00 07/05/2012 21:30

Enorme successo per il film pro-life “October Baby”

Si è classificato all’ottavo posto tra i più visti nelle sale americane e ha già suscitato grandi spaccature e dunque scrolli di coscienza nell’opinione pubblica; il commovente film “October Baby” , narra la storia di una ragazza adottata in cerca della madre naturale che – scoprirà- in un giorno di ottobre aveva tentato di abortirla. Ha già incassato tre milioni di dollari (il triplo di quanto è costato) e si è guadagnato la prima pagina del “New York Times”.

La pellicola filmica è ispirata alla storia di Gianna Jessen,nata disabile per i danni cerebrali subiti durante il tentativo di interruzione di gravidanza, avvenuto quando era nella pancia di sua madre da trenta settimane; nel 2008 raccontò la sua storia davanti al Parlamento australiano e adesso canta la colonna sonora di questo successo targato dalla regia dei fratelli Jon e Andrew Erwin, intenzionati a devolvere il dieci per cento dei profitti ottenuti dal film, alla loro charityEvery Life Is Beautiful a favore dell’adozione e dei centri di aiuto alla vita. Dopo “Juno”, il film del 2007 ruotante intorno alla figura di una adolescente che sceglie di non abortire ma di tenere il bambino, che ottenne 231 milioni di dollari e un Oscar per la sceneggiatrice, l’America si ferma dinanzi ad un’altra trama emozionante.

La protagonista è battista , è molto bella, una sera perde i sensi mentre sta recitando e un dottore le spiega che tutti i suoi disturbi, dall’asma agli attacchi, sono colpa di una nascita difficile. Così lei tornerà al centro di aiuto alla vita in cui tutto è iniziato e si metterà in viaggio intorno alla sua vita, scoprendo di essere “un miracolo”; sopravvissuta ad un aborto tardivo. Il tema delicatissimo dell’aborto torna far discutere. In America infatti, si susseguono riflessioni ad ampio respiro; dalle proposte di legge dei singoli Stati che prevedono un periodo di riflessione obbligatorio e un’ecografia prima dell’intervento abortivo, alle polemiche concernenti la riforma sanitaria di Obama al governatore del Mississippi, Phil Bryant, che ha firmato qualche giorno fa una legge tesa a limitare la pratica dell’interruzione di gravidanza nello Stato. Intanto anche sul versante italiano si respira un odore pro-life: qualche giorno fa un gruppo composto da circa 70 giovani militanti ha conseguito un’azione simbolica di protesta contro dei consultori; è accaduto in provincia di Firenze. Una chiara risposta ai promotori della Legge 194, la legge che oltre a consentire l’ipotesi di abortire, affida un ruolo di primaria importanza ai consultori, in quanto promotori di informazione in tal senso. Ancora, pochi giorni addietro, è rimbalzata in diverse Regioni la notizia, relativa alla possibilità di offrire una degna sepoltura ai bimbi mai nati, ai feti che si sono spenti prima di venire alla luce. Molte le città che hanno aderito.

E mentre si deciderà se la pellicola che ha conquistato l’America potrà essere lanciate anche nelle sale cinematografiche italiane, in Italia cominciano ad arrivare le prime recensioni, tra le più interessanti quella pubblicata su “Repubblica”