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Maria è l'unica creatura umana che ha vissuto maggiormente a contatto con il Figlio.
Lo ha portato nel suo grembo verginale, lo ha allattato, nutrito, accudito da bambino, lo ha ascoltato nell'intimità delle mura domestiche imparando dalla sua divina sapienza, che si manifestò già quando dodicenne discuteva con i sapienti del Tempio di Gerusalemme.
Per ben trent'anni  gli fu accanto, considerando che era noto come Gesù fosse il figlio del carpentiere e che vivesse una vita comune insieme alla sua famiglia (cf.Marco 6,3)
Durante l'attività pubblica del Figlio, lo seguì con molta discrezione e nei vangeli  la troviamo menzionata in diverse occasioni.
Quindi, mentre gli apostoli lo conobbero per il solo triennio di attività pubblica, Maria gli fu a contatto dal concepimento alla sua  morte in croce.
Ora è legittimo notare: 
Se Mosè, dopo la breve vicinanza con Dio sul monte Oreb, ritornò raggiante di una fulgida luce che ne indicava la gloria divina che lo aveva investito, quanto più Maria doveva essere fulgente di luce divina interiore, lei che era stata COLMATA DI GRAZIA da Dio Padre, adombrata ed inabitata dallo Spirito Santo per concepire il Figlio stesso di Dio, portandolo per ben nove mesi fisicamente dentro di sè, per poi abitarci insieme nella stessa dimora .
Nessun altro ebbe mai un tale privilegio ed una simile responsabilità. 
Ecco perchè giustamente dobbiamo guardare Maria e rimanerne ammirati per tanta umiltà in tanta grandezza.