertezza e di precarietà, il quale a sua volta favorisce il ricorso a forme di divinazione, a pratiche religiose venate di superstizione, a espressioni rituali di magia e talora perfino a riti estremamente aberranti, come quelli del culto a Satana.

    [...] non è escluso che l'efficienza scientifica e tecnica, stimolando la bramosia di successo, possa in certi casi predisporre l'animo alla ricerca dell' efficienza magica, conferire alle pratiche superstiziose una patina di scientificità e di rispettabilità [...]".


    In merito alla vigilanza cristiana, sempre la Conferenza Episcopale Italiana fa le seguenti considerazioni:

    "Il discepolo di Cristo, alla luce del Vangelo e dell'insegnamento della Chiesa, crede che il Maligno e i demoni esistono e agiscono nella storia personale e comunitaria degli uomini. Il Vangelo, infatti, descrive l'opera di Gesù come una lotta contro Satana (cf. Mc l, 23-28. 32-34. 39; 3, 22-30 e passim). Anche la vita dei suoi discepoli comporta una battaglia che «non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male» (Ef 6, 12).

    "[...] La vigilanza deve essere esercitata soprattutto nei confronti dell'azione ordinaria di Satana, con la quale egli continua a tentare gli uomini al male. Proprio la tentazione è il pericolo più grave e dannoso in quanto si oppone direttamente al disegno salvifico di Dio e all'edificazione del Regno. Satana riesce a impadronirsi davvero dell' uomo in ciò che ha di più intimo e prezioso quando questi, con atto libero e personale, si mette in suo potere con il peccato [...]".

    Quali sono le attenzioni pastorali che è bene tenere in mente ed a cui fare unico riferimento di verità?

    "L'attuale diffusione delle manifestazioni superstiziose, della magia e del satanismo richiede una certa sollecitudine pastorale, a tener desta la quale può contribuire la pubblicazione e l'uso adeguato del Rito stesso. A questo riguardo è necessario da parte dei pastori d'anime:

    - richiamare, con sapienza e prudenza, i fedeli a non ricercare il sensazionale e ad evitare sia la stolta credulità che vede interventi diabolici in ogni anomalia e difficoltà, sia il razionalismo preconcetto che esclude a priori qualsiasi ,forma di intervento del Maligno nel mondo;

    - mettere in guardia i fedeli nei confronti di libri, programmi televisivi, informazioni dei mezzi di comunicazione che a scopo di lucro sfruttano il diffuso interesse per fenomeni insoliti o malsani;

    - esortare i fedeli a non ricorrere mai a coloro che praticano la magia o si professano detentori di poteri occulti o medianici o presumono di aver ricevuto poteri particolari. Nel dubbio circa la presenza di un influsso diabolico è necessario rivolgersi prima di tutto al discernimento dei sacerdoti esorcisti e ai sostegni di grazia offerti dalla Chiesa soprattutto nei Sacramenti;

    - presentare il significato autentico del linguaggio usato dalla Sacra Scrittura e dalla Tradizione e far maturare nei cristiani un atteggiamento corretto riguardo alla presenza e all'azione di Satana nel mondo;

    - ricordare nella catechesi e nella predicazione che la superstizione, la magia e, a maggior ragione, il satanismo sono contrari alla dignità e razionalità dell'uomo e alla fede in Dio Padre onnipotente e in Gesù Cristo nostro Salvatore".

    Chi è l'esorcista?

    "Ministro del Rito dell'esorcismo è esclusivamente un sacerdote che per la sua pietà, scienza, prudenza e integrità di vita sia ritenuto dall'Ordinario idoneo a tale ministero e da lui espressamente autorizzato ad esercitarlo". Esorcista è anche ogni Vescovo della Chiesa di Roma.

    Quale deve essere il compito dei laici e dei religiosi - non esorcisti (preti, frati, suore) - durante il rituale di esorcismo?

    " Se, come indicato al n. 35 delle Premesse, sono presenti anche alcuni fedeli, questi siano esortati a pregare intensamente secondo quanto previsto dal Rito".

    Ovvero i laici ed i religiosi - non esorcisti (preti, frati, suore) - possono solo ed esclusivamente pregare, in presenza dell'esorcista e solo alcune preghiere, quali il Padre Nostro od i Salmi, così come previsto dal Rituale romano; sarà l'esorcista ad indicare i momenti di preghiera collettiva e quelli di silenzio.

    E' opportuno anche sapere che:

    "È doveroso che i fratelli sofferenti siano accompagnati dall'aiuto orante della comunità cristiana, ma in tali incontri di preghiera deve essere accuratamente evitato ogni abuso e ambiguità. Per questo è importante fare riferimento alle direttive della Congregazione per la Dottrina della Fede nell' Istruzione circa le preghiere per ottenere da Dio la guarigione".

    Conclusione:

    1) In caso di problemi bisogna anzitutto consultare un medico iscritto all'Ordine (diffidate da chi pratica medicina orientale o altre forme non riconosciute);

    2) In confessione parlate dei vostri problemi al sacerdote, con lui e con il medico, valutate se questi problemi possono essere di natura diabolica o non risolvibili seguendo le normali terapie mediche;

    3) Se necessario, consultate un esorcista, facendo attenzione che il sacerdote a cui vi rivolgete sia realmente autorizzato dal Vescovo della vostra Diocesi (telefonate alla Curia);

    4) Non rivolgetevi mai a maghi, guaritori, santoni, sciamani, amici "super religiosi", stregoni e simili. Diffidate anche da tutti i carismatici, anche se questi sono devoti e apparentemente molto fedeli; è sempre meglio rivolgersi al Vescovo per farsi indicare un vero esorcista;

    5) Non fatevi mai imporre le mani da nessuno. Solo i sacerdoti (anche non esorcisti) hanno ricevuto tale "dono", pertanto spetta a loro gratuitamente farne uso durante i sacramentali ed i Sacramenti. I laici cosa impongono? Cosa hanno nelle mani l'energia aliena????;

    6) Sappiate vivere il male fisico, psichico o spirituale, con la consapevolezza che la situazione, seppur breve o prolungata nel tempo, è sempre transitoria, può essere santificante e mai potrà turbarvi oltre la morte, dato che Gesù ha vinto il male.
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    Credente
    00 15/04/2016 21:31

    Magia e superstizione
    abbattute dal cattolicesimo, che le ritiene un peccato

    gatto neroCuriosa la notizia di qualche anno fa: “il popolo inglese è più incline a credere nei fantasmi che in Dio“. E’ sotto gli occhi di tutti, d’altra parte: più avanza la secolarizzazione e più la società tende a paganizzarsi, a riimmergersi nella superstizione, negli oroscopi, a rivolgersi a maghi e fattucchieri, a divinizzare la madre terra Gaia.

    Altro che razionalismo, la vera eredità dell’Illuminismo è l’astrologia. I ricercatori Byron Johnson, Christopher Bader, Rodney Stark e Carson Mencken, sociologi della Baylor University, hanno concluso nel 2008che la religione cristiana diminuisce di molto la credulità generale, dai lettori dei tarocchi alla superstizione. Inoltre, le persone irreligiose e i membri delle denominazioni protestanti più liberali, lungi dall’essere resistenti alla superstizione, tendono ad esseremolto più propensi a credere nel paranormale e alla pseudoscienza. Una ricerca che ha avuto ampia condivisione, portando il Wall Street Journal a titolare«Guarda chi è irrazionale ora!». Non è un caso che l’UAAR, l’Unione Atei Agnostici Razionalisti, si sia lamentata con la Chiesa perché l’oroscopo è stato bandito dalla prima serata di Rai2 e, ancora una volta, non è un caso che la Repubblica Cecadefinita il Paese “più ateo”, è anche quello più superstizioso d’Europa secondo una recente ricerca.

    Come ha spiegato lo scrittore e studioso Francesco Agnoli, è stato proprio il cristianesimo a liberarci dalla superstizione pagana. Innanzitutto a partire dai sacrifici umani (pensiamo al pharmakos) e animali, dai sacrifici rituali atti ad espiare presunte colpe o a propiziare i vari spiriti. Pensiamo ad esempio a Sant’Agostino che scriveva: «E’ ridicolo regolare la propria vita in base agli almanacchi» (citato in A.G. Hamma, La vita quotidiana dei primi cristiani, Rizzoli 1993, p.167). Come ha spiegato David C. Lindberg, celebre storico della scienza americana, nonché a lungo presidente della Società di Storia della Scienza, «nella “Città di Dio”, Agostino lancia un attacco ro­busto contro la scienza astrologica, in particolar modo contro i suoi precetti fatalistici. Egli argomenta a lungo che, se due ge­melli, concepiti nello stesso momento e nati quasi al contempo, sono tuttavia diversi in modo impressionante per quanto concer­ne la personalità, il carattere e l’andamento della vita, non è dun­que possibile sostenere ragionevolmente che siano le stelle a determinare il destino di ciascuna persona». L’astrologia e la magia, in particolare, «per quanto potenzialmente perico­lose per la fede cristiana, furono tuttavia tenute a freno con successo nel Medioevo» (D.C. Lindberg & R.L. Numbers, Dio e natura, La Nuova Italia 1994, p.32, 43). Il filosofo Sarane Alexandrian ha infatti scritto che i concili di Laodicea, Agda, Orléans, Auxerre e di Narbona avevano tentato di vietare «l’uso di talismani, incantesimi, pratiche divinatorie», impegnandosi a dimostrare che «sacro non si identificava affatto con il magico» (S. Alexandrian,Storia della filosofia occulta, Mondadori 1984, pp. 17,18).

    Ancora oggi, riportano le cronache estere, la Chiesa cattolica è impegnata in prima linea attraverso campagne di anti-superstizione in India, ad esempio, laddove la fede in cure magiche comporta la morte dei bambini per assenza di cure mediche. In Africa, invece, i medici cristiani sono spesso impegnati a curare bambini sfigurati da parenti o genitori poiché accusati di essere indemoniati a causa di difetti fisici. Proprio in questo continente il cristianesimo è stata la salvezza di centinaia di bambini affetti da albinismo, sacrificati nei riti animisti voodoo.

    Don Gianni Cioli, docente di Teologia morale alla Facoltà teologica dell’Italia Centrale, ha recentemente spiegato che per la Chiesa cattolica, «le pratiche superstiziose, ovvero le vane osservanze, come la morale tradizionale chiamava i gesti a cui si attribuisce indebitamente un effetto positivo, sono da considerarsi in linea di principio un peccato, anche se non necessariamente grave. Esse infatti contrastano con la piena libertà dei figli di Dio e tendono a indebolire la fiducia in Lui e nella sua amorosa provvidenza. Sebbene queste pratiche non abbiano di per sé nulla a che fare con la magia, che è certamente un peccato grave, esse possono comunque essere il sintomo in una mentalità parzialmente magica, e quindi non cristiana, che si illude di poter orientare favorevolmente gli eventi attraverso l’esecuzione di determinati rituali o il possesso di determinati oggetti. Chi prende sul serio questi rituali, credendoci veramente, rischia di complicarsi la vita con inutili costrizioni e di appannare, più o meno significativamente, la fiduciosa consapevolezza che solo Dio salva».

    Come dicevamo inizialmente, la secolarizzazione ci riporta negli anni bui della superstizione. Il sociologo laico Domenico De Masi ha affermatoqualche giorno fa: «In Italia le persone che credono in modo coerente non superano il 30%. L’altro 70% ha paura, allora crede nell’oroscopo, nell’umanità, nel cosmo per aggrapparsi a qualcosa fuori da se stesso. Quelli che credono alle coincidenze sono più di quelli che credono al Dio cattolico, è tutto un guazzabuglio pagano, cristiano fondamentalista, panteista, in cui non c’è una vera religiosità, ma paura della morte, la paura dell’aldilà. Tranne un nocciolo duro tutti gli altri hanno una visione sconclusionata della fede». Come ha scritto la celebre antropologa italiana Cecilia Gatto Trocchi«in un mondo secolarizzato il richiamo alla magia riaffiora continuamente e il fascino dell’occulto si rinnova con successo» (C. Gatto Trocchi, La magia, Newton 1994, p.70).