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21. Perche' Non Vieni Anche Tu?

Una tavola imbandita:
è la cena della vita
e colui che l'ha inventata
ha la casa quasi vuota.
Ecco i servi son mandati
a cercare gli invitati,
la proposta si fa voce,
senti? chiamano anche te.

Perché non vieni anche tu?
Io, Signore, ho tanto da fare.
Perché non vieni anche tu?
Io, Signore, io non so parlare.
Perché non viene anche tu?
Io conosco, sai, solo la terra.

Io vado in discoteca,
ho gli amici e una ragazza,
un futuro che mi piace
e non posso più venire.
Tante scuse sono pronte
conta solo ciò che è umano:
campi, affetti, cose tue,
cibo soldi e niente più.

E la cena poi si fece
con i poveri chiamati
alla mensa del Signore
a spartire la sua vita.
Dio cerca generosi
che si buttano su strade
impensate ma divine:
Senti? cerca anche te.

Perché non vieni anche tu?
Io, Signore, vengo e son felice.
Perché non vieni anche tu?
La mia vita fanne quel che vuoi.
Perché non vieni anche tu?
Sarai Tu a vivere in me


Popoli Tutti

Popoli tutti, battete le mani,
cantate al Signore
con voci di gioia.
Grande è il suo nome
su tutta la terra,
la sua tenerezza
per tutte le nazioni.
Alleluia, alleluia
alleluia, alleluia

Chi è come il Signore nostro Dio
che siede nell’alto dei cieli
e volge lo sguardo su tutta la terra?
Alleluia, alleluia

Chi è come il Signore nostro Dio
che rialza con amore il povero
per dargli onore in mezzo
al suo popolo?
Alleluia, alleluia


Pentecoste

Se senti un soffio nel cielo
Un vento che scuote le porte,
ascolta, è una voce che chiama
è l’invito ad andare lontano.

C’è un fuoco che nasce
in chi sa aspettare,
in chi sa nutrire speranze d’amore.

Erano poveri uomini come te, come me;
avevano gettato le reti nel lago
e riscosso le tasse alle porte della città.

Ch’io mi ricordi tra loro non c’era neanche un dottore,
e quello che chiamavano maestro
era morto e sepolto anche lui.

Avevano un cuore nel petto
come me, come te,
che una mano di gelo stringeva;
e avevano occhi nudi di pioggia
e un volto grigio di febbre e paura.

Pensavano certo all’amico perduto,
alla donna lasciata sulla soglia di casa,
alla croce piantata
sulla cima di un colle.

E il vento bussò alle porte di casa,
entrò come un pazzo per tutta la stanza
ed ebbero occhi e voci di fiamma,
uscirono in piazza a cantare la gioia.

Uomo che attendi nascosto nell’ombra
la voce che parla è proprio per te,
ti porta la gioia, una bella notizia:
il mondo che viene migliore sarà.